Si fa sempre più complessa la procedura per il salvataggio di Rivieracqua, la società chiamata a gestire il servizio di acqua pubblica in provincia che sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua ancor breve storia.
Questa mattina l’assemblea dei sindaci era chiamata a deliberare le modifiche al piano concordatario da presentare il 14 di maggio in tribunale per iniziare le procedure di salvataggio della società. Ma nove sindaci hanno disertato l’assemblea senza nemmeno mandare la delega ai colleghi presenti, facendo così saltare di fatto la votazione.
Si è quindi svolta solamente l’assemblea dei soci di Rivieracqua, al termine della quale il presidente Gian Alberto Mangiante ha dichiarato: “Imperia, Sanremo, Taggia, Ventimiglia, Andora, Apricale, Castellaro, Ceriana, Cesio, Costarainera, Diano Castello, Diano Marina, Dolcedo, Lucinasco, Molini di Triora, Montalto Carpasio, Ospedaletti, Pompeiana, Riva Ligure, San Bartolomeo al Mare, San Lorenzo al Mare, Santo Stefano al Mare, Terzorio, Valleboona, Vallecrosia, Villa Faraldi. Questi sono i Comuni che hanno partecipato oggi alla conferenza, ma è mancato il numero legale non essendo la metà più uno. Mi fa piacere riportarli perché avevo fatto un appello per chiedere che ci fosse la giusta assunzione di responsabilità nei confronti dei dipendenti, dei creditori e dell’utenza di Rivieracqua, perché nel caso ci fosse un qualche inciampo nella procedura sarebbe grave per tutto il territorio. Siamo vicini alla stagione estiva e un eventuale epilogo negativo avrebbe un effetto deleterio per tutto l’ambito imperiese. La prossima settimana avremo un ulteriore incontro con i tribunale fallimentare che segue la procedura del concordato e porteremo i passaggi concreti che ci sono stati per dimostrare il percorso concordatario come la delibera della Provincia con la conferma degli incrementi tariffari, il nuovo statuto e gli strumenti partecipativi. Sono state modificate le linee di piano e ci sono quindi dei passaggi concreti che porteremo al giudice”.
Oggi i sindaci si sarebbero dovuti esprimere su tre punti: le nuove linee di piano, lo statuto e il regolamento degli strumenti finanziari partecipativi. “I soci hanno deliberato di inviare i testi dei documenti perché seguissero il percorso amministrativo con l’approvazione nei loro rispettivi consigli comunali, da fare al più presto perché è un documento assolutamente importante per l’approvazione del piano concordatario” ha aggiunto Mangiante. “Se verranno rispettati i tempi puntiamo all’approvazione del piano entro la fine del 2019” ha concluso Mangiante.
In sintesi, oggi Rivieracqua, nonostante il mancato voto dovuto all'assenza del numero legale dei sindaci, ha fornito alle amministrazioni presenti le 'linee guida' per proseguire nella procedura per l'approvazione del piano concordatario.
















