/ Politica

Politica | 24 dicembre 2025, 11:33

Andora, il Tribunale dà ragione ai cittadini: M5S di Ventimiglia "Messo in discussione un intero metodo di governo del servizio idrico"

"Rubinetti con acqua salata, famiglie costrette ad acquistare acqua in bottiglia e bollette considerate eccessive"

Andora, il Tribunale dà ragione ai cittadini: M5S di Ventimiglia "Messo in discussione un intero metodo di governo del servizio idrico"

Il Tribunale ha riconosciuto le ragioni dei cittadini di Andora, stabilendo che sono dovuti rimborsi per la fornitura di acqua salata e non potabile e per un servizio di depurazione mai realmente garantito. Una sentenza che, secondo il MoVimento 5 Stelle di Ventimiglia, mette fine a anni di minimizzazioni e smentisce le rassicurazioni fornite in passato dalle istituzioni competenti.

Per lungo tempo, viene ricordato nel comunicato del M5S, Claudio Scajola – figura centrale nell’ATO Idrico Imperiese e nella Provincia di Imperia – aveva escluso l’esistenza di un’emergenza strutturale, sostenendo la sostanziale conformità dell’acqua e definendo le criticità come episodiche e sotto controllo, senza dunque ravvisare motivi per rimborsi o allarmismi. Una ricostruzione che la realtà quotidiana avrebbe smentito: rubinetti con acqua salata, famiglie costrette ad acquistare acqua in bottiglia e bollette considerate eccessive. Come sottolineato dall’onorevole Roberto Traversi, il MoVimento 5 Stelle afferma di essere stato al fianco dei cittadini, dei comitati e delle associazioni dei consumatori, portando la questione nelle sedi istituzionali, dalla Commissione Europea alla Camera dei Deputati fino al Consiglio Regionale, mentre – secondo il movimento – altri avrebbero continuato a difendere una gestione giudicata indifendibile.

Nel comunicato viene definita “gravissima” anche la vicenda del dissalatore di Andora, osteggiato politicamente e bloccato da pressioni istituzionali, un fatto che avrebbe contribuito a prolungare l’emergenza idrica e che potrebbe ora aprire la strada a richieste di risarcimento danni.

Per il M5S, la sentenza non si limita a condannare un gestore, ma mette in discussione un intero metodo di governo del servizio idrico, accusato di non aver ascoltato i cittadini. Il prossimo 30 dicembre, all’assemblea pubblica di Andora, non verrà celebrata una vittoria politica, ma – conclude il movimento – il riconoscimento di una verità: i cittadini avevano ragione e chi li ha ignorati per anni deve ora risponderne sul piano politico. L’acqua, ribadiscono, è un diritto fondamentale.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium