Il Parroco di Santo Stefano al Mare, Don Umberto Toffani, dopo aver protestato per gran parte dell'estate, ieri sera è letteralmente sceso in campo. Pare infatti che da mesi l'entrata della Chiesa e quella dell'Oratorio, che si trovano agli antipodi di piazza Scovazzi, vengano utilizzate come porte da calcio in partite serali, da parte di bambini e ragazzi, con il tifo dei genitori.
Uno degli angeli sulla porta dell'Oratorio, dall'inizio dell'estate od oggi, ha perso quasi completamente il viso e le altre pallonate non giovano certo ai due edifici sacri e storici. Così ieri sera, in orario partita, Don Umberto si è seduto sulla panchina nel mezzo della piazza, invitando i “giocatori” a scegliere un altro campo da calcio; in caso contrario avrebbe provveduto a chiamare i Carabinieri.
“Ci sono molti spazi per giocare a palla a Santo Stefano, ma non mi sembra corretto farlo con tanta arroganza proprio fra le due chiese. Perché non avere rispetto per quanto è di tutti? Ci sono delle telecamere di sorveglianza, ma sembrano non funzionare e per questo ieri ho deciso di intervenire in prima persona. Non siamo né Venezia, né Firenze, né Roma... ma posso chiedere rispetto per le modeste opere d'arte che sono sulla piazza della Chiesa? ” afferma il Parroco.
“Ogni sera uno sfregio a pallonate, alla presenza di adulti zitti, che riacquistano la parola solo per difendere i propri piccoli e accusare altri” termina Don Umberto, ch erichiama tutti al senso civico.


















