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Attualità | 09 novembre 2016, 13:22

Sanremo: 40 anni di Istituto per la Floricoltura, la Regione lancia l'unione con il Centro Servizi per la Floricoltura (Foto e Video)

La proposta è arrivata nel corso della festa di oggi, alla presenza delle massime autorità e delle aziende del settore.

Sanremo: 40 anni di Istituto per la Floricoltura, la Regione lancia l'unione con il Centro Servizi per la Floricoltura (Foto e Video)

Grande festa, questa mattina a Sanremo, per il 40° anniversario della costituzione dell'Istituto Regionale per la Floricoltura (IRF), Ente strumentale della Regione Liguria, istituito con la finalità di supportare la produzione florovivaistica ligure. Da allora sono trascorsi 40 anni durante i quali l'IRF ha profuso un grande impegno per essere protagonista attivo nel panorama tecnico-scientifico regionale, nazionale ed internazionale nell'interesse delle aziende del territorio.

Il Direttore dell’IRF, Margherita Beruto, ha ringraziato la Regione Liguria che ha supportato il nostro Ente, anche in questi anni di difficoltà economica, ma anche le amministrazioni comunali, associazioni e cooperative: “Nel tempo, purtroppo, ci sono state recessioni legate al momento di difficoltà, ma sappiamo di avere sempre il territorio al nostro fianco. Per me che sono l'attuale Direttore IRF, l'Istituto è stata come una seconda casa, da quando appena uscita dall'Università, nel dicembre 1982, sono approdata in questa bellissima Provincia. Le continue sfide, difficoltà ma anche soddisfazioni, mi hanno mostrato quanto la ricerca possa contribuire allo sviluppo di un comparto e di un territorio. Condivido tutto questo con colleghi ‘di lungo corso’ e con giovani collaboratori che, nonostante l'incertezza del momento, sono al nostro fianco. Sono grata per tutto ciò”.

Quando l’istituto è stato creato, le attività del territorio erano rivolte al garofano, fiore leader di mercato che negli anni ‘60/’70 nella sola provincia di Imperia raggiunse una produzione pari a quella che oggi è praticata nel mondo intero. L’Ente era allora un supporto attivo nella fornitura di piante sane per il controllo del materiale vivaistico degli ibridatori; servizio, quest'ultimo, ancora attivo per supportare le imprese vivaistiche ed ibridatrici della Regione. Con il progressivo declino della coltivazione del garofano le aziende, attorno alla metà degli anni '80, chiedevano di essere accompagnate verso nuove produzioni remunerative.

L’Istituto matuziano è pronto per nuove sfide. In questo ultimo decennio, la floricoltura sta affrontando importanti problematiche, strategiche per il settore. La polverizzazione e la frammentazione dell'offerta (ampiezza media aziendale 0,50 ha), la carenza a livello di commercializzazione e la scarsa integrazione nei livelli della filiera hanno determinato perdite di competitività. A questi si sono poi aggiunti nuove norme comunitarie, l'aumento della concorrenza internazionale e dei costi di produzione, nonché la diminuzione dei prezzi e dei consumi interni, che hanno ridotto il margine operativo delle imprese floricole e vivaistiche. La ricerca e la conoscenza in grado di generare innovazione sono, pertanto, ritenute un cardine su cui fondare le diverse azioni volte a supportare le imprese e creare un volano economico per il territorio. Questo approccio sta portando ad una nuova concezione del ‘fare ricerca’: l'IRF sta interagendo in reti territoriali, nazionali ed internazionali al cui interno ci sono attori del mondo della ricerca, dell'imprenditoria e della divulgazione. Si sta consolidando il ruolo dell’Ente nell'introduzione di nuove colture e prodotti, tenendo in considerazione, quale punto di partenza e arrivo imprescindibile, le esigenze del mercato e del consumatore finale.

L’Assessore regionale Stefano Mai, nel corso della giornata odierna ha fatto una proposta importante: “L’anniversario di oggi è un punto di partenza e c’è bisogno di fare squadra. Proprio per questo oggi ho lanciato la proposta di inserire nell’Istituto anche il centro servizi per la floricoltura, oggi all’interno del mercato dei fiori di Sanremo. Credo che questi due enti, fianco a fianco potranno produrre molto di più, nell’interesse del florovivaismo ligure, che non deve sottovalutare i mercati esteri che si stanno organizzando per portarci via un mercato che è ancora nelle nostre mani. Siamo all’Irf, un istituto che può decretare una ripresa del settore. Si fa ricerca, innovazione e si danni servizi alle imprese. Senza questo non si molto lontani”.

Il Presidente dell’Istituto, Germano Gadina, ha così commentato l’importante giornata: “Oggi è una giusta festa per i primi 40 anni, ma anche un punto di ripartenza. Oggi vogliamo rinnovarci, con i dati di agricoltura e floricoltura che sono purtroppo in calo. C’è la speranza di ripartire per un comparto molto importante, che pesa sull’economia regionale. Vogliamo proporre protocolli e prodotti nuovi, affinchè le aziende possano rimanere in pianta stabile sul mercato”.

L’Assessore regionale al turismo Gianni Berrino ha confermato la possibilità di creare turismo, anche attraverso la floricoltura: “Una data importante per Sanremo e, anche se sono passati gli anni d’oro, esistono ancora le belle coltivazioni, che possono diventare anche meta turistica. Su questo potremo costruire un percorso di nicchia per gli amanti di questo genere”.

L’Assessore matuziano Barbara Biale ha concluso: “E’ importante avere un istituto di ricerca che ha permesso di mantenere questo settore, come un’eccellenza a livello mondiale”.

Carlo Alessi

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