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Attualità | 24 novembre 2011, 09:51

Imperia: la Confcommercio replica duramente con una lunga lettera all'Assessore Emilio Broccoletti

Imperia: la Confcommercio replica duramente con una lunga lettera all'Assessore Emilio Broccoletti

 


“Leggiamo sugli organi di stampa l’accorato appello dell’Assessore all’Arredo Urbano Geom. Emilio Broccoletti che critica gli operatori commerciali del centro storico di Oneglia per una mancata manutenzione ordinaria del Centro Storico. Ringraziamo l’Assessore per il suggerimento, ma riteniamo utile stilare il presente documento che evidenzia come siano altri e più importanti i problemi cittadini”, lo scrive la Confcommercio di Imperia che prosegue:

“La città versa in uno stato di conservazione ai limiti dell’accettabile. E la politica, a nostro modesto modo di vedere, si sta allontanando sempre di più dalle esigenze reali dei contribuenti. Nessuno si assume le responsabilità di scelte poco lungimiranti e spesso capita di interloquire con amministratori che sembrano “giocare” a fare i politici sulla pelle della gente che tutti i giorni lavora, crea reddito, paga le tasse in città.

Lo scorso Giugno la nostra Associazione ha commissionato uno studio fotografico per documentare lo stato di abbandono di aree in centro storico, dopo una spesa di circa 20.000 in un intervento di Arredo Urbano che poteva tranquillamente essere posticipato. Abbiamo voluto indicare all’Amministrazione che 20.000 euro, nonostante siano una cifra bassa, potevano e dovevano essere investiti in altre priorità. E riteniamo che le priorità non siano solo i centri urbani, ma molte volte le frazioni e le periferie, che vivono gli stessi (se non maggiori) problemi quotidianamente.

Il nostro appello è caduto nel vuoto. Poteva e doveva essere un’occasione di confronto sui REALI problemi cittadini, invece ha solo offeso qualche Amministratore che si è sentito toccare in causa.

Imperia ha delle priorità, che non sono certo la “polvere nelle bacheche” di Via Bonfante. Siamo convinti che se la città fosse decorosa, all’onore del mondo, sarebbero gli stessi commercianti a “fare a gara” ad avere la bacheca più bella e pulita.

Ma quando intorno “tutto il resto è noia” è più facile andare a vedere la pagliuzza negli occhi degli altri che la trave nei propri. Da anni si sente parlare di “Imperia città turistica”, anche se riteniamo che gli interventi amministrativi nelle città turistiche siano ben altri.

Tutta la città ha aspettato la realizzazione del nuovo Parco Urbano, polmone verde cittadino per i cittadini. Per creare il Parco Urbano non si è data la possibilità a privati di investire in impianti sportivi al servizio del turismo da diporto. A distanza di pochi anni il parco necessita già di una manutenzione straordinaria. Il nuovo porto turistico, il più grande del bacino del Mediterraneo, sta vivendo momenti di “passione” e quando le opere a terra saranno terminate saranno già necessari interventi di restyling. Ma tanto la città ha “vocazione turistica” e quindi tutti dobbiamo accettare determinati compromessi.

Le città turistiche investono in Arredo Urbano, viabilità alternativa, centri storici vivibili, sicurezza, parcheggi, promozione. Le città turistiche VIVONO IN SIMBIOSI con gli operatori commerciali che ne sono il valore aggiunto di una città turistica e condividono con loro le scelte. Non le impongono, le condividono. Le città turistiche organizzano eventi e manifestazioni di livello: le promuovono in giro per l’Italia attraverso fiere specializzate e strumenti di comunicazione precisi. Le città turistiche come Imperia, riconosciuta a livello internazionale quale “capitale della Dieta Mediterranea” non organizzano – e non lasciano organizzare – sagre delle rostelle in piazza, cenoni di capodanno estemporanei che offrono uno spettacolo ai turisti e residenti indecente.

Le città turistiche fanno investimenti per favorire il benessere dei propri cittadini e del proprio tessuto commerciale: non fanno MAI scelte che possono penalizzare i commercianti SOLO per capriccio di alcuni Amministratori.

