Rivoluzione per la Camera di Commercio: Imperia, Savona e La Spezia si fondono in unico nuovo organo che conterà quasi 100mila imprese

E' nata la Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura delle "Riviere di Liguria - Imperia, La Spezia, Savona", il nuovo organo nato dall'accorpamento dei consigli camerali delle tre province. Sarà un organo che andrà ad accogliere quasi 100 mila imprese. Il territorio della nuova Camera di Commercio delle Riviere Liguri comprende oltre i due terzi della superficie regionale (3.600 kmq.) e il 45,5% della popolazione (724 mila residenti).

"La decisione di costituire un unico Ente scaturisce dall'avvio di un radicale processo di revisione del sistema camerale, che ha subito un'accelerazione dopo che il Governo ha fortemente limitato le risorse per le Camere di Commercio con la riduzione del 35% degli introiti del diritto annuale per il 2015, percentuale che salirà al 40% nel 2016 e al 50% nel 2017" - spiegano gli enti coinvolti in una nota congiunta.

"Il drastico abbattimento del diritto annuale, che rappresenta mediamente il 70% delle entrate camerali, ha compromesso le possibilità di intervento economico dei singoli enti, con seri rischi di soppressione nel caso non si adottassero misure in grado di contenere gli impatti negativi sui bilanci".

Una procedura di spending review che comporterà il consiglio a scendere dagli attuali 72 membri delle tre Camere di Commercio, al nuovo organo che prevede trenta posti. Imperia e La Spezia non perderanno le Camere di Commercio, ma il centro di questa unione sarà a Savona in quanto baricentrica se si considera l'arco ligure delle province coinvolte. Inoltre, nel capoluogo della riviera delle palme si registra anche il più alto numero di aziende. La nuova Camera raggiungerà così una base complessiva di circa 98mila imprese, mentre a Genova ce ne sono ben 108 mila.