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Eventi | 28 aprile 2017, 17:16

Ventimiglia: Sir Thomas Hanbury un generoso inglese nelle carte dell'Archivio di Stato

A rendere omaggio alla figura del filantropo di Sua Maestà Britannica è l'Archivio di Stato di Ventimiglia, sito in via Hanbury, con una mostra documentaria dal titolo “Sir Thomas Hanbury, un generoso inglese nelle carte dell'Archivio di Stato”, che aprirà i battenti martedì 2 maggio e potrà essere visitata fino al 30 giugno.

Ventimiglia: Sir Thomas Hanbury un generoso inglese nelle carte dell'Archivio di Stato

Una storia lunga 150 anni. E' quella che lega Sir Thomas Hanbury e la sua ‘creatura’ più significativa, i Giardini Botanici della Mortola che portano il suo nome, e la città di Ventimiglia.

A rendere omaggio alla figura del filantropo di Sua Maestà Britannica è l'Archivio di Stato di Ventimiglia, sito in via Hanbury, con una mostra documentaria dal titolo “Sir Thomas Hanbury, un generoso inglese nelle carte dell'Archivio di Stato”, che aprirà i battenti martedì 2 maggio e potrà essere visitata fino al 30 giugno con questo orario: lunedì, mercoledì e venerdì 9-12; martedì e giovedì 9-16. Una mostra realizzata con grande accuratezza ed attenta anche ai minimi particolari dove sono presenti tutti i documenti che certificano i passaggi del territorio della Mortola dove sono stati realizzati i prestigiosi Giardini Botanici fin dal lontano XVI secolo.

E' infatti il 1525 quando Andrea Doria, alla guida di cinque galee della Repubblica di Genova, compie un'incursione nella vasta tenuta agricola dei Lanteri, costringendo il Banco di San Giorgio a “placare le lagnanze” ventimigliesi lasciando alla città intemelia e alla famiglia la proprietà. Nel 1620 Maria Vittoria Lanteri, ultima erede del patrimonio, entrata in convento a Genova vende il vasto terreno ai marchesi Orengo. Nel 1844 un ulteriore passaggio finché il 2 maggio 1867, ed ecco spiegata la data di inaugurazione della mostra, il notaio Antonio Laura stipula l'atto di vendita a Sir Hanbury.

I Giardini Botanici della Mortola sono il pezzo più pregiato ma non il solo lasciato a Ventimiglia: spiccano l'imponente Palazzo degli Inglesi di via Cavour, il Teatro Comunale, i Giardini Botanici e l'acquisto ed il restauro di Porta Canarda. Tutti documenti registrati e presenti in mostra insieme al testamento: due fogli precisi e chiari. 

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