Domani pomeriggio alle ore 16,30 nel Museo di Villa Luca di Coldirodi avrà luogo un nuovo appuntamento in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2013: la presentazione del libro curato da Gianni Modena: ‘I ciapeti di veji’ che raccoglie le invettive popolari di Bigin Sciacastrasse e Mastr’Antò u Bastè, i due personaggi ideati da due grandi figure del dialetto sanremasco, i poeti e commediografi Gin de Stefani e Vincenzo Jacono, pubblicate su L’Eco della Riviera negli anni ’20.
Anna Blangetti, Franco D’Imporzano e Gianni Modena, attori della Compagnia stabile “Città di Sanremo”, faranno rivivere, con le loro letture, il clima dei tempi passati, quando i due personaggi, dalle pagine della testata matuziana, evidenziavano in modo irriverente piccoli e grandi problemi che i sanremesi vivevano, senza mai eccedere ma riuscendo spesso a far sorridere.Su questa linea si muove il libro e l’incontro letterario. L’ingresso è gratuito e libero.
L’assessore alla Cultura Claudia Lolli: «Sanremo aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio con questa iniziativa incentrata sul dialetto, considerato risorsa e, appunto, patrimonio storico della nostra città e come tale da valorizzare, tutelare e diffonderne la conoscenza».
Gian De Stefani (Sanremo 1887-1961)Nella vita impiegato postale, in arte poeta ed autore teatrale. Creatore del personaggio di Mastr’Antò u Bastè,che dai “Ciapèti” giornalistici saltò poi sul palcoscenico, interpretato da vari autori, tra i più vicini a noi: Nini Sappia e Ninetto Silvano.
Vincenzo Jacono (Ospedaletti 1887-1970) Maestro elementare, letterato e commediografo dialettaleCreatore di Bigin Sciacastrasse, che per anni in teatro fu il cavallo di battaglia di Baci u Curnajun. Gianni Modena – Sanremo 1948. Bancario, attore e regista in seno alla Compagnia Stabile Città di Sanremo, Premio San Romolo per la Cultura, anno 2011. Cura – sotto l’egida del Comune/Assessorato alla Cultura - i corsi di Dialetto sanremasco, tanto quello per le Scuole Medie che quello aperto agli adulti, in collaborazione con Anna Blangetti e Aldo Bottini.
Scrive D’Imporzano nella prefazione al libro: ”Non è facile spiegare ai sanremesi d’oggi quanto “Maestr’Antò u Bastè (Mastro Antonio il Bastaio) e Bigin Sciacastrasse (Brigida Schiacciastracci) abbiano divertito i sanremaschi a partire dagli anni ’20 del secolo scorso. …io preferisco trattarli come personaggi. Il personaggio nasce dagli umori di una comunità, ne incarna abitudini, manie, pregi, difetti e, per poco che riesca a dire la sua in palcoscenico, riesce a sopravvivere a più di una generazione. “I ciaiti de done” (le chiacchiere delle donne), “I Ciapeti di vèji” ( i pettegolezzi dei vecchi), “I ciapèti di zùeni” (i pettegolezzi dei giovani) si susseguirono uno dopo l’altro dal dicembre 1919 al maggio 1921, attesi con impazienza ogni settimana dal pubblico.Sono tornati dopo più di novant’anni” per tutti coloro - chiude D’Imporzano” - che vogliono gustare un pezzo di storia della nostra amata città”.













