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Politica | 24 ottobre 2018, 17:03

Allarme della Camera del Lavoro provinciale: disoccupazione al 14,4% e depositi bancari a +60% (Foto e Video)

Dati che confermano le scarse opportunità occupazionali e la ricchezza bloccata. La nostra provincia è la peggiore a livello nazionale per diplomati e laureati.

Si è svolto quest’oggi, alla Federazione Operaia di via Corradi a Sanremo, il congresso provinciale della ‘Camera del Lavoro’. E’ stata l'occasione per fare il punto della situazione occupazionale ed economica della provincia e per tracciare le linee guida della Cgil per il futuro.

Il segretario provinciale della Camera del Lavoro, Fabio Fellegara, ha aperto i lavori di fronte ad una grande platea, formata da tanti aderenti al sindacato, ma anche dalla politica locale (tra questi gli Assessori sanremesi Nocita e Biale, il Presidente del Consiglio comunale di Imperia, Pino Camiolo, di Ventimiglia Domenico De Leo ed il presidente della Camera di Commercio di Imperia e Savona, Luciano Pasquale). Insieme ai dirigenti locali della Cgil c’erano anche i colleghi degli altri sindacati, tra cui Claudio Bosio della Cisl e Milena Speranza della Uil. Al congresso hanno partecipato, tra gli altri: Marco De Silva responsabile dell’Ufficio Economico Regionale e ed il segretario regionale della Cgil, Federico Vesigna. Presenti anche molti dirigenti di aziende pubbliche e private di tutta la provincia.

Il riconfermato segretario della Camera del Lavoro imperiese, Fulvio Fellegara, ha sottolineato l’importanza dell’appuntamento odierno, confermando alcuni dati negativi, in particolare sulla scolarizzazione in provincia: “Abbiamo scelto di organizzare un congresso legato al territorio per discutere delle proposte sul futuro, partendo dall’analisi dei dati. E, purtroppo, la situazione è in chiaroscuro con preoccupazioni che confermano quanto diciamo da tempo. Il primo dato riguarda la scolarità della provincia, che è la peggiore a livello nazionale per il numero di diplomati e laureati in base alla popolazione. Si tratta di un dato che conferma il campanello d’allarme, lanciato lo scorso anno, in riguardato ai ragazzi tra i 16 ed i 24 anni che non studiano, non lavorano e non cercano lavoro. La bassa scolarità, tra l’altro, in prospettiva porta ad una scarsa specializzazione e difficoltà nell’occupazione. All’interno dei dati scopriamo come il settore edile continua a soffrire ma restano sempre le preoccupazioni sul turismo. In questo caso, dopo qualche anno in cui abbiamo sfruttato una congiuntura internazionale che ha portato più stranieri in provincia, quest’estate invece sono calati. Il nostro turismo, quindi, non riesce a garantire un lavoro stabile e sicuro ma è legato a precarietà ed instabilità. Bisogna quindi investire e lavorare”.

Come giudicate la manovra economica del Governo e, in particolare, l’instaurazione del Decreto Dignità? “Sulla manovra del Governo dobbiamo attendere a capire con precisione un testo che deve ancora essere chiuso. Il ‘Decreto Dignità’ lascia perplessità enormi, in particolare sull’occupazione delle persone, come ad esempio per Amaie Energia dove sono stati provocati molti danni. Chi lo ha scritto non aveva ben presente cosa accade sul territorio e nei posti di lavori. Le aziende pubbliche o con derivazione pubblica rischiano di non poter assumere e non è così che si fa il bene del paese”.

Allarmanti i dati sulla disoccupazione in provincia di Imperia, fanalino di coda della nostra regione. Li ha confermati Marco De Silva, responsabile dell’ufficio economico della Cgil regionale: “Nella nostra regione, in base ai dati 2017, abbiamo registrato un lieve calo nell’occupazione ma in provincia di Imperia la situazione è allarmante, visto il 14,4% di disoccupazione. Un dato che si sposa con numeri da dimenticare per quanto riguarda la scolarizzazione. Eppure la provincia di Imperia ha degli asset straordinari che danno risultati positivi, come l’industria agroalimentare, il turismo e l’export. Purtroppo la difficoltà di investire concretamente sulle risorse del territorio è dimostrato dall’aumento esponenziale dei depositi bancari, aumentati del 60% mentre gli impieghi sono calati del 6%. Questo vuol dire che buona parte della ricchezza è ferma ed inutilizzata”.

Il segretario regionale della Cgil, Federico Vesigna, ha comunque sottolineato l’importanza di incontri come quello odierno, per il confronto che non deve mai mancare: “Questa è una giornata molto importante con l’elezione del gruppo dirigente e la conferma del segretario generale uscente, Fulvio Fellegara. Siamo qui per costruire un futuro migliore, seppur su dati provinciali che vedono Imperia fanalino di coda della Regione. Purtroppo, con il crollo del ponte ‘Morandi’, le prospettive di ripresa diventano ancora più complicate, visto che la viabilità è resa ancora più difficile. Ci sono comunque importanti potenzialità per il futuro della provincia, che al momento non sono state colte. Anche i dati relativi all’occupazione giovanile, sono la testimonianza che bisogna lavorare di più e meglio per l’imperiese e per tutta la regione”.

Carlo Alessi

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