Durante l’assemblea di Confcommercio, che oggi ha sancito la conferma alla presidenza di Gianni Ostanel, particolare interesse ha suscitato il ‘forte’ intervento del Sindaco di Sanremo, Maurizio Zoccarato, che ha toccato molti temi ‘scottanti’ della città, dal lavoro alla spesa pubblica:
“Poche cose sono state fatte in questi anni e siamo rimasti indietro in molti campi, sui trasporti ed altro. Siamo in un tessuto sociale molto frammentario, come dimostrato da una riunione che ho fatto nei giorni scorsi sulla Pigna, il centro storico della città, alla quale hanno partecipato 14 cittadini in nome e per conto di 9 associazioni. Arrivando a stamattina, quando ho letto delle lamentele di Confartigianato per i contributi dati ai commercianti per le manifestazioni. Ma qui c’è qualcosa che non va perché se i commercianti organizzano manifestazioni ne beneficiano tutti, tra cui anche gli artigiani. Il buon rapporto che abbiamo con i Civ e la Confcommercio serve a condividere strategie per il bene della città”.
Sulle spese correnti: “Approfitto di questa situazione per evidenziarvi alcuni numeri che mi sono stati dati dal Segretario Generale: la spesa corrente nei tre anni di lavoro svolto si è abbassata di 600mila euro. I dipendenti di palazzo Bellevue sono passati da 611 a 503; i dirigenti sono scesi da 13 a 8 e scenderanno a 7 nei prossimi giorni. Noi siamo andati ad incidere sui costi, come i litri di benzina per auto non usate, le spese di cancelleria e tutto quello che pesava su una macchina comunale che, un po’ di tempo fa aveva 830 dipendenti. Stessa cosa al Casinò che oggi ha 340 dipendenti contro gli oltre 500 di una volta. Abbiamo preso l’Amaie con 1,7 milioni di euro di rosso e siamo passati ai più 260mila euro dell’anno appena concluso. Sanremo Promotion era in perdita di oltre 80mila euro ed oggi è in attivo. I parcheggi incassavano circa 400mila euro, oggi siamo ad un milione con le tariffe invariate. Tutto questo spostando qualcuno e cambiando le macchinette perché, come per magia, come cambiavi qualcuno del personale, oltre a far denuncia al Sindaco, tutto tornava a funzionare. Le manifestazioni oggi non sono più a pioggia, perché preferiamo con l’Assessore Lolli, di dare contributi a Civ, associazioni e Confcommercio, piuttosto che fare le ‘marchette’ agli ‘amici degli amici’. Non dimentichiamo che il Casinò di Sanremo, nel 2004 dava oltre 40 milioni di euro contro il 4 o 5 di quelli di quest’anno. E le opere pubbliche che potevano essere fatte con gli introiti del Casinò, dal 1920 ad oggi, non sono state fatte”.
E poi prosegue parlando anche del patto di stabilità: “Noi l’hanno scorso abbiamo fatto sacrifici incredibili grazie alle associazioni di categoria che avevano crediti con il Comune, a causa del patto di stabilità. L’hanno scorso siamo stati fortemente attaccati ed oggi la situazione si è capovolta, visto che siamo stati dichiarati tra i 180 comuni virtuosi degli 8.000 presi in esame. Tutto questo ci consentirà di mettere sul territorio commerciale circa 21 milioni di euro, per quelle aziende e quegli artigiani che lavorano per il Comune, che ha già 15 milioni di euro di lavori stanziati. Questo ovviamente significherà un beneficio immediato per tutti, con le aziende che potranno tornare a pagare regolarmente gli stipendi e gli straordinari oltre ad immettere denaro fresco sul mercato in genere”.
Zoccarato ha parlato anche di sicurezza: “Sono state prese decisioni che vanno un po’ contro la totalità della provincia: tra questi i 300mila euro che abbiamo preferito dare alla Prefettura per la sicurezza. Sanremo sarà la prima ad avere il ‘Falco’ come a Montecarlo e verrà migliorato l’impianto di telecamere. Molte di queste verranno rimpiazzate con altre di nuova tecnologia, verranno ammodernati i cablaggi e si passerà dall’analogico al digitale, raddoppiando di fatto gli impianti di ripresa. E tra 40 giorni avremo le colonnine Sos e le telecamere funzionanti”.
Sui contributi dati al turismo chiare le idee del Sindaco: “Il presidente Amadeo ha detto giustamente che bisogna avere una unità di intenti sul turismo in tutta la provincia, ma questo non vuol dire che si spostino i fondi su Diano Marina. Non transigo sul fatto che non si pensi che Sanremo non sia il centro della provincia. Non dobbiamo far avere i contributi solo a Diano Marina, dove qualcuno ha pensato bene di farsi ‘i fatti propri’, approfittando dell’assenza di un assessorato al turismo. Tornando a Sanremo, cosa ci manca: noi oggi non siamo una stazione balneare perché non abbiamo, tra le altre cose, le barriere soffolte oltre ai minimi standard per consentire agli imprenditori di investire”.
