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Politica | 18 novembre 2014, 19:17

Ventimiglia:dopo il Consiglio comunale di ieri sera, duro j'accuse di Giovanni Ballestra a Domenico De Leo

"Ha dimostrato, assoluta incapacità di essere custode delle minime regole che garantiscano il ruolo delle minoranze, mi sono sentito così a disagio da dover abbandonare l'aula.

Ventimiglia:dopo il Consiglio comunale di ieri sera, duro j'accuse di Giovanni Ballestra a Domenico De Leo

"Dopo sedici anni di amministrazione, ed aver ricoperto il ruolo di consigliere comunale, di vicesindaco, di assessore provinciale, avendo vissuto moltissime circostanze fatte di luoghi e persone molto diversi tra loro, attraversando momenti di particolari difficoltà, quelle delle alluvioni che devastarono la nostra città nel 2000, altri momenti drammatici e tristi, quando sai che persone per bene che con te hanno condiviso le difficoltà di amministrare, hanno dovuto patire la gogna mediatica a causa di indagini e procedimenti giudiziari poi finiti nel nulla, tranne per chi li ha subiti. Circostanze queste che cambiano la vita, il modo di pensare, di porti, di ragionare e che ti insinuano il dubbio se quello che fai ogni giorno sia giusto o meno".

Lo scrive il consigliere comunale di opposizione a Ventimiglia, Giovanni Ballestra, che prosegue: "Faccio questa premessa perchè dopo la serata del consiglio comunale di ieri, ho avuto conferma di una sensazione che da qualche tempo alberga nei miei pensieri. E' triste per me fare questa affermazione,ma purtroppo penso che il nuovo in politica sia peggio del vecchio, in quanto ad arroganza e presunzione, disprezzo delle minime regole che disciplinano un consiglio comunale. Nessuno pensi che dietro queste mie parole ci sia la ricerca di formalismi, non è così. In un paese civile, il rispetto delle regole e la corretta informazione, sono cardini dai quali non si può prescindere; il rispetto dei ruoli delle regole è e condizione fondamentale  per un confronto democratico ed utile a tutti. Quando queste prerogative vengono meno finisce il senso di discutere ed ogni strumento, anche il più bieco diventa lecito.

In questi primi 150 giorni di governo cittadino, la nuova amministrazione ha brillato per invenzioni, che vanno dal primo consiglio in piazza a Ventimiglia alta (non previsto da nessuna norma),trovata eccezionale.  Come minimo, in circortanze analoghe sarei stato accusato di aver ossequiato gente di malaffare per avermi votato. Altro indice di rinnovamento sta nella celerità  delle risposte alle interpellanze , per regolamento le stesse devono essere rese entro 30 giorni, risposte alle mie istanze presentate l'8 agosto 2014 avute a novembre. Interesse per portafoglio dei Ventimigliesi? Nulla, lo hanno dimostrato disinteressandosi di un aumento illegittimo del 9% , applicato dall'AIGA, su mia richiesta di attivarsi in merito, addirittura  hanno votato contro".

"Ritornando al consiglio comunale di ieri - termina Ballestra - durante il quale il Presidente del consiglio comunale Domenico De Leo ha dimostrato, assoluta incapacità di essere custode delle minime regole che garantiscano il ruolo delle minoranze, mi sono sentito  così a disagio da dover abbandonare l'aula. Paradossale che un'amministrazione cosi immobile, ferma su se stessa, che non convoca consigli comunali, non a caso, perchè terrorizzata dal confronto, venga messa in condizione di fare la protagonista in un consiglio fatto convocare su istanza delle minoranze. Il senso della riunione, le regole, la buona educazione non poteva far altro che indurre il Presidente De Leo, alla lettura del testo della mozione oggetto di discussione proposta dalle minoranze, parola ai consiglieri e risposte dell'amministrazione con conseguente votazione. Nulla da fare, il presidente De Leo da uomo di parte quale è, e si dimostra, non ha concesso la parola a chi ha voluto questo consiglio, ma piuttosto all'amministrazione, non soddisfatto ha letto prima una mozione presentata dalla maggioranza in quel momento, dimostrando un disprezzo non solo per i consiglieri di opposizione ma a mio modo di vedere anche per il suo ruolo, che con quel tipo di conduzione viene svilito. Chiudo questo mio intervento, consigliando a De Leo di rivedersi i risultati elettorali, di essere rispettoso per il ruolo che ricopre e lo ringrazio nel contempo per aver risvegliato in me un desiderio, e non era impresa facile. Mandare a casa questa inconsistente amministrazione". 

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