Dopo aver fatto incetta di calciatori militanti nelle principali formazioni del vecchio Continente, l’Arabia Saudita sembra essere intenzionata a fare un nuovo, clamoroso, passo in avanti: i club del Paese desiderano infatti potersi giocare l’accesso a un posto nella Champions League, la più celebre e importante competizione calcistica europea.
Insomma, non soddisfatti di aver promosso in modo piuttosto euforico la propria Arab Cup (peraltro, vinta da una vecchia conoscenza del calcio europeo come Cristiano Ronaldo con l’Al-Nassr) e la Champions League d’Asia, gli sceicchi hanno deciso che, in fondo, non è abbastanza.
La richiesta alla Uefa
A lanciare lo scoop è il Corriere della Sera che, qualche giorno fa, ha sostenuto di essere a conoscenza di piani ben precisi: nei prossimi mesi dall’Arabia Saudita giungerà una richiesta formale per disporre di una wild card per accedere alla nuova formula del torneo a partire dalla stagione 2024/25, che prevederà non più 8 gironi, bensì un gruppo unico con 36 formazioni: un vero e proprio campionato, con 8 gare a testa per ciascuna squadra, prima della fase a eliminazione diretta. A divenire beneficiaria della wild card sarebbe la squadra vincitrice della Saudi Pro League.
Se quanto sopra fosse vero, e fosse evidentemente deliberato positivamente dalla Uefa, significherebbe dare a squadre come la già rammentata Al-Nassr o all’Al-Hilal, la possibilità di sbarcare nel più prestigioso torneo internazionale di calcio per club. Il salto di qualità sarebbe notevole: i club sauditi uscirebbero infatti dai loro confini nazionali o asiatici per invadere quelli, più celebri e acclamati, del vecchio Continente.
Il ritorno degli ex calciatori europei
Naturalmente, finora si tratta di mere ipotesi, per quanto affascinanti: ammettere una squadra saudita come “ospite” della Champions League apre però non solamente scenari esotici, finanziariamente non marginali, quanto anche il fascino di immaginare che qualche calciatore che ha preferito emigrare dai campionati nazionali europei verso quelli dorati sauditi, possa rientrare a competere in Europa attraverso la wild card.
Il nome di Cristiano Ronaldo è evidentemente quello che fa sognare il maggior numero di tifosi, ma a ben vedere l’esito del calciomercato di quest’anno, non sono certamente pochi i campioni che – anche freschi di militanza in Italia – forse non vedrebbero così di cattivo occhio la possibilità di calcare ancora una volta i prati dei più famosi stadi europei.
A cambiare sarebbero anche tutto ciò che ruota intorno alla competizione. Basti pensare alla copertura mediatica che ne deriverebbe, o ancora alle politiche assunte dai nuovi siti di scommesse sicuri, che dovrebbero lavorare per inglobare all’interno dei propri palinsesti anche delle scommesse ad hoc per i club sauditi, ritenuti finora di fascia sicuramente più bassa rispetto alle controparti europee.
Come cambia la Champions League 2024/25
Il tema ci permette altresì di accennare ad un’altra grande rivoluzione in partenza nel calcio europeo, la trasformazione della Champions League nel nuovo formato che sarà in vigore dal 2024/25, rendendo così la stagione di Champions in corso di avvio l’unica che avrà il classico format a gironi.
Stando al nuovo regolamento della competizione, infatti, il numero dei partecipanti alla fase finale salirà dalle attuali 32 squadre alle future 36 squadre: se una di queste sarà saudita è ancora presto per dirlo, mentre è certo che le formazioni saranno organizzate non più in gironi, bensì in un gruppo unico. Ci saranno altresì più partite e più incroci di alto livello, fin dalle primissime giornate.
Addio ai gironi, ecco cosa cambia
La prima grande novità della Champions League 2024/25 è dunque rappresentata proprio dalla scomparsa della fase a gironi, sostituita da un’unica classifica che vedrà coinvolte le 36 squadre che, però saranno suddivise in quattro fasce. Ciascuna squadra affronterà due squadre di ogni fascia, anche della propria. Addio anche alle gare di andata e ritorno: ogni squadra affronterà quattro partite in casa e quattro in trasferta, ma non con gli stessi avversari.
Il risultato di questa tornata di gare, più numerose rispetto a quelle che venivano garantite dall’organizzazione a gironi, permetterà di alimentare un’unica classifica collettiva che decreterà chi passerà alla fase eliminatoria.
La fase a eliminazione diretta
Alla fine della prima fase, arrivano al secondo step solamente le prime otto formazioni. Dal nono posto al ventiquattresimo posto ci sarà invece una fase di play-off organizzata con gare di andata e ritorno. Le otto vincenti dei play-off di spareggio raggiungeranno le altre agli ottavi di finale, decretando così le sedici formazioni in grado di giungere alla fase a eliminazione diretta. È dagli ottavi di finale in poi che non ci sarà più il veto dei derby, con ritorno al tradizionale format dei due match di andata e ritorno.
Le altre regole
Per quanto infine concerne le altre regole, per il momento sono stati confermati i 5 cambi, mentre aumenta il numero dei giocatori presenti in panchina, fino a un massimo di 15 componenti. Viene altresì confermata l’assenza di cambiamenti per quanto riguarda il peso dei gol in trasferta: come avvenuto anche nella scorsa stagione, i gol segnati fuori casa non varranno doppi ai fini di un eventuale esito di parità al termine dell’incontro di andata e di ritorno.
Che poi vi sia un’altra regola – quella dell’ammissione di un club dell’Arabia Saudita all’interno della manifestazione europea – è ancora presto per dirlo. Una cosa sembra però essere sicura: se fino a pochi anni fa questa opportunità sembrava essere un’utopia, oggi non è certamente qualcosa che si può escludere a priori.