Le città turistiche programmano l’attività amministrativa e gli investimenti necessari per tempo: lo sviluppo commerciale di Imperia, città turistica, è di fatto bloccato da un PRC anacronistico e da un piano dei dehor fermo da più di 2 anni.

Le città turistiche investono PER e CON i propri cittadini e cercano di mantenere sempre un livello qualitativo accettabile. “Esplodendo” la città in micro-aree, otteniamo una visione più reale del problema:

Una delle zone più belle e caratteristiche della città è “Borgo Prino” in totale abbandono, sia dal punto di vista dell’arredo urbano, sia per quanto riguarda la qualità della vita e la sicurezza percepita.

L’illuminazione è assolutamente insufficiente; la pavimentazione è indecorosa; i “muretti” lato mare sono totalmente insicuri a rischio crollo; l’arenile è scandaloso; la fontana è in disuso ormai da anni e presenta segni di logorio e abbandono; i giardini pubblici intorno alla piazzetta sono diventati “bagni pubblici” per i cani. Ci sono lampioni tenuti con il “fil di ferro”. Luogo ideale per risse notturne!

La Foce un’altra zona “fiore all’occhiello” della Regione Liguria è lasciata all’abbandono. Dopo proclami e presentazioni di progetti futuristici e milionari ci ritroviamo oggi ad attendere ancora di sapere le corrette tempistiche dell’intervento di “pedonalizzazione” e restyling dell’area. Avevamo proposto, già più di un anno fa, di pensare ad una soluzione che ricercasse posti auto VITALI per il proseguo commerciale della zona, ma a distanza di più di un anno, nonostante le aree esistano e ci sia la volontà del privato a concederle in uso, nulla è stato fatto di concreto. Ed ora la paura è che i lavori inizino in piena stagione turistica.

La centralissima Via Cascione vive nel miraggio di pulizia e manutenzione. Quotidianamente clochard chiedono l’elemosina in pieno centro, disturbando commercianti e popolazione.Mancano illuminazione, pulizia, arredo urbano decoroso, cestini gettacarte e tutto viene lasciato al caso.Durante il mercato del Giovedì in alcune zone la convivenza tra commercianti a posto fisso e ambulanti è assai difficoltoso e nonostante mille sollecitazioni ad intervenire nulla è stato fatto. Inoltre, l’integrazione con i nuovi operatori commerciali della zona non è facilitata da una politica illuminata. In ogni città del mondo un borgo come il “Parrasio” sarebbe valorizzato, preservato e reso luogo ideale per l’apertura di attività commerciali. Ad Imperia no.

Dirigendoci verso la Marina di Porto Maurizio, nonostante i lavori del nuovo porto – che ha inevitabilmente portato enormi disagi alle attività in cambio di un miglioramento e restyling importante – la situazione è sempre di emergenza. Arredo Urbano inesistente. Manutenzione del Verde Pubblico inesistente. Parcheggi: inesistenti. Il “trenino turistico” inizia il proprio servizio a stagione inoltrata e senza la sollecitazione della nostra Associazione farebbe ancora un circuito “obsoleto” senza curarsi delle nuove aree di parcheggio alle spalle del Lungomare Vespucci.

Gli ascensori – anche in questo caso bonificati dopo segnalazione della nostra Associazione – per molto tempo sono stati sporchi, mal funzionanti, in uso nelle ore notturne e chiusi in orari di apertura.

Atti di vandalismo stanno continuando ad aumentare, e con loro aumenta l’immagine di abbandono e degrado della zona.

Via Trento pare che non sia considerata una zona della città di Imperia. Nulla viene fatto da tempo e la borgata vive nel TOTALE ABBANDONO AMMINISTRATIVO.

Le Ferriere vivono in attesa di mega progetti che riempono le righe dei quotidiani locali, ma dei quali ancora nulla si sa e per i quali nulla è stato fatto di concreto.

La zona “Ex Italcementi” è stata più volte oggetto di segnalazioni e bonifiche. Dopo 2 giorni tutto torna come prima.

