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Eventi | 26 ottobre 2016, 12:15

Imperia: venerdì prossimo allo 'Spazio Vuoto' appuntamento con l'incontro 'Un telescopio tutto per sè'

In “Un telescopio tutto per sé” l’attrice Maria Eugenia D'Aquino, e la giovane astrofisica dell'osservatorio astronomico milanese di Brera Monica Aimone raccontano sul palco dello “Spazio vuoto” le vite di alcune donne di scienza che hanno contribuito a rivoluzionare il cammino dell’astronomia.

Imperia: venerdì prossimo allo 'Spazio Vuoto' appuntamento con l'incontro 'Un telescopio tutto per sè'

L’associazione culturale ApertaMente Imperia e l’associazione Guernica solidale con il supporto del CE.S.P.IM, nel piano delle attività programmate per l’anno 2016 (Diritti calpestati e diritti conquistati), organizzano venerdì alle 17.30 presso “Lo Spazio Vuoto” di Via Bonfante, 37 - Galleria degli Orti- Imperia)  l'incontro 'Un telescopio tutto per sè'.

In “Un telescopio tutto per sé” l’attrice Maria Eugenia D'Aquino, e la giovane astrofisica dell'osservatorio astronomico milanese di Brera  Monica Aimone raccontano sul palco dello “Spazio vuoto” le vite di alcune donne di scienza che hanno contribuito a rivoluzionare il cammino dell’astronomia. “Se ha intenzione di scrivere romanzi, una donna deve possedere denaro e una stanza tutta per sé” diceva Virginia Woolf. Così pure se vuole occuparsi di scienza. Solo la perseveranza, la genialità e la fortuna possono, a volte, aprire alle donne le porte della ricerca.

Maria Eugenia D’Aquino è un’attrice che ama definirsi “agitatrice culturale”. Nel 2002 inventa il “Teatro in Matematica”, ed è inoltre la curatrice di SCIENZAinSCENA, un progetto che ha l’obiettivo di utilizzare le competenze e i linguaggi della scienza e del teatro per riscoprire l’antica e inscindibile connessione tra cultura scientifica e cultura umanistica.

Monica Aimone è filosofa e astronoma. Svolge attività didattica e divulgativa presso il Civico Planetario Hoepli di Milano con lezioni-conferenze sull’astronomia per le scuole e conferenze pubbliche. Collabora con la collega astrofisica Ilaria Arosio, autrice di “Un telescopio tutto per sé”, con cui ha organizzato anche il ciclo di conferenze "Donne e Astronomia”.

Quello portato in scena è un viaggio affascinante dal Settecento ai giorni nostri, un viaggio irto di ostacoli, di sconfitte, ma anche di grandi vittorie che hanno permesso, grazie anche agli occhi di donne coraggiose, di scoprire le leggi del Cielo.

 Incorniciati dalle pagine più belle di Virginia Woolf, i gesti e le parole di Caroline Herschel, Cecilia Helena Payne Gaposchkin, Margaret Burbidge e Jocelyn Bell ricordano tutte coloro che non hanno avuto e avranno mai le stesse possibilità; mentre sulla scena scorrono lettere, testimonianze, tasselli di storie, sullo sfondo compaiono le immagini delle loro vite, delle loro scoperte e dei cieli che hanno osservato.

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