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Attualità | 05 novembre 2017, 16:03

Nizza: "Catherine" è finalmente 'uscita', il Sindaco e tanta gente l’ha accolta in Rue de France (Foto)

Il Sindaco schiaccia il pulsante che avvia il motore di un enorme argano che estrae dal sottosuolo la ruota che ha raspato, metro dopo metro, il sottosuolo della città ed ha reso possibile la realizzazione di un tunnel di 3,2 chilometri che dal porto giunge fino a Grosso.

Nizza: "Catherine" è finalmente 'uscita', il Sindaco e tanta gente l’ha accolta in Rue de France (Foto)

C’è davvero tanta gente ad assistere all’uscita di Catherine dal sottosuolo di Nizza, in Rue de France. Il cielo è coperto e minaccia pioggia, ma la temperatura è ancora alta e gli migliaia di storni neri tracciano voli nel cielo della città. Persone ai balconi, persone nel cantiere: quando arriva Christian Estrosi, accompagnato da buona parte del Consiglio Municipale, il piazzale che ospiterà la futura stazione di Grosso della Ligne 2 è pieno di persone.

Il Sindaco schiaccia il pulsante che avvia il motore di un enorme argano che estrae dal sottosuolo la ruota che ha raspato, metro dopo metro, il sottosuolo della città ed ha reso possibile la realizzazione di un tunnel di 3,2 chilometri  che dal porto giunge fino a Grosso, passando sotto il Paillon e sotto una città che comincia ad intravedere la fine dei lavori e forse anche una limitazione nel volume di traffico in città. L’ambiente, come in tutto il mondo, è diventato una delle preoccupazioni dei cittadini e le modifiche climatiche rendono urgenti misure a tutela della qualità della vita. Lo sottolinea anche Christian Estrosi che pronuncia un intervento a tratti commosso, a tratti orgoglioso ed anche un poco puntiglioso nel corso del quale si toglie qualche sassolino dalle scarpe, mentre la grande ruota sale in alto, alle sue spalle.

Un grande applauso liberatorio sottolinea la totale uscita dal sottosuolo: ora Catherine é pronta per una nuova avventura, a Parigi, dove sarà impegnata nello scavo delle ligne Grand Paris. Ma in questo momento, mentre si staglia in alto, in mezzo ai palazzi di Rue de France, è tutta dei nizzardi che sono accorsi per vederla, per capire come era fatto quello strumento che ha “grattato” 200mila metri cubi di terreno depositandoli su un nastro trasportatore che giungeva fino al porto e che ha fatto risparmiare il passaggio di 25mila semi rimorchi in città.

Tante fotografie, tanti filmati, tanti selfie in una serata calda e nuvolosa che preannuncia il cambiamento del tempo e che Nizza ricorderà a lungo, perché rappresenta una tappa importante nella sua storia e il compimento ideale di un cantiere iniziato 267 anni fa quando venne realizzato il Port Lympia con la sua diga in pietra e venne immaginato il futuro sviluppo urbanistico della città.

Il lavoro di Catherine è tanta parte nel collegamento tra l’Est e l’Ovest Nizzardo, un’opera che può essere paragonata alla creazione della ferrovia tra il 1861 e il 1869, dell’aeroporto, della Voie Mathis e dell’autostrada. Opere destinate a facilitare le comunicazioni e a far crescere la città. Tutto questo era ben presente nel pensiero di chi assisteva al lavoro del grande argano che sollevava la ruota avvicinandola ad un cielo  autunnale solcato da tanti uccelli a ricordare che anche se la temperatura è ancora alta ormai l’autunno è arrivato.

Beppe Tassone

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