/ Politica

Politica | 09 maggio 2014, 21:08

Sanremo: Giorgia Meloni a sostegno della candidatura di Gianni Berrino "Non è l'uomo calato dall'alto"

Sul palco allestito in piazza Borea d'Olmo oltre al candidato sindaco della coalizione di centrodestra (Forza Italia Fratelli d’Italia ed i Sanremesi ndr) Gianni Berrino, erano presenti anche i candidati per le elezioni europee Giorgia Meloni e Guido Crosetto, Massimiliano Iacobucci e Carlo Fidanza.

Sanremo: Giorgia Meloni a sostegno della candidatura di Gianni Berrino "Non è l'uomo calato dall'alto"

Oltre 300 persone si sono riunite questa sera in piazza Borea d’Olmo a Sanremo per assistere al comizio elettorale organizzato da Fratelli d’Italia - Alleanza Nazionale. Sul palco oltre al candidato sindaco della coalizione di centro destra (Forza Italia Fratelli d’Italia ed i Sanremesi ndr) Gianni Berrino, erano presenti anche i candidati per le elezioni europee Giorgia Meloni e Guido Crosetto, Massimiliano Iacobucci e Carlo Fidanza.

Importantissimo incontro quello odierno con personaggi di spicco del panorama politico italiano, in particolare i due cofondatori di Fratelli d’Italia, Crosetto e Meloni, che insieme ad Ignazio La Russa diedero vita a questo partito uscendo dal Popolo delle Libertà nel 21 dicembre 2012. La piazza matuziana doveva servire tanto per parlare della campagna elettorale di Berrino per le amministrative della città dei fiori quanto per le elezioni europee presentando agli elettori l’intero schieramento dei candidati del nord ovest. 

Il comizio ha preso il via sulle note dell’Inno d’Italia cantato da un tenore e dalla piazza intera. Subito dopo hanno dato il via al comizio i candidati alle europee. “La mia campagna elettorale la voglio dedicare ai lavoratori dell’Agnesi e della Riviera Trasporti e ai frontalieri ma soprattutto a chi ha bisogno della politica per una vita più serena. Il motivo che mi ha emozionato e mi ha spinto in questa avventura è che i nostri candidati sono in prima linea per le persone come politici coerenti che vivono tra la gente” - ha spiegato Iacobucci. 

"Siamo qui per lui per dimostrargli il nostro affetto - aggiunge Fidanza riferendosi a Berrino - e per mostragli il nostro sostegno per vincere questa sfida con la coalizione. Lui è un ottimo candidato perché più di altri ha creduto in questa sfida e come noi voleva che tutto iniziasse dalla grande partecipazione popolare, le primarie, che lui ha vinto. Dobbiamo conquistare la vittoria portando Gianni in municipio". 

“Ho passato qui a Sanremo i primi anni della mia vita e la mia giovinezza e sono qui perché questa città mi appartiene. Questa è una città che andava al di là dell'Europa. Con un passato nobile che c'è bisogno di recuperare. Gianni, lascia che ti dia un consiglio fare il sindaco ti chiede qualcosa in più. Non è solo amministrare e fare strade ma guardare a questa città tra 10 anni. Serve una politica che previene problemi e coglie opportunità. Bisogna costruire la condizione per immaginare un futuro. Bisogna ridare a questo Paese una dignità”. 

Gianni Berrino ha ringraziato i suoi sostenitori e ha parlato dell’importanza di questa campagna elettorale per la città di Sanremo, puntando il dito contro chi parla di sicurezza ma è schierato con i partiti che a Roma tagliano i fondi alle forze dell’ordine. Infine ha concluso l’intervento con un desiderio: “Quest’anno abbiamo invitato al Festival le compagne dei due Marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, il prossimo anno spero in veste di sindaco mi piacerebbe che venisse rinnovato l’invito e vorrei  vederle qui con accanto i loro due compagni”. 

L’ultima parte del Comizio è stata occupata dall’intervento di Giorgia Meloni che ha usato parole dure contro l’Europa: “Sapete come chiamano in Europa, Irlanda, Spagna Portogallo ed Italia? Ci chiamano maiali. L’Italia è la nazione che trasmette più fondi in Europa. La verità è che noi siamo galline dalle uova d'oro e abbiamo bisogno di governi che non vengano mandati dall'Europa per commissionare l'Italia. Ci hanno trattato come il pollo che viene messo in mezzo al tavolo del poker. Matteo Renzi non è molto diverso. Si è fatto autorizzare le riforme dalla Germania. Siamo una nazione sovrana, siamo un popolo libero e siamo liberi perché qualcuno è morto per darci questo diritto. Il 17 marzo è andato in Germania e ha fatto un inchino alla Schettino di fronte alla Merkel. Dicevano che con Monti avremmo recuperato credibilità, andatelo a dire ai Marò. Quello che è successo a loro dal mio punto di vista basterebbe per scatenare una guerra. Nessuna nazione degna di questo nome avrebbe permesso di lasciare due militari in una nazione straniera in barba a qualsiasi norma internazionale”.

"Gianni Berrino non é l'uomo calato dall'alto, imposto da una segreteria di partito. Gianni é una persona che da anni si occupa dei problemi di Sanremo, ma pur sapendo che lui sarebbe stato il candidato migliore, abbiamo voluto che fosse scelto dalla gente attraverso le primarie. Andate a votare - ha detto Giorgia Meloni dal palco di Piazza Borea d'Olmo - e votate Gianni perché se lo merita: vive la politica come una missione da tanti anni”.

Stefano Michero

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium