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Attualità | 19 marzo 2020, 07:31

Anche la Còte fa i conti con il Coronavirus: chiude il Negresco, diverse multe a chi non rispetta i provvedimenti di Macron

Ieri sera la decisione di chiudere per il famosissimo albergo della Promenade des Anglais. Intanto i parigini prendono d'assalto il Sud e le seconde case sono stracolme.

Anche la Còte fa i conti con il Coronavirus: chiude il Negresco, diverse multe a chi non rispetta i provvedimenti di Macron

Si ferma uno dei simboli della Costa Azzurra, un segnale forte, forse il “più forte” della gravità del momento. Ieri sera la direzione del Negresco ha informato della chiusura temporanea del prestigioso hotel della Promenade des Anglais.

Nel contesto attuale e in conformità con le direttive del governo francese - conferma l'hotel - per lottare contro COVID-19, Le Negresco ha chiuso i battenti fino a nuovo ordine. Preoccupati per la salute dei nostri dipendenti e dei nostri ospiti, Le Negresco ha preso questa difficile decisione e spera che tutti escano rinforzati da questa prova. Non appena la crisi sanitaria sarà finita, vi accoglieremo nuovamente al Negresco nel rispetto dei valori di eccellenza e ospitalità che ci sono propri. Nel frattempo, restiamo uniti: desideriamo che ognuno si prenda cura di sé stesso e dei propri cari. Non vediamo l'ora di rivedervi quando saranno tornati giorni migliori".

Non solo gli italiani disattendono il consiglio di stare in casa, ieri sulla Promenade des Anglais, a Nizza, centinaia di persone sono state fermate ed è stato verificata la validità della giustificazione addotta. Anche parecchie persone anziane che portavano il cane a passeggio, troppo distanti dal proprio domicilio, così come persone che correvano o marciavano veloci. Il provvedimento governativo prevede, infatti, che non ci si possa allontanare eccessivamente dal proprio domicilio. Alcune persone che stavano facendo il bagno in mare sono state richiamate sulla spiaggia e redarguite.

Qualche preoccupazione, in tutta la Costa Azzurra, per l’arrivo, fuori stagione, dei parigini. Subito dopo il discorso del Presidente Macron le stazioni ferroviarie dell’Ile-de-France sono state prese d’assalto, tutti alla ricerca di un treno verso il Sud. Il clima più confortevole, la convinzione che il caldo possa essere un’arma per tenere distante il virus e, soprattutto, la paura di trovarsi a vivere il dramma della non distantissima regione del Grand Est con i suoi duemila e passa contagiati hanno convinto tante persone a mettersi in viaggio. Così le seconde case sono diventate il naturale approdo: c’è da augurarsi che sia rispettato l’invito di mettersi in quarantena volontario.

Problemi alla frontiera italo-francese e al peage autostradale di Nizza dove sono stati verificati le certificazioni. La polizia francese non fornisce moduli in bianco, quella italiana sì, in ogni caso al fondo di questo articolo inseriamo nuovamente i due moduli che devono essere compilati da ogni persona si muova, anche a piedi, in Francia e in Italia.

Ieri sera è stato pubblicato il consueto bollettino, che reca dei numeri che non lasciano tranquilli. Dal 21 gennaio 2020, 9 134 casi di COVID-19 sono stati accertati, comprensivi di 244 decessi.

Questa la suddivisione, comunicata da Santé Publique France, per regioni (alle ore 14 del 18 marzo 2020).

  • Bourgogne-Franche-Comté: 593
  • Bretagne:     273
  • Centre-Val de Loire: 128
  • Corse: 152
  • Grand Est: 2 163
  • Hauts-de-France: 665
  • Ile-de-France:    2 693
  • Normandie: 208
  • Nouvelle-Aquitaine: 237
  • Occitanie: 371
  • Pays de la Loire: 128
  • Provence-Alpes-Côte d’Azur: 574

Totale territorio metropolitano: 9 043

  • Guadeloupe: 33
  • Saint-Barthélémy: 3
  • Saint-Martin: 4
  • Guyane: 11
  • Martinique: 23
  • Mayotte: 3
  • La Réunion: 14

Totale territori d’Oltre Mare: 91

Sono 931 le persone ricoverate in rianimazione e di questi la metà ha meno di 60 anni. Nel Dipartimento delle Alpi Marittime il numero delle persone affette da Covid-19 è giunto a 110.

Tra le persone che si sono volontariamente poste in confinamento volontario vi é pure il Prefetto delle Alpi Marittime, Bernard Gonzalez: la massima autorità statale del Dipartimento, fino a domenica scorsa, aveva avuto numerosi incontri operativi col Sindaco di Nizza, Christian Estrosi, che, sottoposto a tampone, si é rivelato positivo.

Beppe Tassone

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