/ Fotogallery

Fotogallery | 30 luglio 2019, 17:54

Imperia: privatizzazione dell'Isah, via libera alla mobilità per quattro dipendenti, saranno assunti dall'Asl (foto e video)

L’Asl giuridicamente ne può assumere quattro, altri potrebbero essere assunti dai comuni del territorio, ma anche tra i rappresentanti sindacali ci sono pareri diversi su questo tema

Imperia: privatizzazione dell'Isah, via libera alla mobilità per quattro dipendenti, saranno assunti dall'Asl (foto e video)

Via libera dell’Asl1 all’assunzione, tramite mobilità di quattro dipendenti dell’Isah, l’ente presieduto da Stefano Pugi che da qualche mese ha avviato una procedura di privatizzazione. Questo pomeriggio, in presenza del Prefetto Alberto Intini, i vertici dell’azienda, che si occupa di servizi socio assistenziali, hanno incontrato l’Assessore Regionale alla Sanità Sonia Viale, i vertici Asl, tra cui il direttore generale Marco Damonte Prioli, e i sindacati sul tema del ricollocamento dei 33 dipendenti che, una volta privatizzato l’ente, perderebbero lo stato di dipendenti pubblici.

Ecco allora che tramite i sindacati sono giunte le richieste di mobilità verso altri enti pubblici. L’Asl giuridicamente ne può assumere quattro, altri potrebbero essere assunti dai comuni del territorio, ma anche tra i rappresentanti sindacali ci sono pareri diversi su questo tema. In particolare sono discordanti le posizioni di Cgil e Uil con quelle della Uil che ha presentato le 14 richieste di mobilità oggetto dell’incontro di questa mattina. Altre 19 richieste, sarebbero tuttavia state avanzate da Cgil nella giornata di ieri.

Prendendo atto che alcuni lavoratori dell’istituto – ha spiegato l’Assessore Viale – hanno fatto richiesta di mobilità, perché la trasformazione comporta anche il cambiamento del loro contratto di lavoro, da pubblico a privato, ho ritenuto di accompagnare questo percorso, dando la massima disponibilità del sistema sanitario, quindi dell’Asl1 Imperiese, di accogliere le eventuali domande di mobilità, e così è stato fatto, anche con i buoni auspici del Prefetto che ha già fatto un secondo tavolo. Oggi usciamo con la valutazione di una serie di domande di mobilità, per alcune abbiamo detto che è possibile accoglierle, perché i profili sono compatibili, e sarebbero un infermiere e tre Oss, quindi non si va a incidere sul funzionamento dell’Isah, ci sono altre domande al Comune di Sanremo, ma queste ovviamente saranno valutate dal Comune di Sanremo, io penso di aver fatto il possibile per tutelare i lavoratori, per tutelare le famiglie e gli ospiti dell’Isah. Sono un po’ perplessa sul comportamento di alcuni sindacati che in qualche modo non sono soddisfatti che l’Asl abbia accolto le domande di mobilità. Questo mi lascia un po’ perplessa perché ritengo che si debba lavorare insieme, senza scontri rispetto a una scelta unilaterale dell’Isah di trasformarsi”.



Come Cisl – spiega Domenico Mafera, responsabile funzione pubblica – non mettiamo in discussione la scelta aziendale di trasformazione dell’ente in fondazione di diritto privato, però abbiamo fin da subito rivendicato che il personale occupato con contratto degli enti locali, assunto con un concorso pubblico, mantenga lo status di dipendente pubblico, quindi a domanda venga ricollocato in altri enti pubblici sul territorio. Oggi diamo una valutazione positiva all’incontro, perché con molta concretezza si è giunti a una proposta dell’Assessore alla Sanità e dei rappresentanti e del direttore generale di Asl1 dell’assorbimento di quattro unità e l’azienda si è resa disponibile, almeno per la ricollocazione di questi lavoratori. Per noi la vertenza non si chiude qui, ci sono altri lavoratori con altri profili non ricollocabili in Asl1 che ci hanno chiesto una ricollocazione. Faremo una ricognizione su tutti gli enti del territorio per verificare le condizioni di riassorbimento”.



Diverse le posizioni di Uil e Cgil. “Oggi l’Assessore Viale ha detto, sulla possibilità di aprire una mobilità esclusivamente per il personale per entrare in una struttura sanitaria dell’Asl1 Imperiese. – spiega Giacomo Vernazza, Uil - È una procedura che ci risulta nuova. Abbiamo chiesto di avere documentazione su questa procedura, perché se così fosse aprirebbe dei grandi spazi per il futuro, perché se da un comparto funzioni locali, dove è posizionato l’Isah, si può passare a un comparto di sanità, dove è posizionata l’Asl, penso anche in un futuro, che quel personale dipendente delle autonomie locali, e quindi dei comuni, passato a Rivieracqua, possa domani tornare tranquillamente nei comuni di provenienza. Se esistono procedure che io non conosco, e se esistono sono interessanti, sarà importante applicarle per il futuro. È una posizione che non conoscevamo, aspettiamo che ci dicano come fanno e che emettano questo bando di mobilità riservato solo ed esclusivamente ai lavoratori dell’Isah”.

