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Attualità | 23 agosto 2016, 11:21

Pigna: progetto di costruzione di una mini centrale idroelettrica a Rio Carne

I membri del Comitato hanno provveduto a raccogliere firme presso i laghetti e a Pigna ed in paese, così nell’arco di pochi giorni si sono raggiunte le 330 firme

Pigna: progetto di costruzione di una mini centrale idroelettrica a Rio Carne

Il Comitato Amici del Rio Carne si esprime su tale progetto:

"Nel Comune di Pigna si trova un luogo particolarmente incantevole dal punto di vista naturalistico, molto apprezzato dalla popolazione locale e dai turisti  che lo frequentano soprattutto durante la stagione estiva. Il Comitato Amici del Rio Carne ha scoperto da pochi giorni, il progetto di costruzione di una mini centrale idroelettrica da parte di una Società Privata. Lungo il percorso del Rio si formano delle spettacolari polle di acqua cristallina circondate da rocce levigate e boschi di lecci e ontani, i laghetti sono balneabili e di particolare bellezza.

Questo piccolo paradiso naturale è raggiungibile attraversando un antico ponte romanico in pietra. Proprio nella zona sottostante al ponte, la Società Remna srl intende costruire uno sbarramento con lo scopo di incanalare l’acqua per attivare una micro centrale idroelettrica. Tale struttura sarà ad uso esclusivo della società costruttrice, senza alcun vantaggio per la comunità pignasca, che anzi si ritroverebbe defraudata di uno dei luoghi più belli e puliti del territorio".

Il Comitato Amici del Rio Carne prosegue quindi indicando ulteriori informazioni: "Tale progetto prevede la costruzione di una chiusa in cemento armato alta circa 1,50 m spessa 1,80 m che innalzerebbe il livello dell’acqua a monte creando un lago artificiale che sommergerebbe per 12 mesi all’anno le fondamenta in pietra di un antico mulino risalente al 1528, ristrutturato e abitato e catalogato in PG 2 (pericolosità media) e l’adiacente muretto a secco, creando un reale rischio di frana e crollo del fabbricato, del muretto e del sentiero d’accesso;

Le variazioni climatiche tipiche della zona alternano periodi di siccità e alluvioni consistenti che hanno già creato in passato ingenti danni al delicato assetto geomorfologico della Val Nervia fortemente a rischio idrogeologico, come la recente alluvione nel gennaio del 2014, in poco tempo sono precipitati 500 mm d’acqua sul Gouta. A memoria d’uomo possiamo ricordare le alluvioni avvenute nel 1927, 1930,1966, 1970, 1994, 2000, 2002, 2008, 2009;

Durante gli ultimi eventi alluvionali il livello del torrente è cresciuto in maniera allarmante tanto da arrivare a riempire totalmente il suo alveo naturale inglobando le rocce circostanti e arrivando a meno di due metri dal mulino. Lo sbarramento alzerebbe il rischio ulteriormente; Il torrente è di origine carsica, ciò estende il suo bacino oltre i limiti geografici ad esso riconducibili, impedendo una precisa misurazione della portata d’acqua nel periodi di precipitazioni intense che si sommano al normale flusso; L’opera non garantisce la tutela dello stato ecologico del Rio Carne nelle sue attuali caratteristiche fisiche, morfologiche e idrologiche poiché l’acqua verrebbe deviata artificialmente. Inoltre la costruzione di quel tipo di sbarramento e la tipologia di captazione dell’acqua porterebbero per legge ad un divieto di balneazione".

Il Comitato prosegue: "La bellezza del luogo attrae un notevole flusso turistico. L’opera ne cambierebbe radicalmente, totalmente e irrimediabilmente l ’aspetto. Avrebbe certamente un effetto negativo sul turismo e sulle attività economiche della comunità locale che ne beneficia di conseguenza".

I membri del Comitato hanno provveduto a raccogliere firme presso i laghetti e a Pigna ed in paese, così nell’arco di pochi giorni si sono raggiunte le 330 firme: "molte persone hanno diffuso il comunicato su facebook e a Pigna si è cominciato a parlare della centrale, della quale la popolazione non era stata informata precedentemente. Da sottolineare la presenza di molti firmatari di Castelvittorio che hanno avuto la triste esperienza di avere sperimentato sul proprio territorio una di queste minicentrali, proposte progettate e costruite proprio dalla stessa ditta, che dovrebbe operare sul Rio Carne non è stata rilasciata nessuna autorizzazione né dalla giunta né dal consiglio sulla pratica partita nel 2011; il Comune avrebbe espresso la “ non contrarietà” al progetto ponendo delle condizioni ( ma non risulterebbero verbali); non c’è stato nessun passaggio in commissione edilizia ma ci sono state 2 conferenze dei servizi chieste dal soggetto promotore.

La centrale elettrica di Castelvittorio è stata bloccata dalla Provincia ed è tuttora inattiva pur avendo prosciugato un buon tratto del Gordale, devastato anche da manufatti in cemento. Tra i frequentatori e firmatari della petizione molti abitanti della Val Nervia che hanno proposto di raccogliere firme anche in punti fissi quali librerie e/o esercizi commerciali della costa per informare il maggior numero di persone affinché aiutino il comitato a sostenere la causa ambientale che non vuole vedere modificare o distruggere questo angolo di paradiso" comunicano dal comitato.

"Tra i firmatari anche dei consiglieri di minoranza del Comune di Pigna che hanno provveduto a presentare un’interpellanza sulla “centrale del Rio Carne al Consiglio Comunale programmato per ieri 22 agosto 2016 ore 20”. Il Consiglio comunale è stato molto partecipato dalla popolazione intervenuta proprio per la discussione sulla centrale elettrica. Il pubblico non ha gradito il modo con cui la precedente e l’attuale Amministrazione hanno gestito questo progetto, tenendo all’oscuro la cittadinanza e mostrandosi non-contrari al luogo scelto per costruire l’opera.

Di fronte ad ulteriori proteste da parte del pubblico, il Sindaco ha dichiarato che tra una decina di giorni avranno un incontro con la ditta incaricata e, subito dopo, si terrà un incontro pubblico per chiarire i termini del progetto" termina il comitato Amici Rio Carne.

 

C.S.

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