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Attualità | 05 maggio 2020, 07:14

Sanremo: bar e ristoranti tentano la via della 'ripresa', tra take away e delivery ma c'è chi fa l'aperitivo creando assembramento (Video)

Il futuro è sicuramente a tinte fosche, in attesa di protocolli certi e con l’incubo plexiglass dietro l’angolo per poter offrire qualche tavolo. Non sarà facile ma, purtroppo, questa è la situazione.

Sanremo: bar e ristoranti tentano la via della 'ripresa', tra take away e delivery ma c'è chi fa l'aperitivo creando assembramento (Video)

“Meglio qui che a casa, anche se ovviamente il lavoro vero è un altro”. Detto in un modo o nell’altro questo è il pensiero di bar e ristoranti che, seppur timidamente, stanno tentando di ripartire a Sanremo tra delivery service e take away.

Nella città dei fiori i bar hanno già aperto da una settimana: tavolini fuori dal locale ed un servizio che deve ottemperare alle disposizioni di contenimento del Covid-19. “Non è la stessa cosa – ci hanno detto – ma anche solo un nuovo contatto con la clientela è vita”. In alcuni casi il servizio sta andando abbastanza bene, seppur ben lontano dal lavoro normale a cui eravamo abituati fino a due mesi fa.

Sarà una ripartenza lenta, piena di insidie e con il timore di tornare indietro, ma qualcosa bisogna pur tentare. I bar possono proporre il classico caffè o la bevuta consegnandolo sul tavolino e con il bicchiere monouso mentre i ristoranti, dopo il servizio svolto con la consegna a domicilio, oggi c’è anche la possibilità con affidare il prodotto direttamente fuori dal locale (evitando gli assembramenti).

Il futuro è sicuramente a tinte fosche, in attesa di protocolli certi e con l’incubo plexiglass dietro l’angolo per poter offrire qualche tavolo. Non sarà facile ma, purtroppo, questa è la situazione. Una considerazione è da fare, obbligatoriamente: mentre da una parte c’è tutta una serie di commercianti che vogliono partire rispettando le regole, abbiamo notato che c’è anche qualcuno che prende troppi rischi.

Vale per commercianti e per clienti. Proprio ieri abbiamo assistito ad una scena che non fa certo bene al resto della categoria, visto che in un locale della città dei fiori abbiamo visto personalmente stappare una bottiglia all’ora dell’aperitivo con tanto di assembramento. Questo non significa ovviamente contagio, ma se ci sono delle regole vanno rispettate.

Come quella della mascherina. In giro troppa gente senza. E’ vero, camminando da soli non è obbligatoria, ma non pensiamo costi troppo tenerla al collo visto che l’ordinanza è chiara. Si deve avere su bocca e naso in caso di avvicinamento con altre persone. E che dire di chi, chiaramente non dello stesso nucleo familiare sta facendo sport sulla ciclabile? Assembramenti continui con rischi dietro l’angolo. C’è solo da sperare che questi 15 giorni non ci facciano tornare indietro di due mesi.

Redazione

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