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Economia | 12 marzo 2020, 13:14

Payoneer’s Ecommerce Business of the year: vince Chiara Pellacani

L’Amministratrice Delegata di eCharme premiata per la migliore azienda digitale dell’anno.

Payoneer’s Ecommerce Business of the year: vince Chiara Pellacani

NEW YORK, 25 Febbraio 2020 –Per I pochi che non ne conoscessero l’esistenza, Payoneer è un’applicazione digitale multidevice (può essere utilizzata sia su home computer che su smartphone e tablet) in grado di garantire pagamenti internazionali da e per ogni zona del pianeta, in maniera facile, sicura e con commissioni ridotte. Da tempo consolidatasi come leader del proprio settore, l’azienda ha posto da anni la ricerca e la valorizzazione del talento nella creazione di imprese digitali tra le sue missioni. Lo scopo è quello di individuare singoli sviluppatori e/o aziende in grado di coniugare un business di successso (purché declinato principalmente nella galassia digitale) con la capacità di proporre soluzioni pratiche per i problemi del quotidiano. È sulla scorta di queste motivazioni che sono stati creati i Payoneer’s Entrepreneurship Awards, giunti quest’anno alla quarta edizione.

 

Payoneer ha monitorato oltre 3.500 imprese digitali, sparse in più di 120 paesi e operanti nei settori più disparati. E la natura eteroclita delle aziende premiate testimonia la vocazione ad andare “oltre i confini” dei promotori del premio: e d’altronde “go beyond” è uno dei claim più utilizzati dalla stessa Payoneer per promuovere le sue attività.

 

Spicca, tra i vincitori dei premi principali, la nutrita presenza di donne, segno tangibile che il gender gap non è più un fattore, almeno per quanto riguarda l’economia digitale. In tale ottica va inquadrato il premio per la migliore impresa digitale a Chiara Pellacani, Amministratrice Delegata di eCharme SRL,  azienda con sede a Bomporto, in provincia di Modena, specializzata nella vendita online di prodotti di cosmesi e profumeria, che attualmente può vantare oltre 200.000 clienti all’estero. L’implementazione delle capacità di penetrazione dei mercati stranieri, unita al sensibile aumento del volume di affari, hanno rappresentato la chiave per il conseguimento del premio. D’altronde, i numeri forniti da Payoneer non lasciano dubbi: l’Italia è tra i paesi che utilizzano maggiormente i pagamenti transnazionali, e le sue imprese digitali traggono enorme beneficio da una tale policy. Si stima che l’aumento dei pagamenti online effettuati tramite Payoneer in transazioni che hanno avuto come attori principali imprese digitali italiane sia raddoppiato di anno in anno nel corso degli ultimi tre anni.

 

Durante la premiazione, Pellacani ha lodato la perseveranza e decantato l’importanza delle imprese locali nell’ambito di una galassia economica globale. Inoltre ha fatto esplicitamente riferimento al concetto di comunità, in riferimento a quella digitale che, finalmente, è in grado di minimizzare l’idea di frontiera e di confine. Dal canto suo, James Allum, Responsabile Regionale per l’Europa di Payoneer, ha messo in evidenza la crescita dell’ecommerce italiano e non ha mancato di sottolineare la massiccia presenza di donne tra i premiati.

 

Tra queste, figura anche Katerina Tarjchevska, fondatrice e CEO di Adeva, azienda con sede a New York. Adeva è un vero e proprio collettore di competenze, capace di mettere in rete – e dunque in comunicazione tra loro – sviluppatori e digital engineer provenienti da ogni angolo del globo. In questo modo, due o più singoli individui sono in grado di lavorare allo sviluppo di un software anche stando a migliaia di chilometri di distanza l’uno dall’altro, condividendo in tempo reale mansioni e progressi e coordinando le operazioni grazie a una complessa suite di tool messi a disposizione dal portale. In qualità di ambasciatrice del movimento Women in Tech, Tarjchevska ha richiamato le parole di Allum e ha auspicato che il suo lavoro possa ispirare altri giovani imprenditori a fare la differenza nel loro settore.

 

Attualmente, Adeva collabora con oltre 500 sviluppatori, situati in più di 20 paesi diversi e capaci di coordinarsi per la realizzazione di prodotti digitali di ogni tipologia e dimensione. Le tipologie di interventi vengono calibrate ad hoc per ciascun cliente, a seconda delle sue esigenze specifiche e dei preventivi di spesa che il cliente è in grado di affrontare. Non a caso a rivolgersi ad Adeva sono sia le piccole imprese locali che le grandi multinazionali. Proprio questa enorme flessibilità consente ad Adeva di operare sia con la micro che con la macroeconomia, ed è questo uno dei segreti che hanno permesso all’azienda di Tarjchevska di aumentare il proprio fatturato di circa il 300%.

 

Un altro riconoscimento significativo è stato quello a Kindy Ecobaby, azienda digitale australiana – per la precisione la sua sede è a Brisbane – che si occupa di produzione di prodotti per l’infanzia realizzati con criteri di assoluta ecocompatibilità. Forte di un feedback digitale costituito dal 100% di commenti positivi da parte dei clienti negli ultimi tre anni, Kindy Ecobaby ha contribuito a fissare dei nuovi standard di qualità nel settore dei prodotti per l’infanzia: attualmente, l’azienda serve oltre 10.000 clienti, fra Australia e Nordamerica.

 

Nel ricevere il premio, la fondatrice Karen Kackman ha sottolineato l’importanza di imparare dai propri fallimenti, e ha auspicato che il suo premio rappresenti un’iniezione di fiducia a tutti coloro che muovono i primi passi nel mondo del digital business. Un invito alla tenacia e alla perseveranza che è sembrato uno dei leit-motiv dell’intera cerimonia.

 

Lo testimoniano anche le parole del CEO di Payoneer, Scott Galit, il quale ha innanzitutto ricordato la natura della missione di Payoneer: offrire ai propri clienti un accesso quanto più possibile immediato e totale a tutti gli strumenti necessari a implementare il valore e la capacità di penetrazione delle loro imprese sul mercato. In seconda istanza, Galit ha fatto riferimento all’imminente Giornata Internazionale della Donna, indicandone il valore simbolico al di là delle differenze di genere, come invito all’affermazione di sé dei singoli individui.

 

Il palmarès della serata si è completato con premi assegnate ad aziende con sede in Ucraina, Brasile, India e Cina. La costante dei premiati è stata la loro comprensione del valore apicale della tecnologia come strumento per abbattere i confini e mettere in comunicazione popoli e culture, molto spesso distanti tra loro ma altrettanto spesso accomunati dai medesimi bisogni primari. L’elenco completo dei premi è disponibile su questa pagina.

 

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Payoneer si basa sul concetto di andare oltre, abbattendo limiti geografici, linguistici e culturali, ma anche mentali e motivazionali. Il libero accesso alle opportunità fornite dal mercato globale, anche alle imprese locali, è tra i principi ispiratori del lavoro di Payoneer. Con un portfolio di clienti localizzati in oltre 200 paesi, e con un range che varia dalla piccola start-up alla multinazionale, Payoneer offre una serie di servizi essenziali alla gestione e all’ampliamento del proprio business, che va dal semplice pagamento internazionale alla definizione di una policy di risk management basata sul tipo di business e sulle caratteristiche dell’azienda stessa.

 

 

Payoneer – un mondo, una piattaforma, infinite opportunità.

www.payoneer.com

rg

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