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Politica | 14 aprile 2012, 16:41

Intercettazioni Caso Porto: la replica di Strescino: "Pensavano che fossi un cretino e che potessero mandarmi a tagliar nastri"

Paolo Strescno

Paolo Strescno

A seguito della pubblicazione di nuove intercettazioni che riguardano il primo cittadino, Sanremonews si è recato al centro Polivalente di Porto Maurizio dove è riuscito ad intercettare il sindaco Paolo Strescino al quale ha chiesto un commento sulle intercettazioni che lo riguardano.  

“La valutazione - commenta Strescino - quella di appurare e veder bene, io le ho lette, ovviamente, molto velocemente ma se come per qualcuno, come veniva ricordato in consiglio comunale, alcuni epiteti sono una fortuna e un onore riceverli credo che per quanto riguarda il caso del porto turistico da parte mia sia esattamente la stessa cosa.  

Da parte mia non posso che prenderne atto, registrare e ovviamente credo che la linea espressa dal sindaco in questi ultimi mesi sia quella che trova conferma anche in queste telefonate e non perché come qualcuno tende cerca di sostenere in maniera per altro come ho già avuto modo di dire, patetica, scomposta, offensiva a livello personale e squalificante per l'aula consiliare del Comune, squalificante per il ruolo del consiglio comunale e per il ruolo del consigliere comunale.

Credo che oggi, insomma, spero definitivamente qualcuno apra gli occhi faccia uno sforzo per capire anche se è altrettanto evidente, che ad esempio con i toni e il contenuto della mozione di sfiducia presentata dai 15+1 consiglieri comunali, la valutazione quella ovviamente che anche viene meno da parte mia anche in maniera unilaterale perché tanto cambia molto poco, il rapporto anche personale con queste persone perché purtroppo o hanno firmato senza leggere quello che stavano firmando, perché qualcuno l'ha scritta, o peggio l'hanno fatto in maniera volontaria e scientifica.

Davanti a queste cose credo che debbano essere loro drammaticamente a prendere atto della loro gravissima inadeguatezza, della loro gravissima incompetenza, della loro scarsissima libertà di movimento e di opinione, che rendano loro un servizio alla città. Oggi credo ci sia un ragionamento da fare con le forze politiche che hanno dimostrato per la loro storia, per le loro battaglie, per i loro contenuti di poter rappresentare molto più degnamente di taluni la città di Imperia e credo e spero che ci si possa trovare attorno ad un tavolo, quindi non certo con quella parte del Popolo della Libertà, ma con tutto il resto del consiglio comunale per fare un ragionamento compiuto della città ribadendo quello che è la linea del sindaco, ovvero, quella di chiudere con queste azioni amministrative perché gli altri non si rendono neppure conto di quello che vorrebbe dire come ho già avuto modo di dire: incidere sul tempo libero estivo, sulla refezione scolastica.

Queste persone parlano – rincara il sindaco- parlano senza concetti, parlano dalle loro poltrone, parlano dai loro incarichi pagati profumatamente, non hanno il problema, come tante famiglie imperiesi purtroppo hanno, di dover garantire uno standard di vita ai loro figli. Ecco queste persone meritano da parte mia e da parte della città la peggior considerazione perché non sono adeguate e perché squalificano tutta l'aula consigliare, squalificano tutta la città di Imperia con la loro presenza in consiglio comunale.

Il commento alle intercettazioni pubblicate.

“Abbiamo cose più importanti da fare che non rispondere a queste calunnie che poi, mi pare, che arrivino per una mancata considerazione durante un intervento all'inaugurazione del raduno della Vele d'Epoca, credo che i problemi siano altri per tutti che non quelli”.

Quello riportato dai giornali è l'ennesima testimonianza, perché se la telefonata è del 2010, del fatto che mai o quasi mai salvo che le cose non andassero bene a me ho fatto quello che mi veniva detto, perché sono fatto così.

Credo che qualcuno abbia sbagliato i calcoli con me, pensavano che io, come viene detto nelle telefonate fossi un cretino, che potessero mandarmi a tagliar nastri e non a fare, invece, l'attività amministrativa che è propria di un sindaco.

Credo che dalla mia relazione in consiglio comunale sul porto quindi da quando abbiamo liberato Calata Cuneo quindi da quando è stata fatta, insieme all'ex assessore Marco Calcagno, l'Imperia Yacht. Abbiamo cominciato da lì a dare un segnale importante che qualcuno probabilmente non ha recepito o qualcuno, forse, ha recepito troppo.

Oggi - termina Strescino - la città di Imperia deve riscattarsi lo deve fare attraverso la classe politica che verrà, attraverso i giovani, attraverso quel patrimonio di idee, di valori, di storia che è diversa da quella che questi signori volevano imporci. Oggi si sente, si respira l'aria di cambiamento nella città , credo che il sottoscritto assieme a tantissime altre persone, che seppur per un breve periodo perché poi la parola alla città, di poter fare questo ragionamento, torno a dire con le forze politiche sane che hanno dimostrato in questi anni di poterlo essere e di poter interpretare questo spirito di cambiamento”.

Ascolta l'audio dell'intervista qui sotto.

Gabriele Piccardo

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