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Politica | 13 aprile 2014, 12:57

Taggia: bandi affidamento spiagge pubbliche, intervento del Gruppo consiliare 'Camminiamo Insieme'

Albanese, Cava e Conio: "Quale logica ci può essere nell'affermare che il non offrire sevizi ai turisti rappresenti un risparmio e una miglioria?"

Taggia: bandi affidamento spiagge pubbliche, intervento del Gruppo consiliare 'Camminiamo Insieme'

"La spiaggia in prima costa 1000 lire in seconda cento in terza dolore e spavento puzza di sudore dal ombrellone e odore di mare morto. Signor Genduso mi stia a sentire, ho belle pronte le 1000 lire, ma il panino lo vorrei mangiare su questo splendido mare! Ci sta mia figlia che ha 15 anni e a Parigi ha comprato un cappello ma con 'sto sole le si brucia il cervello ci vorrebbe un po' d'acqua per rinfrescare ma nel bar non la posso trovare!".

Eh già, nel bar non la posso trovare perché Genduso e i suoi lo hanno fatto smontare! Volendo si potrebbe andare avanti a lungo nella parodia della celebre canzone di De Gregori... oramai soltanto l'ironia ci può difendere dalle baggianate della giunta Genduso. Ci chiediamo davvero quale politica sociale si celi dietro la stupefacente teorizzazione delle spiagge divise per classi sociali. Neanche l'India delle caste è arrivata a immaginare tanto. Ancor di più ci stupisce leggere ciò che afferma il Consigliere Pedone. Quale logica ci può essere infatti, nell'affermare che il non offrire sevizi ai turisti rappresenti un risparmio e una miglioria? Ancor più curioso e poi rilevare che la struttura di un bar in un caso già esista e verrà quindi rimosso a spese della collettività... Davvero curioso concetto di risparmio per le casse comunali, ricorda molto l'impostazione seguita per il parco avventura, dove alla fine la collettività ha speso oltre 18.000 euro per un manufatto oggi in completa rovina!... ma non è finita qui cari concittadini! L'amministrazione fantasiosa Genduso ha introdotto un ulteriore concetto di servizio al turista... Non solo la divisione in caste, con cittadini e turisti utenti delle spiagge comunali che potranno a stento lavarsi, ma certamente non dissetarsi e nutrirsi, ma anche la differenziazione delle spiagge comunali stesse. Quale illuminazione divina o particolare teorizzazione sociale ha infatti spinto Genduso e i suoi a far smantellare a nostre spese i punti ristoro nei bagni Ruffini e comunali e ha invece permesso che tali servizi si mantengano in un'altra spiaggia pubblica del territorio comunale? Ai posteri l'ardua sentenza! Ci auguriamo che non siamo semplici e misere ripicche elettorali!

I Consiglieri Comunali
Mauro Albanese, Lucio Cava e Mario Conio".

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