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Politica | 23 febbraio 2018, 14:44

Elezioni 2018: mancato invito della candidata di "Insieme" al dibattito di Confcommercio. Il Comitato Socialista "Sbalorditi dalle giustificazioni di Lupi"

"Stigmatizziamo quanto accaduto e nell'esprimere totale solidarietà a Chicca De Cecco, auspichiamo che, dopo un minimo di riflessione, chi ha sbagliato almeno addivenga a seppur tardive doverose quanto inevitabili scuse"

Elezioni 2018: mancato invito della candidata di "Insieme" al dibattito di Confcommercio. Il Comitato Socialista "Sbalorditi dalle giustificazioni di Lupi"

Siamo sconcertati dal trattamento riservato alla candidata della nostra lista nell'ambito dell'incontro elettorale organizzato da una nota associazione di categoria e ancor più sbalorditi dalle giustificazioni fornite dal responsabile Enrico Lupi”. Lo afferma il Comitato Socialista Imperiese per Insieme in merito alla denuncia della candidata al Senato Chicca De Cecco, che ieri sera si è presentata all’incontro organizzato da Confcommercio chiedendo di poter partecipare al dibattito con gli altri esponenti delle forze politiche presenti. (Leggi QUI)

La candidata ha riferito di non aver potuto salire sul palco dopo un confronto con il presidente provinciale di Confcommercio Enrico Lupi che, intervistato in merito da Sanremo News ha spiegato che “Purtroppo è difficile dare spazio a tutte le liste presenti. La stessa cosa potrebbero lamentarla quelli di altri partiti, ma non c’è stata nessuna discriminazione, abbiamo pensato di invitare solo gli esponenti dei partiti principali perché hanno più possibilità di raggiungere il quorum ed entrare così in Parlamento”.

"Il convegno – continua il Comitato Socialista Imperiese per Insieme - fortemente pubblicizzato sui media richiamava genericamente la presenza di candidati alle politiche e invitava i cittadini alla partecipazione. La presenza della candidata di INSIEME invece di venir salutata come un arricchimento al dibattito è stata sbrigativamente e malamente liquidata con un sostanziale invito a levarsi di torno. 

Tale approccio è poi confermato da chi, invece di scusarsi per l'accaduto, lo giustifica sulla base della presunta forza dei partiti scesi in campo alle politiche: chi è forte (o reputato tale) può parlare, gli altri stiano a casa o ancor peggio fuori dalla porta

Un leit motiv inacettabile per chi crede ancora che in democrazia tutti abbiano diritto di parola. Stigmatizziamo quindi quanto accaduto e nell'esprimere totale solidarietà a Chicca De Cecco, auspichiamo che, dopo un minimo di riflessione, chi ha sbagliato almeno addivenga a seppur tardive doverose quanto inevitabili scuse”.

Francesco Li Noce

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