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Politica | 24 agosto 2014, 17:32

Imperia: caso Agnesi, Grosso e Servalli presentano mozione sul vincolo industriale sullo stabilimento

Gian Franco Grosso, Mauro Servalli (gruppo Imperia bene comune) hanno presentato una mozione per mantenere il vincolo industriale sullo stabilimento e rigettare la richiesta di variante urbanistica al progetto 'La porta del mare'.

Gian Franco Grosso

Gian Franco Grosso

"Nella vicenda legata alla prevista chiusura dello stabilimento Agnesi di Imperia, la petizione promossa dal “Comitato Salviamo l'Agnesi” ed indirizzata al Sindaco Capacci rappresenta un fatto estremamente importante. I promotori hanno infatti messo in luce uno degli aspetti fondamentali dell'intera questione: quello legato all'aspetto urbanistico, sia riguardo alla destinazione d'uso dello stabilimento, sia al progetto “la Porta del Mare”.

Gian Franco Grosso, Mauro Servalli (gruppo Imperia bene comune) hanno presentato una mozione per mantenere il vincolo industriale sullo stabilimento e rigettare la richiesta di variante urbanistica al progetto 'La porta del mare'.

"L'enorme successo riscontrato finora nella raccolta delle firme, indica che la città ha le idee chiare su questo aspetto. Il gruppo Imperia bene comune ha, da subito, appoggiato e promosso questa petizione perché, siamo convinti, l'utilizzo dello strumento urbanistico può essere l'unica arma efficace nelle mani del Comune per contrastare la volontà del gruppo Colussi. Appare sempre più chiaro, infatti, come la decisione di chiudere lo stabilimento di Imperia, più che per una crisi irreversibile del mercato della pasta, sia dovuta ai progetti speculativi di Colussi e alla necessità di fare cassa attraverso la vendita dei beni più appetibili sul mercato immobiliare" - spiegano da Imperia Bene Comune.

"Per questo, in tale valutazione prettamente immobiliare, è evidente che il complesso di Imperia sia quello più appetibile dal mercato, in particolar modo se la proprietà intravede la possibilità di un futuro cambio di destinazione d'uso e se connesso all'adiacente progetto Porta del Mare. Rispetto a questo scenario, diventa ancora più importante l'atteggiamento che il Comune e l'Amministrazione di Imperia manterranno sugli aspetti urbanistici. - dicono i due consiglieri - In particolare, è fondamentale che il Comune non acconsenta ad alcuna ipotesi di scambio tra cambio di destinazione dello stabilimento e un eventuale nuovo insediamento in altra sede finalizzato a produrre prodotti alternativi alla pasta, perché è evidente che questo non potrebbe in alcun modo compensare, sia in termini lavorativi, sia in termini di prospettive di crescita per l'intera città, la chiusura dello stabilimento".

"L'impianto di via Schiva è infatti una risorsa irrinunciabile per il mantenimento della vocazione industriale della città e per conservare una prospettiva di crescita dell'intera città. Riguardo al progetto nella zona ex ferriere, invece, è bene ricordare come il piano particolareggiato era stato oggetto di una variante al PRG vigente, concesso dal Comune di Imperia anche su garanzia di investimenti sul sito e della tutela dell'occupazione. - aggiungono - La proposta di arrestare l'iter autorizzativo della variante richiesta è giustificata sia perché le nuove soluzioni non presentano un grado di interesse pubblico pari almeno al piano che si intende variare, sia perché sono venuti meno i rapporti fiduciari tra Amministrazione e gruppo in seguito alla decisione di dismettere le stabilimento".

"Il gruppo consiliare Imperia bene comune ha, quindi, presentato una mozione per chiedere al Sindaco e alla Giunta di confermare il vincolo industriale sulle aree attualmente occupate dallo stabilimento Agnesi, sia oggi che al momento di formazione del nuovo PUC, e di rigettare l'istanza del gruppo Colussi in merito alla variante proposta al piano particolareggiato Porta del Mare, confermando che le aree interessate dal progetto saranno edificabili fino al 2019 sulla base del rispetto rigoroso del piano particolareggiato approvato con la conferenza dei servizi del 2009. Nella prossima conferenza dei Capigruppo, chiederemo al Presidente del Consiglio Parodi di calendarizzare questa discussione prima del 9 settembre, data in cui è prevista la presentazione del piano industriale da parte di Colussi".

"Il Consiglio Comunale si è già più volte espresso all'unanimità condannando la scelta di chiudere lo stabilimento Agnesi e impegnandosi a fare il possibile per sventare tale sciagurata prospettiva. E' arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti, utilizzando tutti gli strumenti in nostro possesso. Per questo ci auguriamo che gli altri gruppi consiliari possano condividere questa mozione, per favorire il mantenimento del marchio e la prosecuzione dell'attività del pastificio nell'attuale stabilimento" - chiosano.

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