“E’ stato un atto grave quello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un azzardo rispetto alle prerogative del suo ruolo e questa è una situazione vergognosa per un Paese in stallo. Non dimentichiamo che dopo le elezioni del 4 marzo ad oggi non abbiamo avuto ancora un governo. Mettere un veto sul nome di un ministro ha complicato le trattative ed i rapporti tra la maggioranza in Parlamento ed il Presidente della Repubblica”.
L’On. Flavio Di Muro, rappresentante della Lega alla Camera dei Deputati, da Ventimiglia interviene per fornire una chiave di lettura su quanto successo nelle ultime 24 ore a Roma. Ieri, Giuseppe Conte ha rimesso il mandato al Presidente Mattarella e quest’ultimo ha imposto il proprio veto sul Ministro all’Economia. Un fatto che ha fatto cadere l’ipotesi di formazione di un governo nato dall’unione del Movimento 5 Stelle e Lega. A complicare ulteriormente il quadro politico nazionale, l’incarico dato a Carlo Cottarelli nella giornata odierna. Una serie di colpi di scena che hanno ovviamente portato ad una durissima reazione da parte degli esponenti pentastellati e del partito del carroccio.
Flavio di Muro è tra questi ed all’indomani delle decisioni prese al Quirinale, ha spiegato: “In provincia di Imperia ho sentito tanti amici che hanno votato Lega o che stanno pensando di votare Lega per la prima volta e sono tutti della stessa idea: Matteo Salvini (Il leader della Lega ndr) ha lavorato bene e rinunciato a poltrone ed incarichi di rilievo, per trovare una soluzione di governo. L’ha trovata ed a qualcuno non andava bene e così sono arrivati i veti. Queste persone ci dicono di andare avanti perché se stanno arrivando i veti vuol dire che stiamo lavorando bene”.
Quali sono i prossimi scenari che potrebbero verificarsi? “Domani parteciperò ad una riunione con Salvini a Roma e gli altri parlamentari e ci concentreremo sulle prossime mosse da fare. - risponde l'on. Di Muro - Non può passare sottotraccia che siamo un Paese a sovranità limitata, con forze politiche che contano poco e dove i cittadini contano ancora meno. Il Presidente della Repubblica non può non tenere conto della volontà delle forze politiche e della volontà di formare un governo".
Il Movimento 5 Stelle ha proposto di ricorrere alla messa in stato d’accusa del Presidente Mattarella, attraverso l’articolo 90 della Costituzione, ponendo la questione al Parlamento. Qual è la posizione della Lega? “In questo incontro di domani valuteremo l’atteggiamento da tenere nei confronti del Presidente e valuteremo le azioni da attuare nel proseguo e come affrontare un governo con Cottarelli. Valuteremo se oltre all’impeachment vi siano altri modi per manifestare la nostra contrarietà al Presidente e quindi quale sia l’azione più idonea in questo momento storico” - spiega Di Muro.
Anche portando la popolazione in piazza per una manifestazione? “Una possibilità non esclude l’altra. - afferma il deputato della Lega - Scendere in piazza può essere una possibilità a sostegno di una iniziativa parlamentare. In questo momento il nostro elettorato è assolutamente arrabbiato e ci chiede di andare avanti con determinazione”
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