Imperia: Biblioteca gremita per l'incontro con Marco Cappato "Disobbedire a leggi sbagliate, è un dovere per cambiare le cose"

Biblioteca Lagorio gremita, ieri sera, per l’incontro organizzato da Apertamente Imperia e la Chiesta Evangelica, che ha visto ospite il radicale Marco Cappato, il quale ha presentato il suo libro “Credere, Disobbedire, Combattere. Come liberarci dalle proibizioni per migliorare la nostra vita“. Con l’autore hanno dialogato il pastore Jonathan Terino della chiesa Evangelica Valdese di Imperia e Silvio Zaghi, docente di Filosofia.

Tra i presenti anche l’Assessore alla Cultura Nicola Podestà e i candidati Sindaco di “Sinistra in Comune per Imperia” e “Potere al Popolo, Lucio Sardi e Maria Sepe.

Marco Cappato – radicale, impegnato da anni in battaglie sui diritti civili, promotore della campagna “EutanaSia Legale” e ormai noto alle cronache per aver accompagnato Dj Fabo a morire in Svizzera – illustra nel suo libro, a metà tra il saggio e l’autobiografia, perché a suo parere disobbedire civilmente rappresenta lo strumento indispensabile per chi vuole migliorare il sistema e difendere la libertà di tutti. Nel corso dell’incontro si discuterà dei temi affrontati nel volume – bioetica, eutanasia, diritti umani, scienza e libertà sociali.

“E’ un’occasione – spiega Cappato a Imperia News - per ricordare quanto sia importante e urgente aumentare gli spazi di libertà delle persone. Disobbedire a leggi ingiuste, sbagliate, che aumentano la sofferenza, come quella legge che proibisce l’eutanasia, io penso che sia un dovere per fare cambiare le cose. Se non ci fosse stata quella disobbedienza civile, non avremmo avuto la legge sul testamento biologico, che invece abbiamo conquistato con l’associazione ‘Luca Coscioni’, e ci stiamo battendo perché ci sia anche finalmente la discussione della nostra legge sull’eutanasia, contro l’eutanasia clandestina, per avere una nuova vittoria di libertà e di laicità, come è stato sull’aborto o sul divorzio nel nostro Paese”.

A Cappato chiediamo un commento sulle elezioni comunali che si terranno il 10 giugno a Imperia, in particolare sulla composizione delle liste nel centrodestra, che vedono da un lato, a sostegno di Claudio Scajola, il ‘Popolo della Famiglia’, formazione che ha osteggiato le battaglie portate avanti dal radicale, e dall’altra, Forza Italia, al cui interno troviamo Angelo Francesco Dulbecco, che, all’indomani della morte di Fabiano Antoniani, conosciuto come ‘Dj Fabo’, che Cappato aveva accompagnato a morire in una clinica in Svizzera, aveva scritto un discusso post su Facebook: “Almeno Hitler lo faceva gratis”.

“Sono frasi che qualificano chi le pronuncia. Ormai in Italia anche i sondaggi dicono che addirittura anche la maggioranza delle persone cattoliche che magari non sceglierebbero per sé l’eutanasia, ma sono sufficientemente laici e laiche per consentire che gli altri possano scegliere. Questa è la grande differenza. L’impostazione liberale di libertà, non vuole che tutti scegliamo la stessa cosa, ma che se non facciamo danno agli altri, per la nostra vita, per la mia vita decido io, per la tua vita decidi tu. È un principio fondamentale sul quale si deve fondare la libertà e la democrazia nel nostro Paese. Quindi io non conosco ovviamente la situazione delle forze politiche a Imperia, penso però che sia molto importante seguire le persone, la loro storia e anche la loro capacità di distinguere le loro scelte personali dalle libertà che vanno concesse a tutti”.