Nonostante siano stati letti numerosi articoli di come l’Amministrazione voglia affrontare l’assoluto degrado di Via della Repubblica, non abbiamo mai letto una data certa di inizio lavori, non abbiamo notizie in merito a gare d’appalto o finanziamenti. Sappiamo solo che è un intervento INDISPENSABILE per il decoro. Nonostante le numerose segnalazioni ancora oggi alcuni marmi nella parte bassa del colonnato di Via della Repubblica sono tenuti in piedi da “fil di ferro”! E siamo in pieno centro cittadino!

Per Via Berio ci vorrebbe un trattato intero.

Anche in questo caso il “libro dei sogni” della città di Imperia fa vedere un restyling importante della via. Già la scorsa amministrazione. Ma quando?

Via Berio (pieno centro storico) è nel degrado assoluto. Ma piuttosto che dire che qualcosa non va è meglio dire sui giornali che è pronto il restyling di Nannollo Piana con spostamento di pensilina per i pullmann ( e contestuale eliminazione di parcheggi…) dopo che sono state espresse mille remore dai commercianti. E quando sarebbe previsto l’intervento? Con che soldi?

Per Piazza Dante non ci sarebbe bisogno nemmeno di menzione. Abbiamo speso già troppe parole su un progetto che non ha né capo né coda, non serve a nulla, non ha abbellito, non ha portato vantaggi, ma solo svantaggi in termini economici ai commercianti di tutto il centro storico onegliese. Il tempo “del cavallo e del calesse” è passato: come si può pensare di avere aree verdi, giardinetti fruibili, dehor in mezzo al traffico? Ciò nonostante continuiamo a leggere che siamo pronti ad un restyling decisivo per la pedonalizzazione e la vivibilità di Piazza Dante e, perché no, per un rilancio commerciale della zona. Anche in questo caso, prima di uscire sul giornale, non era il caso di farsi due conti? Ci sono i soldi? C’è un progetto? L’Amministrazione ha preso in giro i propri elettori, dicendo che la pedonalizzazione era un esperimento di 6 mesi. Terminati i 6 mesi sperimentali avete chiesto un parere alle Associazioni e ai cittadini? Avete avuto cura dei lavoratori occupati nelle attività della zona che oggi rischiano il posto di lavoro?

Da Piazza Dante si passa a Via Bonfante: il salotto di Oneglia!! Se nelle nostre case i salotti fossero in tali condizioni avremmo tutti difficoltà ad invitare un amico a cena! Sporchi, degradati, mal tenuti, popolati da piccioni, deiezioni canine e non solo. Lampioni GRIGI dallo sporco e dalla polvere. Illuminazione indecente. Gettacarte rotti e assenza di arredo urbano. Tutto bellissimo. Tutto funziona a meraviglia. A pochi passi Via De Sonnaz - il parco naturale di Oneglia, con specie protette di stornelli, piccioni e altri generi di volatili. Importante la fauna dei roditori. Bella anche l’isola ecologica. L’esempio di come dovrebbe essere un centro storico. E questi sono esempi che potrebbero essere ripetuti per tutte le zone cittadine – non menzionate – ma che vivono gli stessi identici problemi (FRAZIONI, PERIFERIE, ETC…)

Ma nel contempo si usa il “pugno di ferro” contro i commercianti “brutti, cattivi e che non pagano mai”. Su ogni questione. Senza mai pensare ai risvolti delle scelte o delle parole. MA AI COMMERCIANTI, che tutti i giorni rendono vivi e vivibili i centri storici, COSA DATE IN CAMBIO?

Siete tutti ancora convinti che la “polvere delle bacheche di via Bonfante” sia IL PROBLEMA?

Abbiamo sempre voluto capire le difficoltà di questa amministrazione, la mancanza di fondi disponibili, il Patto di Stabilità, l’inesperienza, etc… però oggi non si possono più appoggiare atteggiamenti e costumi che rendono difficile richiedere l’impegno dei nostri Associati per il bene comune. Alla luce di quanto fin qui esposto chiediamo un incontro urgente all’Amministrazione”.





 

r.a.

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