L'estate è iniziata, non ufficialmente è vero, ma si sa che la stagione balneare, almeno per gli addetti ai lavori, comincia con le vacanze pasquali e finisce il suo periodo più roseo con la riapertura delle scuole.
Data la 'vocazione turistica' della nostra città, avremmo dovuto vedere letteralmente invase le spiagge sanremesi, ma così non è, da qualche anno ormai. Nel caso specifico, il litorale di Bussana, sembra più un cantiere a cielo aperto, piuttosto che un tratto di costa pronto ad accogliere i turisti.
Concessioni arrivate in netto ritardo, necessari lavori di ristrutturazione degli stabilimenti, quelle della piccola frazione appaiono oggi tutt'altro che spiagge invitanti e capaci di regalare ai turisti una sana giornata di relax.
Nel giorno in cui la 'Riviera di confine' presenta ad Expo le sue eccellenze e mostra la volontà di puntare sull'entroterra e sulla sua unicità, questo non sembra di certo un bel biglietto da visita.
Il litorale di Bussana ha rappresentato per molti anni un'importante alternativa alle spiagge della Foce, per lo più private, e agli stabilimenti siti in Strada Tre Ponti, tradizionalmente frequentati da adolescenti e giovani. Bussana, con il suo ampio litorale, le sue spiagge libere attrezzate, ma anche qualche parcheggio in più per auto e moto, è sempre stata meta di turisti, in particolar modo, famiglie con bambini, giovani coppie, proprietari di seconde case e turisti dell'ultima ora con a disposizione budget non troppo elevati.
Oggi il lungomare di Bussana si presenta molto diverso rispetto agli anni passati e riesce difficile pensare che possa affrontare in tempo una stagione balneare, e gli scavi nella sabbia sembrano il primo vero segnale di difficoltà di un mercato turistico che fatica ad assumere le sembianze sperate. Malcontento che trapela senza difficoltà anche dai pochi bagnanti che troviamo facendo un sopralluogo sulla spiaggia: 'Sono anni che frequento questo litorale, ma vederlo in questo stato non fa certo venir voglia di passare una giornata al mare, eppure è la prima cosa che vedono i turisti arrivando in bicicletta dalla tanto pubblicizzata pista ciclabile'.
Abbiamo incontrato Elisabetta Napelli, Presidente dell'Associazione Onda Azzurra, che da anni si occupa di accompagnare gruppi di turisti, italiani e non, per il nostro entroterra e lungo la costa della nostra Provincia e della vicina Costa Azzurra, per capire quale sia la reazione dei turisti di fronte a questa situazione e quanto questo possa incidere o meno sul loro ritorno, dunque sulla creazione di un mercato turistico solido e variegato a cui la nostra città aspira.
“Quello su cui noi operatori turistici puntiamo è sicuramente questo contrasto tra il mare, la costa e l'entroterra – afferma la Napelli - cosa che ad esempio non hanno sul mare Adriatico. Quelli che mancano a noi per essere davvero una città turistica sono i servizi: ci mancano i collegamenti da e per l'entroterra, le cui potenzialità vengono oggi sfruttate solo in minima parte e soprattutto siamo, come in questo caso, in costante ritardo. Non essere ancora pronti per la stagione turistica a giugno, significa non essere pronti a vivere di turismo.”
E prosegue: 'Quello di cui c'è estremo bisogno è una perfetta sinergia tra le due tipologie di attrazioni che siamo in grado di offrire: l'entroterra destinato ad un pubblico più anziano, in gran parte stranieri, che solitamente viaggiano in gruppo; e il mare che invece attira giovani coppie o famiglie con bambini. A maggio si concludono, soprattutto per ragioni climatiche, gran parte delle escursioni, il passaggio di testimone al turismo balneare dovrebbe essere immediato, ma così non è.'
'E' una questione di sinergia e di mentalità turistica – conclude la Napelli – è vero che la Riviera di confine ha bisogno di puntare anche sull'entroterra, ma questo non può essere fatto dimenticando la costa, dove i villeggianti alloggiano e hanno modo di osservarne la situazione. Vedere le ruspe sotto la finestra dell'albergo, non porterà mai un passaparola favorevole, nonostante le eccellenze gastronomiche, climatiche e paesaggistiche offerte dalla nostra zona.'




















