ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
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Sanremo Ospedaletti | 13 aprile 2014, 12:19

Lo storico Andrea Gandolfo prosegue il 'viaggio' attraverso la storia di Sanremo dal '73 al '79

A livello locale si alternarono le amministrazioni Parise, Rovere e Vento

Lo storico Andrea Gandolfo prosegue il 'viaggio' attraverso la storia di Sanremo dal '73 al '79

Lo storico Andrea Gandolfo, proseguendo nel suo 'viaggio' attraverso la storia di Sanremo, si sofferma in questa puntata sulle vicende della città matuziana tra il 1973 e il 1979, che videro, a livello nazionale, il passaggio dalla grande crisi energetica alla crisi della 'solidarietà nazionale', mentre, a livello locale, si alternarono le amministrazioni Parise, Rovere e Vento. Ecco il suo racconto:

"Nei primi mesi del 1973 la Giunta Parise rischiò di cadere a causa dei forti attriti di natura politica venutisi a creare tra il sindaco e l'assessore al Turismo Cavaliere, nonché tra quest'ultimo e l'assessore al Patrimonio e al Personale Pippione, tanto che, nel mese di aprile, nel corso di una seduta del Consiglio Comunale, il sindaco minacciò di rassegnare le dimissioni, che però subito dopo rientrarono forse anche a causa della mancanza di una valida alternativa politica all'esecutivo presieduto da Parise. Nel corso del '73 venne anche approvato il progetto del Palazzo dei Congressi di Villa Ormond predisposto dall'architetto Spadolini, fratello del ministro della Difesa, e anche a Sanremo si fecero sentire gli effetti della crisi petrolifera, che costrinsero migliaia di cittadini a fare lunghe code per rifornirsi di benzina e kerosene. Nell'autunno del 1973 venne inoltre fondato un nuovo istituto cittadino di istruzione secondaria superiore, il Liceo Scientifico «Girolamo Saccheri», che iniziò ufficialmente l'attività scolastica il 1° ottobre di quell'anno. Nel 1974 il floricoltore sanremese Amilcare Rambaldi, già ideatore del Festival della canzone, dopo aver fondato il Club Tenco nel '72, si fece promotore di una nuova manifestazione canora, la Rassegna della Canzone d'Autore, che a partire da quell'anno si sarebbe poi tenuta ininterrottamente fino ai giorni nostri con la partecipazione di alcuni tra i migliori cantautori italiani e stranieri. Nel maggio del '74 si tenne invece il referendum sull'abrogazione del divorzio, che vide la vittoria dello schieramento divorzista anche a Sanremo, dove il 74,31% degli abitanti si pronunciò contro la sua abrogazione nonostante il fatto che nei mesi della campagna referendaria fosse venuto in città il leader degli antidivorzisti e segretario nazionale della DC Amintore Fanfani. Intanto l'Amministrazione Comunale rinnovava la concessione per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani alla Società Docks Lanterna di Genova, che avrebbe poi continuato a gestire il servizio per molti anni, mentre l'assessore Roberto Lardera presentava un progetto per la costruzione di un villaggio sportivo olimpico a Pian di Poma, che però, sebbene avesse incontrato il favore dell'opinione pubblica, non sarebbe stato mai realizzato. Il 2 dicembre 1974 si tenne invece il raduno nazionale dei partigiani dell'ANPI e della FIVL, che culminò con il discorso tenuto dal presidente della Camera Sandro Pertini in Piazza Colombo alla presenza di migliaia di cittadini. Nel corso del suo intervento, lungamente applaudito dai partecipanti alla manifestazione, Pertini elogiò quindi l'eroismo degli uomini della Resistenza, tra i quali in particolare il brigadiere Salvo D'Acquisto, condannò duramente il fenomeno della corruzione politica, e stigmatizzò infine l'uso della violenza da parte dei giovani contestatori.