Non poteva mancare il Casinò: “La casa da gioco è in linea con le perdite delle altre aziende private perchè c’è bisogno di un Casinò che funzioni, ma non può… perché? A differenza delle altre aziende i dipendenti non li ha scelti Di Meco ma se li è trovati come negli anni ’60, ’70 e ‘80, con i soliti ‘raccomandati’. Abbiamo l’85/90% di persone per bene che lavorano e gli altri che fanno sciopero perché, poverini, guadagnano solo 4.800 euro al mese per 227 giorni di lavoro l’anno e la sera di Natale stanno a casa perché è giusto stare con la famiglia! Sento anche dire che c’è una persona, sorpresa a dimenticarsi di guardare le telecamere che chiede un milione di euro… ma gli diamo un milione di calci in c…! E mi denunci pure perché possiamo anche andare in giro con la maglietta con la sua faccia. E abbiamo paura di dirlo per l’ufficio acquisti? Ma siamo pronti a controllare quello che ha fatto negli ultimi anni!”
Sulle tasse: “Tornando al Comune cercheremo di tenere l’Imu più bassa possibile, soprattutto sulla prima casa, però dobbiamo essere tutti più responsabili. Vi racconto questo aneddoto: stamattina ho fatto un sopralluogo a Bussana e, tornando, sono passato da Poggio dove ho trovato un furgoncino fuori da un negozio. Dentro un dipendente comunale al quale ho chiesto cosa stava facendo. Mi ha risposto che si stava facendo fare un panino ma, quando gli ho chiesto dove doveva essere a lavorare mi ha risposto… in corso Mombello! Ma vi sembra normale?”
“Parliamo anche di piazza Colombo perché anche questo è commercio: quando sono arrivato ho controllato la situazione dei negozi sul solettone: sapete chi ha fatto gli abusi sui due lati? Il Comune di Sanremo. Pian piano cercheremo di ‘aprire’ nuovamente la piazza verso il mare, visto che sul terrazzo dietro i negozi oltre ad una serie di magazzini e depositi, ci sono gli extracomunitari che spacciavano ed i tossicodipendenti che si drogano. Noi stiamo cercando di intervenire con i soldi che abbiamo e vi garantisco che se ci fossero 5 milioni di euro, la città si cambia in un anno. Attenzione: non i 40/50 milioni che garantiva nel 2004 il Casinò, ma 5 milioni. Sul piano degli alberghi stiamo migliorando perché, se in molti si sono dati e si stanno dando da fare, ci sono tre o quattro situazioni difficili”.
Sul mercato dei fiori: “Chi l’ha pensato è da ricoverare. Parlando con i fioristi, due anni dopo il trasferimento del mercato in Valle Armea, la floricoltura era già in discesa. Abbiamo una cattedrale nel deserto per il quale nessuno ha pensato di fare un milione di euro di mutuo per evitare 150mila euro l’anno di spesa per i Vigili del Fuoco, che devono garantire la sicurezza della struttura”.
E passiamo al porto: “Ai commercianti di quella zona chiedo maggiori investimenti perché, se questi vengono fatti da commercianti che pagano affitti decisamente superiori in centro, non vedo perché questi non debbono farne, visto che pagano affitti decisamente inferiori. Capisco che non sia facile, ma se qualcuno paga 10 in piazza Bresca o 5 in altre zone, non vedo come, chi ne paga 2 al porto non debba farli. E non parliamo dei chioschi di piazza Siro Carli dove si lamentano pagando 300 euro l’anno o del mercato annonario, dove sai lamentano per una lampadina bruciata, pagando 2.400 euro l’anno di affitto. Tutti noi dobbiamo fare degli investimenti, in particolare chi lavora negli immobili del Comune”.
E a proposito di immobili del Comune: “Ma Villa Merdece è meglio tenerla così o venderla a qualcuno che ne faccia qualcosa? E Villa Angerer? Costerebbe 1,6 milioni finire il piano di sotto. E poi cosa ci facciamo, un museo che ci costa 350mila euro l’anno? Non sarebbe meglio venderla ad un magnate che possa farci qualcosa. Il museo di via Matteotti ci costa 200mila euro l’anno e quanti turisti porta a Sanremo? Dobbiamo avere il coraggio di vendere tutto quello che non è utile! Con la sede dei Vigili Urbani, che noi sappiamo dov’è ma che non viene nemmeno trovata dai navigatori satellitari, paghiamo 150mila euro l’anno per fare una ‘marchetta’ alle suore, quando abbiamo altri immobili di nostra proprietà! Queste sono cose che molti sanno ma che non vengono dette. Però vanno ad incidere sulla spesa!”














