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Politica | 05 luglio 2017, 18:22

Spiagge: intervento del Movimento 5 Stelle in Regione sull'ordine pubblico, la risposta di Oneglio (Fiba)

“Che le spiagge libere in Liguria sono tutt’altro che diminuite in questi anni anzi vi è stato un incremento seppure marginale a causa delle molte 'libere attrezzate' che sono riuscite ad essere assegnate".

Spiagge: intervento del Movimento 5 Stelle in Regione sull'ordine pubblico, la risposta di Oneglio (Fiba)

"Giusto tutelare l’ordine pubblico e rispetto degli spazi comuni, ma l’accesso al mare deve essere sempre libero e garantito a tutti, senza distinzioni. Se siamo arrivati sino a questo punto non è colpa dei bagnanti ma di una politica sciagurata che negli ultimi anni ha ridotto le spiagge libere a un pugno di sabbia in mezzo a decine di stabilimenti privati": lo ha detto Andrea Melis, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria.

Gli ha risposto Gianmarco Oneglio, presidente della Fiba Liguria: “Che le spiagge libere in Liguria sono tutt’altro che diminuite in questi anni anzi vi è stato un incremento seppure marginale a causa delle molte 'libere attrezzate' che sono riuscite ad essere assegnate. Che anzi gli investimenti della Regione nelle spiagge libere è quasi raddoppiato ed è frutto quasi totalmente dell’imposta sulle concessioni degli stabilimenti balneari e del lavoro di concerto con la Regione. Che in Liguria il libero accesso gratuito alla balneazione è sempre garantito ovunque, se ha casi da indicare li dica e il sindacato che rappresento si farà parte attiva con le autorità competenti al fine che ciò non accada. Che le eventuali riforme dei Pud da Melis ventilate con aumento delle spiagge libere ridurrebbe i finanziamenti per pulizia e ripascimento di quest’ultime e aumenterebbe gli oneri per gli enti locali, nonché diminuirebbe ovviamente il numero di addetti al salvataggio impiegati sul territorio. Senza considerare che costituirebbe un danno per il demanio marittimo e inoltre chi e come deciderebbe gli stabilimenti da riconvertire... lui, i comuni… si tira a sorte?”

“Che l’equilibrio tra spiagge libere, stabilimenti balneari e 'libere attrezzate' è frutto di un delicato equilibrio tra offerta turistica, domanda e sostenibilità ambientale da valutarsi comune per comune, non si può pensare che Alassio abbia le stesse esigenze turistiche di Sarzana o di Vallecrosia. Banalizzare il problema degli ‘afflussi di Alassio’ e della richiesta del ‘numero chiuso’ dicendo che non ci sono spiagge libere non aiuta nessuno, non è propositivo ne serve a risolvere il problema solo ad esacerbare ancora di più gli animi. Comunque ci rendiamo disponibili ad un confronto costruttivo ove si ritenga necessaria la nostra collaborazione ad ogni livello chiediamo solo di non fare qualunquismo sulla pelle di 30000 imprese e famiglie”.

Carlo Alessi

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