La seconda parte del 2018 servirà alle Amministrazioni della nostra provincia per affinare i rispettivi regolamenti sulla famigerata ‘Tassa di Soggiorno’ che, alla fine, il prossimo anno entrerà ufficialmente nei conti degli alberghi.
Le associazioni di categoria stanno negoziando con le Amministrazioni ponentine da diversi mesi ma, nonostante la scarsa volontà nell’appoggiare la tassa (tra l’altro introdotta in buona parte del resto della nazione), ormai è arrivato il tempo di portarla anche sulla riviera dei fiori.
Ne abbiamo parlato con il massimo esponente provinciale di Federalberghi, Igor Varnero: “Ormai siamo consapevoli che dovremo ottemperare a quest’obbligo ed ora dovremo lavorare per trovare un equilibrio, in modo che la tassa diventi un investimento produttivo e che non sia fine a se stessa. Stiamo cercando di coordinare i vari comuni, in modo da avere una strategia unica. E’ importante partire tutti insieme per non innescare un sistema di concorrenza e, soprattutto, che il gettito sia basso. Altrimenti rischiamo di far scappare i turisti”.
Secondo Federalberghi quale potrebbe essere l’importo più giusto per la tassa? “Un euro al giorno può essere ragionevole, ma il vero problema è che l’imposizione sia equa per tutti, perché i soldi devono essere investiti per portare gente sul territorio. Quello che chiediamo alle Amministrazioni e, soprattutto nella prossima estate, una importante forza di contrasto all’abusivismo del settore”.