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Politica | 02 gennaio 2018, 19:17

Imperia: caos diplomati magistrali e ruolo, 250 gli insegnanti coinvolti nella riviera dei fiori

La FLC CGIL è pronta a mobilitarsi per la salvaguardia di queste persone. Molte di loro adesso rischiano il licenziamento.

Imperia: caos diplomati magistrali e ruolo, 250 gli insegnanti coinvolti nella riviera dei fiori

Il 4 gennaio la FLC CGIL incontrerà il MIUR, il Ministero dell'Istruzione, per fare il punto sui diplomati magistrali, un caso nazionale ma che tocca da vicino anche la provincia di Imperia. Nella riviera dei fiori sono 250 gli insegnanti coinvolti, di cui 110 hanno fatto ricorso attraverso la sigla sindacale.

Una parte di loro, una trentina in provincia di Imperia, ha già superato l’anno di prova, dopo avere ottenuto il ruolo con riserva. Nonostante questo ora per loro c'è il concreto rischio di essere licenziate, al di là dell'esperienza acquisita e senza contare la specializzazione sul sostegno acquisita in questi anni.

La questione prende il via nel 2015, quando con il supporto dei sindacati ci sono stati i primi ricorsi per la stabilizzazione di tutti quei diplomati magistrali che hanno conseguito un titolo abilitante prima del 2001/2002. “Mentre la sentenza del Tar del Lazio è stata positiva, consentendo l'inserimento di queste maestre in graduatoria GAE ad esaurimento, non c'è ancora il giudizio di merito del Consiglio di Stato nel suo complesso, ma solo le singole sezioni, che per ben 7 volte si sono pronunciate a favore delle diplomate. - spiega il rappresentante della FLC CGIL Imperia, Marco Novaro Mascarello - Succede però che interviene questo organo che si chiama Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, il 20 dicembre, che smonta totalmente quanto stabilito in passato e dà parere negativo. Risultato: questi insegnanti saranno fuori dalla graduatoria e quindi dai ruoli.A livello nazionale il caso coinvolge 50mila insegnanti circa. Ed in tutta questa vicenda ci sono persone che hanno già ottenuto il ruolo con sentenze definitive”.

“Una situazione paradossale, con tre pesi e tre misure, con insegnanti che potranno tenersi il ruolo, altri che saranno licenziati e la grossa sacca del precariato che non sarà stabilizzata, un caos totale. - denuncia il sindacalista - Ci sono precarie storiche che lavorano nella scuola da oltre 15 anni e che non possono certo pagare le inefficienze di una giustizia amministrativa cieca e sorda alle esigenze reali. La polemica se il maestro debba avere la laurea od il diploma sparisce dinanzi all’esperienza maturata sul campo in anni e anni di lavoro. Per tutte le insegnanti della provincia di Imperia si tratta di un crudele gioco dell’oca: saranno sempre loro anche le insegnanti di domani, non essendoci altre candidate in provincia, ma torneranno indietro nel percorso verso la stabilizzazione, finendo nuovamente nel precariato più spinto”.

“Le maestre assunte non possono e non devono certo fare da capro espiatorio per un sistema di reclutamento cambiato più volte negli anni da governi che sulla scuola hanno provocato solo disastri. - l'esponente del sindacato conclude - Come FLC Cgil, assieme agli altri, abbiamo chiesto ed ottenuto il tavolo con il MIUR per il 4 gennaio per mettere la parola fine a questo scandalo, fermo restando che la nostra battaglia sarà ferma e non terminerà fino a quando non verrà trovata una soluzione che salvaguardi contemporaneamente il diritto principale sia degli insegnanti che dei bambini: la continuità, ovvero docenti che per 5 anni possano seguire le stesse classi e bambini che possano avere gli stessi insegnanti per 5 anni”.

C.S.

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