Alessandro Biamonti dirigente sindacale della UILPA-Giustizia è intervenuto sulla chiusura del Tribunale di Sanremo, una scelta governativa che a dire del sindacalista "Si reputa del tutto irrazionale e incongruente".
Biamonti poi sulla decisione presa dal Governo ha aggiunto: "Un intervento: in pieno periodo festivo mentre tutti gli italiani sono a riposarsi, che colpisce l’Italia in un momento nel quale è indifesa. Nel quale è impossibile –anche volendo- indire manifestazioni o scioperi (in pieno disprezzo del Popolo Sovrano) che in nessun modo recepisce nè le indicazione della Commissione Giustizia del Senato ne della Camera dei Deputati. in spregio al Parlamento, organo legittimamente eletto dagli italiani al contrario di quest'ultimo governo di tecnici e burocrati.
Questa O.S. al riguardo sembra opportuno riportare, di seguito, le condivisibili considerazioni svolte dalla UNADIS (Unione Nazionale dei Dirigenti dello Stato), come da nota prot. 1040/A/24.07.2012 indirizzata alla Commissione Giustizia del Senato: “Il Tribunale di Sanremo (che non è capoluogo di provincia) ha un carico di lavoro che è superiore a quello di altro Tribunale viciniore accorpante (Tribunale di Imperia) che, almeno attualmente, è ancora capoluogo di provincia. Tale soppressione illogica potrebbe addirittura comportare maggiori costi per l’Amministrazione: infatti, vicino al Tribunale di Sanremo si trovano anche le carceri, presso le quali si recano il G.I.P. (o il P.M.) per gli interrogatori delle persone ivi detenute o dalle quali vengono tradotti indagati ed imputati – nei casi previsti – per le esigenze di svolgimento delle udienze penali in aula.
A seguito della soppressione, vi sarà un andirivieni continuo da Sanremo ad Imperia e viceversa di magistrati e detenuti per tutte le necessità di svolgimento del processo penale. Né sarà possibile sopperire con apparati ed attrezzature che consentono la cd. “audizione a distanza” in modalità M.V.C. (multivideoconferenza e registrazione su linee I.P.), con collegamento diretto con le carceri (L. 7/01/1998 n. 11 e s.m.i. e D.L. n. 211 del 2011), in quanto i tagli al bilancio hanno imposto risparmi in tale settore. Nel 2012 esiste un buco in bilancio di circa sette milioni di Euro, derivante dalla mancata copertura finanziaria di costi contrattuali necessari al mantenimento in esercizio (gestione dei sistemi e manutenzione ordinaria e straordinaria) di tutti tali apparati, costi che solo in parte sono imputabili ai capitoli di parte capitale, mentre per la maggior parte si tratta di spese di funzionamento (consumi intermedi) le quali hanno subito tagli drastici a tutti i livelli, anche se fanno riferimento a servizi obbligatori ex-legge”.
In tale ottica, deve aggiungersi che: · per dimensioni, la Casa Circondariale di Sanremo è la seconda della regione (dopo quella di Genova), onde l’accorpamento del Tribunale di Sanremo a quello di Imperia incrementerebbe, anche per questo motivo, il via vai di detenuti, avvocati e magistrati, coi costi e disagi che ne conseguirebbero, cui fa riferimento la nota che precede: basti pensare che la C.C. di Sanremo ha, rispetto a quella di Imperia, una capienza ordinaria di 209 persone a fronte di 56; un limite di tolleranza di 304 persone a fronte di 110; soprattutto, dal 1° gennaio 2012 ad oggi nella C.C. di Sanremo vi sono stati 178 ingressi per procedimenti di Sanremo a fronte di 27 ingressi nella C.C. di Imperia; · una sproporzione, a vantaggio del Tribunale di Sanremo, è ravvisabile relativamente al numero dei magistrati (13 a Sanremo, 7 a Imperia), al numero degli avvocati e praticanti (538 a Sanremo, 234 a Imperia), soprattutto al carico giudiziario ed alla produttività.
A mero titolo esemplificativo, negli anni 2008-2009-2010 le udienze di convalida di arresti/fermi del Tribunale di Sanremo sono state rispettivamente 129, 126 e 115, quelle del Tribunale di Imperia 28, 24 e 21; · l’accorpamento dei due Tribunali determinerebbe un circondario che, considerati i comuni costieri, andrebbe da Ventimiglia a Cervo. In tale ambito la posizione di Sanremo sarebbe baricentrica, non così quella di Imperia, che dista circa 10 km da Cervo. Peraltro, i principali Comuni per numero di abitanti si trovano tutti nel circondario di Sanremo (la cui popolazione è pari a 148.449 abitanti, a fronte dei 69 mila circa di Imperia); · ragioni legate alla presenza della criminalità organizzata nel circondario di Sanremo (v. scioglimento per infiltrazione mafiosa, negli anni 2011-2012, dei Consigli Comunali di Bordighera e di Ventimiglia, comuni attualmente commissariati; presenza in Sanremo del Casinò a cui vanno aggiunti i vicini Casino di Mentone, Beaulieau, Montecarlo e Nizza, fonte di commissione di gravi reati), rendono imprescindibile il mantenimento del presidio giudiziario di Sanremo, anche considerata la sua maggiore vicinanza al confine dello Stato.
In sostanza, per ragioni di collocazione geografica, di comparazione dei due Tribunali e di presenza della criminalità, appare evidente che l’accorpamento del Tribunale di Sanremo a quello di Imperia è una scelta assolutamente illogica (perché in contrasto con ogni parametro di valutazione), controproducente (si amplierebbero i costi) e deleteria anche sotto il profilo del controllo del territorio (la P.G. sarebbe in parte distolta dai suoi compiti istituzionali, essendo maggiormente impegnata nella traduzione dei detenuti dal Carcere in Sanremo al Tribunale di Imperia)".
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