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Attualità | 09 luglio 2020, 16:41

Il Tar rigetta la richiesta di sospensiva di Amat e Aiga: ora dovranno conferire gli impianti a Rivieracqua

“Sul piano politico è l'ennesima risposta – ha detto il Sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri - a chi da tempo sta cercando in ogni modo di ostacolare questo percorso".

Il Tar rigetta la richiesta di sospensiva di Amat e Aiga: ora dovranno conferire gli impianti a Rivieracqua

Dopo il Consiglio di Stato anche il TAR si pronuncia con una ordinanza importante e netta che rigetta i ricorsi di AMAT e AIGA, ulteriore conferma positiva del percorso fin qui intrapreso e del lavoro del commissario. Le due aziende, di Imperia e Ventimiglia, quindi devono immediatamente conferire i loro impianti e garantire il subentro di Rivieracqua.

“Sul piano politico è l'ennesima risposta – ha detto il Sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri - a chi da tempo sta cercando in ogni modo di ostacolare questo percorso. Negli ultimi tempi abbiamo assistito ad una pressione forte e a mio avviso anomala, a difesa di interessi particolari, fatta di ricorsi, esposti, attacchi mediatici e prese di posizione del tutto fuori luogo contro un progetto, quello di Rivieracqua, che con molta fatica gran parte dei sindaci stanno faticosamente portando avanti. Mi auguro che la netta ordinanza di oggi scriva la parola fine a questo improduttivo ostruzionismo".

Nei giorni scorsi Tar ligure e Consiglio di Stato si erano nuovamente pronunciato contro Amat ed Aiga, le due aziende che gestiscono il servizio di distribuzione dell’acqua a Imperia e Ventimiglia nell’ambito del processo di formazione del servizio idrico integrato nella nostra provincia. Un processo ostacolato da Amat e Aiga. Nell’ultima settimana sono stati tre e tutti relativi al passaggio delle reti Amat e Aiga a Rivieracqua, un tema particolarmente dibattuto negli ultimi tempi. Si tratta di due sentenze della Corte dei Conti ed una del Tar.

A giugno il Tar della Liguria aveva rigettato il ricorso di Amat, per quanto riguarda l’ordine di consegna degli impianti a Rivieracqua mentre le ultime due riguardano il Consiglio di Stato, che si è espresso sui contenziosi tra Amat e Aiga, Rivieracqua, Arera ed il Commissario ad Acta, nominato dalla Regione. Nel ricorso Amat ed Aiga avevano impugnato le delibere di Arera, nelle quali veniva chiesta la libertà di poter incrementare le proprie tariffe. Il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso, ribadendo che si tratta di due gestori cessati per Legge, confermando la bontà delle delibere di Arera.

All’interno del pronunciamento, il Consiglio di Stato aveva esplicitato contenuti importanti sul travagliato processo di Rivieracqua, in particolare per quel che concerne il conferimento degli impianti cessati per Legge, nella fattispecie Amat e Aiga. E’ stata ribadita, richiamando la sentenza del 2014, la non sussistenza al diritto di prosecuzione della gestione da parte delle due aziende, ma anche l’obbligo di restituzione degli impianti a Rivieracqua, sottolineano la necessità che avvenga in tempi rapidi.

Redazione

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