Nel gennaio 1975 il ministro dell'Interno Gui, constatato il sostanziale fallimento della gestione pubblica del Casinò, propose per la prima volta che la Casa da Gioco sanremese venisse affidata a privati. Verso la fine del mese di marzo dello stesso iniziarono invece i lavori per la costruzione di Portosole nel tratto di mare antistante gli stabilimenti balneari della passeggiata Trento e Trieste tra il Morgana e l'antenna della RAI, nonostante che le autorità ministeriali avessero preferito il progetto Valmarina che prevedeva la costruzione dell'approdo turistico lungo l'attuale passeggiata delle Nazioni di fronte alla stazione ferroviaria. Alla fine però la CNIS, Società Circolo Nautico Internazionale Sanremo, appaltatrice dei lavori, era riuscita a ottenere l'autorizzazione per la nuova struttura nella zona prospiciente la passeggiata Trento e Trieste grazie anche all'appoggio dell'Amministrazione Comunale, e in particolare del sindaco Parise. Lo scalo portuale di Portosole, inaugurato ufficialmente nel luglio 1977, avrebbe quindi costituito uno dei più moderni e accoglienti approdi turistici del Mediterraneo. Il 3 maggio 1975 si tenne invece l'ultima seduta del Consiglio Comunale prima delle elezioni amministrative, in vista delle quali i vari partiti cominciavano a predisporre le liste dei candidati, tra le quali spiccava quella di Nuova Sanremo, formata dal sindaco uscente Parise, dall'ex democristiano Filiberto Viani, oltreché da altri sei democristiani e numerosi ex liberali. Le elezioni del maggio '75 confermarono la maggioranza relativa della DC, che passò da 14.604 a 16.480 voti, registrarono una buona affermazione della lista indipendente Nuova Sanremo, che ottenne sette consiglieri, e videro il massimo consenso elettorale del PCI, che conquistò ben 12.523 suffragi. 


Dopo lunghe trattative il capogruppo della DC in Consiglio Comunale Giovanni Parodi riuscì a varare una Giunta con sindaco il liberale Giuseppe Rovere, che entrò in carica nel settembre 1975. A Rovere la DC aveva affiancato come assessori Osvaldo Vento, Gian Marco Cassini, Enrico Barba, Stefano Accinelli e Angelo Asseretto, ai quali si unirono Fulvio Ballestra all'assessorato al Turismo, Gianfranco Cavalli ed Enzo Ligato. In dicembre Parodi sarebbe stato quindi sostituito da Pippione quale nuovo capogruppo dei consiglieri democristiani. Nell'ottobre del '75, intanto, il sindaco Rovere aveva istituito un nuovo servizio di trasporto comunale, in seguito all'improvvisa decisione della direzione della STEL di interrompere la sua attività di trasporto pubblico. Questo nuovo servizio divenne quindi una vera e propria azienda provinciale di trasporto pubblico con la costituzione della SPT (Società Provinciale dei Trasporti), poi trasformata nell'attuale RT (Riviera Trasporti). Durante l'Amministrazione Rovere furono anche poste le basi per lo spostamento a monte e il raddoppio della linea ferroviaria nel tratto Ospedaletti-San Lorenzo al Mare, grazie soprattutto all'impegno del sindaco, che riuscì, tramite la fattiva collaborazione dell'esponente liberale Aldo Bozzi, già ministro dei Trasporti dal giugno 1972 al giugno 1973 nel secondo governo Andreotti, a far inserire nel piano nazionale di ristrutturazione delle ferrovie lo spostamento a monte e il raddoppio del tratto Ospedaletti-San Lorenzo al Mare, istituendo anche, nell'ambito del bilancio comunale, un fondo speciale di un miliardo all'anno per dieci anni ricavato dall'antireparto del Casinò. Nel maggio del 1976 erano inoltre iniziate le trasmissioni della televisione locale TeleSanremo-Riviera dei Fiori, che, ideata e voluta dal consigliere provinciale della DC Nino Lotti, avrebbe costituito per molti anni l'unica rete televisiva di Sanremo alternativa alla RAI. Nello stesso periodo Onorato Lanza subentrava al professor Enzo Specogna nella carica di segretario politico della DC sanremese, mentre il 20 giugno si tenevano le elezioni politiche, che sancirono l'elezione a deputati dei democristiani Manfredo Manfredi di Imperia ed Emidio Revelli di Taggia e del comunista di Sanremo Franco Dulbecco, allora consigliere comunale nella città matuziana, che divenne così il secondo parlamentare sanremese dopo Gino Napolitano.