La proposta è stata discussa solo alla presenza dell’Asl, - ha detto Cristina Cosentino, Cgil - perché i rappresentanti dei comuni non c’erano, non essendo stati invitati da nessuno. In particolare è stata discussa alla presenza dell’Assessore Viale, perché è chi segue la tematica. Da un lato siamo ovviamente contenti del fatto che si instauri un principio molto importante, che è quello del caso di enti che decidano legittimamente di passare da un regime di tipo pubblico a uno di tipo privato con la trasformazione per legge, e che sia comunque possibile individuare un ente, anche questo pubblico, una procedura estremamente dedicata, pressoché nominativa, e successivamente indire i bandi di mobilità verso quelle particolari figure. Ritengo che ci siano margini di discussione su questa modalità, perché i comuni questa procedura non la metterebbero in atto, in quanto adottano piani assunzionali, ricorrono alla mobilità se è la scelta preferita, e successivamente vanno a selezione. Quindi le modalità, pur essendo pubblica amministrazione, sono diverse e si ritiene che siano possibili, però ovviamente noi le vediamo positivamente perché, vista la prospettiva di privatizzazione di molte altre aziende dell’imperiese, a questo punto sarà sempre possibile ricorrere a un accordo dedicato con altre aziende più grandi, e chiedere la  disponibilità di un reintegro del personale con contratto di tipo pubblico. Questo per noi ovviamente è assolutamente a favore dei dipendenti, quindi lo chiederemo a gran voce”.

E’ stato un incontro credo molto produttivo – ha detto al termine il presidente Isah Stefano Pugirichiesto dall’Assessore al Prefetto, da noi accettato molto volentieri. Questo è il secondo che facciamo, ho ribadito le stesse cose dette nel primo, cioè che per noi ci sono figure a cui è impossibile concedere la mobilità perché andrebbero a privare l’ente di figure responsabili e importanti che porterebbero l’Isah a perdere dei requisiti. Su questa posizione mi sono nuovamente espresso dicendo che se c’è questa richiesta io non potrò darla fino a che non ci saranno sostituti adeguati. Ho anche ribadito che per il bene dell’utenza che noi abbiamo, ed è quella che mi sta a cuore più di ogni altra cosa, anche perché bisogna ricordare che i dipendenti perderanno forse il ruolo di dipendente pubblico, ma non il contratto di lavoro o lo stipendio, né l’anzianità, non perderanno nulla di quello che hanno, se non addirittura aumentare il proprio stipendio. L’altro giorno abbiamo elargito le posizioni orizzontali, e si porteranno a casa 11mila euro. Comunque è un loro diritto aspirare a rimanere dipendenti pubblici, però è venuta fuori una concessione importante, grazie al dottor Damonte Prioli e all’Assessore Viale che ringrazio per l’interessamento per i dipendenti, che hanno richiesto quattro figure assumibili dall’Asl, per cui, siccome non precludono il rapporto con gli utenti, ho accettato di poterle collocare immediatamente. A tutti e quattro darò la mobilità. Questa cosa era stata detta nel primo incontro, tanto che la mobilità a quattro persone l’avevo già data, solo che loro le avevano portate, anziché all’Asl, ad altri enti”.

Le figure che per Pugi non possono essere soggette a mobilità, sono quelle che operano nell’ambito professionale sanitario. “Questa figura non si riesce a trovare facilmente. Noi abbiamo, su invito del Prefetto dal primo incontro, contattato una decina di figure con quel requisito, ma vengono da Macerata, da Firenze, da Cagliari, e non ci hanno detto ‘Sì, verrò’, ma ‘Sarei disponibile a un colloquio, però dovreste dirmi quando mi assumete e cosa andrò a fare’. È chiaro che è una ricerca talmente lunga e importante che non posso garantire nell’immediato la sostituzione, perché mi mancherebbero le prerogative per rimanere aperto, e l’Isah non può rimanere chiuso. Non dimentichiamoci che se ci fosse una totale rottura, l’Isah non è solo 33 dipendenti, ma ci sono 90 dipendenti della cooperative, per cui a chi vuol capire lascio la risposta”.

Pugi ha poi ribadito il perché sia necessaria la privatizzazione dell’Isah: “La privatizzazione ci toglie dai lacci e laccioli che la burocrazia del pubblico ci mantiene. Faccio due esempi che ho sempre fatto e continuo a fare: noi abbiamo due infermiere in maternità, queste due infermiere non possono mancare dal posto di lavoro, quindi ne abbiamo dovuto assumere altre due dall’interinale. L’Inps non ce le paga perché siamo un’azienda pubblica, quindi noi paghiamo quattro infermiere e ne lavorano due. Altro esempio: non possiamo partecipare alla donazione del 5 per mille, mentre enti come la Spes, hanno ricevuto circa 60mila euro. Questo è il vero problema, bisogna assumere un’infermiera, un educatore, dobbiamo fare un concorso, e farlo è lungo, è costoso. Non sempre si riesce a trovare le figure che servono. Io voglio dire che a me interessa che ci sia la serenità giusta tra i dipendenti per accudire i nostri 300 ragazzi che per me sono la cosa primarie, non mi interessano altre storie. Io voglio che stiano bene i nostri ragazzi, è fondamentale questo. Sono cinque anni che faccio il presidente, l’ho fatto con tutto il cuore, lo continuo a fare con tutto il cuore, voglio che sia importantissimo e stabilito che non ci debbano essere né crisi, né campanelli per i corridoi, né discussioni varie”.

Francesco Li Noce

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium