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Attualità | 18 aprile 2020, 16:26

L'emergenza Coronavirus: da Arma di Taggia la dott.ssa Rovere consiglia "Prevenzione sul sistema immunitario e non sottovalutare i sintomi lievi"

"C’è bisogno di fare prevenzione e di fronte ai sintomi, anche quelli più lievi, contattare subito il proprio medico".

La dott.ssa Lorenza Rovere di Arma di Taggia

La dott.ssa Lorenza Rovere di Arma di Taggia

"C’è bisogno di fare prevenzione e di fronte ai sintomi, anche quelli più lievi, contattare subito il proprio medico".

In questa emergenza sanitaria per il Covid-19, questo è il consiglio che si sente di dare la dott.ssa Lorenza Rovere, medico di famiglia specializzata anche in medicina dello sport, con studio ad Arma di Taggia. 

Oltre 20 anni d’attività, membro dell’associazione Donne Medico, oggi la dott.ssa Rovere ha in cura 1500 pazienti e parlando di questa emergenza sanitaria il suo messaggio è chiaro:

La prevenzione è fondamentale. Bisogna avere delle buone difese immunitarie. Come? A partire dalla alimentazione, la nostra Dieta Mediterranea e facendo attenzione a non essere carenti di vitamina D. Questa è già un’ottima terapia preventiva che serve ad aumentare le difese immunitarie contro le infezioni”.


Il quadro sintomatologico non va mai sottovalutato.

“Se si hanno sintomi, come febbricola, cefalea forte, dolori diffusi, alterazione di gusto e olfatto o la più pericolosa difficoltà respiratoria, bisogna subito contattare il proprio medico di famiglia.
- spiega - Ci sono studi anche su manifestazioni cutanee negli adolescenti e sul presentarsi anche di sintomi neurologici. Diciamo che oggi con una febbre su 37,5 è bene chiamare il medico perchè si evita un peggioramento che a volte può portare anche ad una insufficienza respiratoria globale. Così come una avere una febbre che dura più di 3 giorni è sospetta e va curata. Non bisogna aspettare, c’è il rischio che peggiori ma soprattutto che il virus apra la porta ad un’infezione batterica che potrebbe prendere il sopravvento su un fisico già debilitato”.



Quindi il rapporto con il medico di famiglia è fondamentale per non incorrere in un aggravamento delle proprie condizioni di salute, soprattutto in questo momento. “Certo, bisogna interrogare il paziente per determinare l’anamnesi e poi spetta al medico di famiglia attivare il protocollo più opportuno: o informando l’autorità sanitaria per eventualmente chiedere un tampone a domicilio o per fare ricoverare il paziente. Se ricevessi una telefonata da un paziente con febbre alta e difficoltà respiratoria, chiamerei immediatamente il 112 (NUE) perchè si tratterebbe di un caso molto sospetto. In Ospedale la persona sarà sottoposta a tampone e se l’esito negativo, sarà dimessa e rimandata al domicilio con una terapia, dove rimarrà sotto osservazione per valutare l’evoluzione del quadro clinico” - aggiunge. 



Come valuta la gestione dell’emergenza in ambito provinciale?

“Il virus ci ha aggredito all’improvviso. Siamo stati tutti in difficoltà perchè non ci aspettavamo che fosse così violento. Il livello di risposta penso sia positivo. Il coordinamento è buono. Oggi il medico di medicina generale con il contatto telefonico con il paziente instaura un ciclo di sorveglianza sanitaria, attraverso le squadre Gsat ed in base ai sintomi. Nei grandi ospedali ci sono state difficoltà qua in provincia di Imperia non abbiamo avuto carenze e credo che i miei colleghi non potessero fare più di così. Stiamo affrontando bene l’emergenza Coronavirus”. 



Com’è cambiata la vostra attività di studio?


“In questo momento siamo aperti solo al mattino e nel pomeriggio siamo raggiungibili via telefono. Riceviamo pazienti uno alla volta, solo se necessario, sempre con mascherine e guanti e le ricette vengono inviate telematicamente. Quest'ultima è stata una novità positiva perchè ci ha permesso di ridurre i rischi sia per noi che per i pazienti”. 

Si parla di ordinanze che impongono l’uso delle mascherine. E’ una misura necessaria?

“Non dovrebbe essere necessario fare delle ordinanze.
- replica la dott.ssa Rovere che poi precisa - Pensi ai pazienti asintomatici. Persone positive al Covid-19, non mostrano sintomi ma sono portatori della malattia. Si deve fare prevenzione anche con l’uso di mascherine e guanti, facendo disinfezioni ed evitando di avere contatti diretti con le persone. Indossare i dispositivi di protezione individuale dovrebbe essere buona prassi di tutti. Dobbiamo abituarci a essere più attenti nella speranza che il virus diminuisca la propria virulenza e fin tanto che non si sarà trovato un vaccino. Ci vorrà del tempo”.



Un ultimo consiglio per i nostri lettori?

“Non mi stancherò mai di dirlo: prevenzione e attenzione ai sintomi. Il Covid-19 è un rinovirus, delle vie respiratorie superiori che si è modificato aumentando la virulenza e raggiungendo i polmoni, andando a far insorgere la polmonite interstiziale. Se siamo forti dal punto di vista immunitario abbiamo uno scudo nei confronti del virus che avrà ben più difficoltà ad entrare in un corpo che sta in buona salute. Dobbiamo potenziare le nostre difese immunitarie e rivolgerci subito al medico” - conclude la dott.ssa Lorenza Rovere.

Redazione

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