Intanto la Giunta Rovere entrava in crisi per la volontà della DC di riservare a suoi esponenti la carica di sindaco e alla fine del giugno del '76 i quattro assessori democristiani Accinelli, Barba, Cassini e Vento rassegnavano contemporaneamente le dimissioni. Nello stesso tempo il democristiano Parodi si era accordato con i socialisti per impedire la scalata alla poltrona di sindaco da parte di Parise, e subito dopo lo stesso Parodi aveva bloccato anche il tentativo di Pippione di diventare sindaco. Mentre Lanza rinunciava alla sua candidatura alla carica di primo cittadino, Parodi riuscì a far convergere le preferenze della maggioranza sul nome di Osvaldo Vento nel corso di una riunione informale tenuta al Bar Parisienne. La nuova Giunta Vento, varata nel novembre 1976, risultò poi composta dagli stessi assessori della precedente, tranne Barba e Cassini, che furono sostituiti da Asseretto e dall'avvocato Aldo Ferraro, allargata però anche ai socialisti rappresentati dall'assessore ai Lavori pubblici Bruno Marra. Negli stessi giorni dell'insediamento del sindaco Vento veniva inoltre inaugurata a Pian di Poma la condotta del Roja, che avrebbe finalmente portato ingenti quantitativi di acqua a Sanremo risolvendo il cronico problema della carenza di approvigionamento idrico nella città matuziana. Nel frattempo era stato fondato in Corso Inglesi, in esecuzione della legge regionale n. 22 del 2 luglio 1976, l'Istituto Regionale per la floricoltura, un ente gestito dalla Regione Liguria, che, in collaborazione con gli altri enti locali e le associazioni di categoria, avrebbe svolto il compito di promuovere la moltiplicazione delle piante sane e selezionate destinate agli operatori floricoli liguri nell'ambito di una gestione senza fini di lucro, effettuando anche una serie di ricerche di base e applicate nel settore floricolo di interesse regionale.

Nel febbraio 1977 maturava intanto una crisi all'interno della maggioranza dovuta alla defezione dei tre consiglieri democristiani Lardera, Barba e Cavaliere, che furono però prontamente riampiazzati da tre esponenti comunisti disposti ad appoggiare dall'esterno la Giunta Vento, che spostò così il suo baricentro a sinistra come del resto stava succedendo anche sul piano nazionale. Nel successivo mese di marzo l'ospedale di Bussana venne unificato con quello di Sanremo dando così origine agli ospedali riuniti. A maggio si tenne invece il processo contro quindici croupiers del Casinò accusati dal giudice Squizzato di aver rubato del denaro alla Casa da Gioco in combutta con alcuni clienti. Il pubblico ministero chiese però delle pene molto miti, tre sole condanne e l'assoluzione per insufficienza di prove per tutti gli altri imputati, che furono accolte nella sentenza emessa dal Tribunale. Alcuni mesi dopo venne quindi completato il primo lotto di lavori per la costruzione della passeggiata delle Nazioni, situata lungo il mare di fronte alla stazione ferroviaria. Nel marzo 1978 un altro consigliere comunale, il democristiano Simonetti, rassegnava le dimissioni e veniva sostituito con il primo dei non eletti, il dottor Gianni Giuliano, che nella successiva legislatura avrebbe anche ricoperto l'incarico di assessore al Turismo. Nel corso del 1979 entrarono quindi nella maggioranza anche i socialisti, i socialdemocratici e i repubblicani, per cui l'opposizione rimase costituita soltanto dai liberali, dai missini e dagli indipendenti di Nuova Sanremo, mentre nello stesso anno le forze politiche cittadine iniziavano a confrontarsi sulla possibilità di istituire una società mista a capitale pubblico e privato che gestisse la Casa da Gioco sanremese.


Dott. Andrea Gandolfo - Sanremo".

Redazione

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