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Attualità | 11 settembre 2018, 19:58

La storia del calcio nazionale ed internazionale

Il gioco del calcio è uno degli sport più amati e diffusi in tutto il mondo, in particolare in Italia dove si è affermato come la disciplina più seguita e apprezzata di sempre.

La storia del calcio nazionale ed internazionale

Il gioco del calcio è uno degli sport più amati e diffusi in tutto il mondo, in particolare in Italia dove si è affermato come la disciplina più seguita e apprezzata di sempre.

La nascita del calcio moderno in Italia viene collocata nell'ultimo decennio del secolo scorso: nel 1893 fu fondata a Genova la prima società, il Genoa Cricket and Athletic Club, costituita da un gruppo di inglesi residenti nella città ligure. Il club adottò la maglia rosso-blu con lo stemma del grifone, che ancora oggi è quella del Genoa.

In seguito il Genoa entrò in contatto con un gruppo di sportivi torinesi che avevano formato il Football Club (F.C.) Torinese. E il 6 gennaio 1898 il Genoa e il Torinese disputarono la prima partita, vinta dai piemontesi per uno a zero. Pochi giorni dopo, con la partecipazione dell'Alessandria, fu organizzato a Torino un torneo triangolare.

L'occasione portò un contributo forse decisivo per lo sviluppo del calcio in Italia perché a Torino furono gettate le basi per la costituzione della Federazione Italiana del Football (FIF), divenuta in seguito Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), che nacque il 15 marzo 1898. Vi aderirono cinque società: il Genoa, il F.C. Torinese, l'Internazionale di Torino, la Società ginnastica torinese e, solo in un secondo momento, l'Alessandria.

Il primo campionato

La Federazione promosse il primo campionato italiano di calcio. La manifestazione si svolse l'8 maggio 1898 a Torino: in palio una coppa triennale intitolata al duca degli Abruzzi.

Nel primo incontro l’Internazionale Torino superò il F.C. Torinese (1-0), nel secondo confronto il Genoa sconfisse la Società Ginnastica Torinese (2-1). Così il Genoa si impose nel panorama calcistico, diventando campione d’Italia nel 1898.

Intanto la partecipazione si era allargata: entrò in lista anche il Milan, che nel 1901 riuscì a togliere ai Genovesi il primato calcistico. Nel 1902, con la partecipazione di otto squadre, si scelse di far disputare le gare su due gironi, le cui vincenti si misurarono nella finalissima, e il Genoa riprese lo scettro.

Successivamente la Federazione si trasferì a Milano sotto la presidenza dell'industriale Giovanni Silvestri. Le società tesserate erano sei e in cassa c’erano 51 lire e 65 centesimi; allora nessuno avrebbe mai pensato che la federazione calcistica potesse diventare la più ricca istituzione dello sport italiano.

II 21 maggio 1904 veniva fondata la FIFA (Federation Internationale de Football Association) con sede a Zurigo a cui si affiliò La FIGC. Il gioco del calcio intanto si diffondeva rapidamente nel resto dell’Europa e del mondo: il 15 maggio 1910, all'Arena civica di Milano, l’Italia disputò contro la Francia una prima partita internazionale, vincendola per 6 a 2.

Nel primo dopoguerra le società calcistiche si moltiplicarono e il campionato venne disputato su diversi gironi con una fase finale che decretava la squadra campione. L'Italia vinse due volte il campionato del mondo di calcio: nel 1934, quando la finale venne disputata Roma, e nel 1938, anno in cui le finali si svolsero a Parigi.

 

 

Il Calcio è un’industria

Il calcio, da attività dilettantistica, è diventato ben presto una realtà affermata e uno degli sport più seguiti di sempre: si è trasformato, infatti, in una vera e propria “industria” che muove ogni anno ingenti capitali.

Il 1929 è una data importante per il calcio italiano: con l’istituzione del campionato di serie A a girone unico il calcio è diventato uno sport a tutti gli effetti.

Fino a quel tempo le squadre disputavano campionati regionali o per lo più su divisione geografica; le vincenti si contendevano poi il titolo incontrandosi nei gironi di finale. Un’ulteriore data significativa, la più importante nell’ambito dell’industrializzazione di questa attività, risale al 1965 con la trasformazione delle società da club sportivi in società per azioni, con tutti gli aspetti giuridico-legali conseguenti.

Ed è proprio da questo momento che i giocatori vennero qualificati come professionisti (giocatori pagati per giocare al calcio): in Inghilterra nel 1880, mentre in Italia la qualifica è stata riconosciuta ufficialmente solo nel primo dopoguerra con la costituzione della Lega nazionale.

Il mercato del calcio si è affermato ancor di più in relazione all’interesse sempre crescente dei tifosi che iniziarono a scommettere sulle loro partite del cuore: nel 1946 nasce il Totocalcio, il primo concorso a pronostici legato al calcio creato dall’azienda Sisal.

Grazie alla schedina, i tifosi potevano tentare la fortuna andando a pronosticare i risultati di 13 partite. Centrare il 13, ovvero indovinare i 13 risultati esatti di giornata, voleva dire riuscire ad accaparrarsi una grossa vincita in denaro.

Oggi il mondo del calcio cambia ancora, così come cambiano i modi di giocare e vincere. La naturale evoluzione della schedina è la scommessa. Ed è la stessa Sisal che, dopo il successo del suo Totocalcio, acquisisce nel 2004 la rete Matchpoint entrando nel settore del gioco online.

Con Sisal Matchpoint, così come con tutti gli altri operatori presenti sul mercato, oggi i tifosi possono scommettere online sui diversi match calcistici in programma, possono consultare statistiche e risultati, vivere fino in fondo l'emozione della scommessa giocandola live e addirittura seguire la partita in diretta streaming sui propri dispositivi desktop o mobile.

 

 

 

 

 

 

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