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Politica | 27 giugno 2019, 10:20

Il traforo Armo-Cantarana e le ricadute sulla valle Arroscia, Alessandri "Opera attesa da trent'anni, chiederemo interventi compensativi per il rilancio del nostro territorio"

Il presidente dell'Unione: "Favorevoli all'importante progetto, ma deve essere un beneficio anche per le aree che attraversa e non solo per quelle che congiunge"

Il traforo Armo-Cantarana e le ricadute sulla valle Arroscia, Alessandri "Opera attesa da trent'anni, chiederemo interventi compensativi per il rilancio del nostro territorio"

"Favorevolissimi all'opera, attesa da trent'anni, ma servirà una compensazione sulle infrastrutture locali. Non possiamo dare il territorio e ricevere in cambio solo smog", questa la posizione del presidente dell'Unione dei Comuni della Valle Arroscia e sindaco di Pieve di Teco Alessandro Alessandri in merito alla nuova apertura per la realizzazione del traforo Armo-Cantarana (località di Ormea).

Come comunicato ufficialmente ieri, sabato 20 luglio ci sarà un sopralluogo, con presentazione del progetto, organizzato dalle Camere di Commercio di Cuneo e delle Riviere di Liguria. Presenzieranno i presidenti regionali di Liguria e Piemonte Giovanni Toti e Alberto Cirio, oltre ai rappresentanti di Anas e Autostrada dei fiori e ai tanti amministratori locali coinvolti.

L'obiettivo è quello di portare finalmente a compimento un'opera attesa da anni che potenzierebbe di molto il legame, almeno sul piano della viabilità, tra le provincie di Cuneo e Imperia. Si passerebbe infatti da una percorrenza, Pieve di Teco-Ormea di circa mezzora tra curve e tornanti, ai 10 minuti scarsi del nuovo traforo.

Un cambio epocale che gli amministratori locali vedono come possibilità di rilancio delle valli Arroscia e Impero e non solo come mero passaggio strategico tra monti e mare. 

Alessandri, passo in avanti per la realizzazione del traforo. Qual è la sua posizione in merito a quest'opera?

"È un progetto che doveva essere realizzato trent'anni fa, quando è stato aperto il traforo, e che avrebbe sicuramente cambiato il destino di tutta la nostra vallata e anche di quella dell'Impero. Le vie di comunicazione avvicinano e non allontanano, quindi ben venga questa cosa e per questo ringrazio sia Luciano Pasquale che Ferruccio Dardanello per aver organizzato l'appuntamento sul posto del 20 luglio".

Ora dovremo capire se è un altro spot, o se effettivamente la parte politica, Stato e Regioni, deciderà finalmente di finanziare quest'opera per la quale il progetto è già pronto. Credo però che questo debba viaggiare insieme alla Pontedassio-autostrada. Non si può considerare singolarmente il foro Armo-Cantarana, che porterebbe i tempi di percorrenza a una significativa riduzione e che agevolerebbe certamente i contatti quotidiani lavorativi tra le due provincie, ma bisogna pensare anche a un collegamento tra la SS 28 e l'autostrada che eviti l'ingresso a Imperia altrimenti il rischio è quello di un ingorgo di traffico, soprattutto considerando la circolazione dei mezzi pesanti, e non di un qualcosa di positivo per il territorio".

Quali ricadute potrà avere sulla valle Arroscia?

"Siamo favorevolissimi all'opera - premette il presidente dell'Unione, ma come detto va congiunta a un'unione con l'autostrada. Noi sindaci abbiamo comunque intenzione, se il progetto sarà realizzato, di chiedere le giuste compensazioni per il territorio. La circolazione sarebbe velocizzata è inconfutabile, ma ci dovrà essere anche un investimento sui nostri territori. Sulla viabilità locale, in modo che si possa collegare a quella generale, e anche sull'economia con attività produttive che di conseguenza potrebbero rinascere e ripopolare la valle. Non possiamo dare il territorio e avere in cambio solo lo smog.

Noi puntiamo molto sullo sport outdoor e con questo collegamento potremmo passare dall'essere una valle chiusa a trovarci al centro d'Europa. Per esserlo però anche le strade interne hanno bisogno di notevoli miglioramenti, quella di Monesi per esempio verso monte, la 453 per Albenga verso mare e la stessa strada di Armo che attualmente non potrebbe supportare il passaggio di mezzi di un certo tipo e che non prevede a oggi uno svincolo. Visto che questo collegamento passerà fuori dai centri abitati per la sua maggior parte, servirà fare degli investimenti affinché venga rilanciato il nostro territorio per una grande opera unica. Il mio commento non può che essere positivo - conclude, ma è chiaro ed è una posizione condivisa con gli amministratori locali che la valle dovrà in qualche modo beneficiarne e non subire solamente un incremento dell'inquinamento".

 

Lorenzo Bonsignorio

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