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Politica | 25 febbraio 2018, 12:16

Manca una settimana alle elezioni Politiche: come si vota il 4 marzo, ecco i particolari del Rosatellum bis

Ecco perché è importante capire come votare per evitare di invalidare la scheda e annullare il voto.

Manca una settimana alle elezioni Politiche: come si vota il 4 marzo, ecco i particolari del Rosatellum bis

Il prossimo 4 marzo 2018 si terranno le elezioni politiche per il Parlamento, si applicherà una nuova legge elettorale e anche una nuova scheda. Ecco perché è importante capire come votare per evitare di invalidare la scheda e annullare il voto.

La legge elettorale che si applica: il 4 marzo 2018 voteremo con il Rosatellum bis, vale a dire un sistema elettorale misto proporzionale e maggioritario. Questa legge prevede che il 37% dei seggi (di Camera e Senato) vengano assegnati con sistema maggioritario uninominale. Questo significa che per ogni collegio i partiti, o le coalizioni di partiti, candideranno solamente una persona e chi riceverà più voti otterrà il seggio. Il 61% dei seggi verrà invece ripartito proporzionalmente in collegi plurinominali con soglia di sbarramento del 3% per le singole liste e del 10% per le coalizione. Diciotto seggi (il 2% rimanente) sono infine riservati alla Circoscrizione estero. Il Rosatellum non riconosce alcun premio di maggioranza.

La scheda elettorale: come è fatta: nel seggio elettorale, una volta identificati e registrati, si riceverà una scheda elettorale per ciascun ramo del Parlamento, pertanto:
- una scheda elettorale rosa per la Camera, per i maggiorenni
- una scheda elettorale gialla per il Senato (25 anni è la soglia minima di età per l'elettorato attivo).

Come saranno fatte le schede? Come abbiamo anticipato, saranno diverse da quelle utilizzate nelle precedenti consultazioni elettorali. Ogni scheda è divisa in aree, ci sarà uno spazio rettangolare che presenta il nome dell'unico candidato scelto dal partito (o dalla coalizione) nel collegio uninominale. Sotto lo spazio rettangolare troveremo la caselle con il simbolo di partito e dai due ai quattro nomi: queste sono le singole liste dei candidati nel collegio proporzionale.

In che modo si vota? Sono previsti al massimo due segni sulla scheda, si può barrare:
- il nome del candidato al collegio uninominale
- uno dei partiti della coalizione che lo appoggiano.

Non è ammesso il voto disgiunto, cioè barrare un candidato nel collegio uninominale e poi scegliere un partito della coalizione diversa. Ad esempio non sarà possibile votare un candidato nel collegio uninominale di centrosinistra e poi segnare una lista di centrodestra. Diversamente il voto verrà annullato.

Non è previsto il voto di preferenza, ovvero il voto espresso per un nominativo all'interno della lista nel proporzionale, i nomi rappresentano solamente un’informazione sui candidati di quella lista, ma il voto va alla lista e non al candidato singolo.

Nell'eventualità che la matita sigli solamente il simbolo di uno dei partiti, quindi solo nella parte proporzionale, il voto viene automaticamente esteso anche al candidato che quel partito sostiene nel collegio uninominale.

Se invece viene barrato solamente il candidato al collegio uninominale e nessun partito, i voti sono spalmati, distribuiti fra le liste che appoggiano il candidato, a seconda delle preferenze che queste liste ricevono.

La scheda bianca equivale al non voto, quindi verrà validata e influirà sulla percentuale dei votanti a sostegno della legittimità dell’elezione ma priva di valore ai fini del risultato finale.

Avv. Angelo Massaro

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