E’ iniziata con grande slancio la V edizione della manifestazione Bajardo ricorda Rubino, promossa dall'amministrazione comunale di Bajardo per ricordare la figura di Antonio Rubino, importante illustratore e disegnatore, nato a Sanremo il 15 maggio 1880 e morto a Bajardo il primo luglio 1964. Per tutto il mese di agosto, ogni domenica Bajardo ospiterà mostre, conferenze spettacoli musicali e laboratori per ragazzi dedicati a questo straordinario artista.
Il programma ha preso il via domenica con la deposizione di un omaggio floreale davanti alla pietra commemorativa dedicata a Antonio Rubino in località Fontana Vecchia, nel punto dove è morto il grande artista. A seguire è stata inaugurazione la mostra “I fiori di Rubino” di Alfredo Moreschi nell'oratorio della chiesa di San Rocco che permette di ammirare oltre 30 pannelli con quadri e disegni di Rubino. Il pubblico ha lungamente applaudito la conferenza di Alfredo Moreschi ed ha potuto ammirare alcune riproduzioni dei disegni dell'artista esposte insieme alle foto dei fiori provenienti dall'archivio fotografico Moreschi di Sanremo. La mostra permette di rileggere l'opera di Rubino ponendo l'attenzione sulla sua profonda conoscenza del b e raccogliendo il suo invito a rispettare e preservare l'ambiente.
Fin dalle prime ore del mattino ha riscosso un grande successo e registrato unnotevole afflusso di pubblico lo stand delle Poste Italiane riservato per l’occasione all’annullo filatelico dedicato al 50° anniversario della scomparsa di Antonio Rubino e realizzato dal grafico Diego Lupano.
Gli appuntamenti con Bajardo ricorda Antonio Rubino continuano domenica 10 agosto quando alle 17.00, nell’ambito della Festa della Lavanda, verrà presentata la cartolina dedicata alla Lavanda con il disegno di Antonio Rubino e sarà possibilòe per i collezionisti acquistare alcune cartoline con l’annullo registrato ieri.
Oltre a laboratori, mercatino artigianale, musica, filmati e mostre, la festa della Lavanda ospiterà la presentazione della ristampa de libro “La lavanda” del professor Guido Rovesti, con la presenza di Libereso Guglielmi.
























