La seduta del consiglio comunale di Sanremo si è chiusa con la trattazione di una mozione dal titolo “Diritto al cibo = niente sprechi” presentata dal Movimento 5 Stelle. “Vista la persistenza della profonda crisi economica e che molti negozi, locali, ristoranti, supermercati, sovente a fine giornata sono costretti a gettare cibi sia a lunga durata sia freschi perché invendibili seppur perfettamente edibili – ha detto la capogruppo Paola Arrigoni -. E’ dal 2011 che avevamo proposto di creare una rete per raccogliere il cibo in eccedenza in modo che non venisse gettato perché il cibo è un diritto per tutti”.
Nella mozione si chiede al Sindaco e alla Giunta che si attivino vagliando la disponibilità della Mensa Primo Fiore, della Caritas e delle associazioni onlus ad iniziare una raccolta di cibi, donati su base volontaria, presso i negozi e i locali della città che eventualmente aderiranno al progetto.
“Questa mozione è stata presentata 14 mesi fa e nel frattempo è cambiata la legge approvata il 2 agosto scorso e che è entrata in vigore il 14 settembre ovvero ieri – ha aggiunto la Arrigoni -. La nostra mozione poteva essere messa in pratica da subito già da 14 mesi e pensate a quanto cibo poteva essere già stato raccolto e distribuito ed invece sicuramente è finito in discarica”. Ad intervenire, illustrando nel dettaglio le opportunità derivanti da questo progetto, è stata il consigliere del Movimento 5 Stelle Luciana Balestra. Sono poi seguite le repliche.
“Come concetto non abbiamo nulla in contrario – ha risposto il capogruppo del Partito Democratico Mario Robaldo -, ma la pratica posta così non va bene. Nel senso che l'assessore sono già due anni che lavora su questa pratica. Il problema riguarda l'organizzazione, perchè fino a quando non sarà definita, il lavoro di raccolta rischierebbe di diventare inutile”
“Il banco solidale è una risposta per mettere a regime questi bisogni – è intervenuta Costanza Pireri, assessore ai servizi sociali -. Abbiamo finanziato con 90 mila euro le prime opere che devono andare in porto entro il prossimo 31 dicembre. I locali sono stati individuati sul retro del Palafiori. 90 mila euro non sono sufficienti, per questo abbiamo partecipato ad altri progetti”.
“La nostra richiesta è diversa – ha risposto Paola Arrigoni - volevamo infatti solo evitare che il cibo venisse sprecato. Il tutto a costo zero ed immediatamente attuabile, ma forse è troppo semplice per questo Comune”.
"E' sempre bello dire facciamo questo e facciamo quello – è intervenuto il consigliere di Sanremo al Centro Giuseppe Faraldi -. Secondo me i soldi spesi per chi non ne ha sono soldi spesi sempre bene. E' però vero che ci sono problemi di stoccaggio e tecniche sull'alimentare”.
“Condividiamo un percorso unico – ha proposto Gianni Berrino di Fratelli d'Italia -, perchè non è bello su un argomento così importante e condiviso da tutti scegliere tra una proposta e l'altra. Nel frattempo il volontariato sta facendo il suo lavoro, come ormai da anni avviene”. “Su questi temi non si devono fare barricate o vedere chi arriva per primo – ha detto Giorgio Trucco del Partito Democratico -. Certe situazioni non hanno bandiera e hanno bisogno di condivisione”. Ipotesi sposata anche da Francesca Antonelli di Sanremo Attiva. “Ritirando questa mozione, che va a contrastare con una pratica amministrativa già in essere, si può aprire un tavolo sulla questione – ha concluso Alessandro Sindoni di Sanremo al Centro –. In modo da ottenere un risultato congiunto, perchè temi come questi non devono avere bandiere di parte”.
Il presidente del consiglio comunale Alessandro Il Grande, dopo una sospensione per una riunione dei capigruppo, ha annunciato di aver trovato un accordo per portare la questione all'interno della Terza Commissione. Così è stato e la mozione è stata ritirata.














