/ Eventi

Eventi | 02 ottobre 2011, 15:08

Molini di Triora: tutto il paese in festa per la cittadinanza onoraria all'Arma dei Carabinieri. Le foto

Il riconoscimento è stato consegnato questa mattina dal Sindaco. Alla cerimonia ha presenziato anche il prefetto della provincia di Imperia Fiamma Spena

Molini di Triora: tutto il paese in festa per la cittadinanza onoraria all'Arma dei Carabinieri. Le foto

Alla presenza del neo nominato prefetto della provincia di Imperia dott.ssa Fiamma Spena il Sindaco di Molini di Triora, nel corso di una seduta solenne del Consiglio comunale ha conferito la cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri. La cerimonia si è svolta in una sala consiliare gremita nel tardo pomeriggio di ieri. Ed ha avuto anche momenti di autentica commozione quando gli alunni della locale scuola primaria hanno recitato la poesia 'Carabiniere per la vita'. Erano presenti con la regolamentare fascia tricolore tutti i Sindaci della Valle Argentina e rappresentanze dei Carabinieri e degli Alpini in congedo con labaro. L’Inno Nazionale è stato eseguito due volte dalla Banda 'Pasquale Anfossi' di Taggia. 

L’Arma dei Carabinieri vero protagonista di questa splendida giornata di amore patrio, partecipata e sentita da tutta la popolazione di Molini di Triora, era rappresentata dal comandante provinciale, il colonnello Alberto Miniati. A fargli da scorta due carabinieri in alta uniforme e ufficiali e sottufficiali della benemerita di Triora, Badalucco, Taggia, Sanremo, Bordighera e Ventimiglia. Tra questi i marescialli Mauro Rinaldi,Espedito Longobardi e Giuseppe Panetta ( a lui un riconoscimento particolare per l’impegno profuso nella zona), che hanno ricevuto attestati, insieme al carabiniere Gian Paolo Vincis, che si è particolarmente adoperato nel tenere i rapporti tra Comune e Arma.

Gli onori di casa sono stati fatti dal Sindaco di Molini di Triora Marcello Moraldo, che con un sobrio, ma significativo discorso ha ripercorso le motivazioni della delibera con cui il 23 giugno scorso, all’unanimità il consiglio Comunale decideva di assegnare la cittadinanza onoraria alla Benemerita. “I Carabinieri hanno doti umane straordinarie – ha detto il primo cittadino – sono soldati e tutori del ordine pubblico. Sono capaci di stare vicino alla gente. Come abbiamo avuto modo di constatare a Molini il 14 luglio del 1944 quando i nazisti nel corso di una rappresaglia distrussero il palazzo comunale e la caserma dei carabinieri di Triora. Allora insieme al parroco seppero evitare maggiori dolori alla popolazione, interponendosi nei confronti degli invasori. Nel corso dell’alluvione del 2000 abbiamo potuto fare ancora una volta affidamento sui nostri carabinieri. Essi sono un baluardo dell’unione nazionale e la tangibile visione della saldezza della Patria. Non si riesce a comprendere chi vorrebbe oggi lacerazioni dell’unità nazionale”.

Dopo l’esecuzione dell’Inno di Mameli ha preso la parola l’assessore ai servizi sociali ed alla cultura dott. Gianluca Ozenda, che ha la paternità di questa iniziativa. “La cittadinanza onorario nel nostro Comune è stata concessa con estrema parsimonia in 109 anni di vita. Solo tre volte i molinesi l’hanno voluta assegnare – ha ricordato Ozenda, che oltre ad essere assessore è autore di pubblicazioni ed è un fine cultore della storia locale –. Mi è sembrato giusto nel 150 ° anniversario dell’Unita nazionale concedere questo riconoscimento all’Arma dei Carabinieri che nella Valle Argentina si insediò ben prima dell’Unità,  proprio a Triora. La caserma che si occupa anche del nostro territorio è stata una delle prime ad essere realizzata in Provincia di Imperia, risale probabilmente al 1824. L’atto istitutivo reca la firma del primo Comandante Generale dell’Arma, Conte Thaon de Revel, che aveva combattuto nel 1794 proprio sui monti della Valle Argentina per fronteggiare l’avanzata francese. Da allora l’Arma è sempre stata vicino agli abitanti della nostra Valle nei momenti di maggiore difficoltà. Sempre conforme al mandato delle regie patenti istitutive: sempre vicini alle popolazioni non per punire, ma per prevenire” Nelle conclusione del suo discorso l’esponente politico ha voluto ricordare il motto del Comune di Molini di Triora che era inciso sulla facciata dell’edificio distrutto durante la guerra: “E’ destinato a gloriosa rinascita ciò che era stato reciso”. Questa citazione da qualcuno dei presenti è stata interpretata come una garbata manifestazione di dissenso nei confronti della legge che prevede l’accorpamento dei comuni con meno di mille abitanti, e Molini di Triora ne ha, carabinieri esclusi, 699. 

Dopo un sentito ringraziamento nei confronti del Comune di Molini di Triora così ha proseguito il comandante provinciale dell’Arma, colonnello Alberto Miniati: “La nostra è una storia di donne e uomini dediti all’amore per i fratelli italiani e per la Patria Gli italiani si riconoscono nella storia dei loro Comuni ed in ogni Comune c’è una caserma dell’Arma. C’è un legame saldo. Nei momenti più bui abbiamo saputo sempre essere vicini ai nostri confratelli. Come dimostra il sacrificio di Salvo d’Acquisto che il 23 settembre del 1943 diede la vita per salvare quella di 22 innocenti che stavano per essere trucidati”. Il 'Viva l’Italia' con cui l’alto ufficiale ha concluso il suo discorso, vicino ad una riproduzione delle Regie patenti istitutive dell’Arma concessa per l’occasione dall’archivio storico di Torino, è stato salutato da un o scrosciante e lungo applauso. Quindi il Sindaco di Molini di Triora ha consegnato al Colonnello Miniati la pergamena che sarà inviata al comando generale dell’Arma dei Carabinieri per  sancire questo nuovo patto con Molini di Triora. La motivazione della cittadinanza onoraria è incisa anche su una lastra di marmo, collocata sulla facciata del Municipio di Molini di Triora che è stata scoperta dopo la solenne benedizione impartita dal parroco don Antonio Robu, il quale nella sua omelia non ha mancato di invocare la protezione divina sul Presidente della Repubblica “per l’alto e gravoso impegno di questi tempi”.

I bambini della piccola scuola primaria locale, con la loro genuinità, avvolti nel Tricolore, sotto la guida della maestre: Adriana Rossi, Gianna Ozenda e Maria Eugenia Stella, hanno messo il giusto suggello ad una giornata bella non solo per il clima tardo estivo ma per l’autentica partecipazione popolare. Dicono le ultime strofe della loro poesia: “Stanco non sarai / Volontà mai finita/ Altruista più che mai / carabiniere per la vita”. Che altro?

CARABINIERE PER LA VITA


Quel grido deciso,

Così forte giurasti

Fierezza sul viso

Da sempre credesti.


La tua scelta di vita

Una Fiamma nel Cuore

Sacrificio e Dovere

L'essere CARABINIERE.


Vocazione decisa

Dal cuore dettata

la sospirata divisa

Da bimbo sognata.


Da ogni angolo di patria,

Nell'Arma, giovani ardenti

Hanno tutti una storia

E da casa distanti.


Lontananza crudele,

Un amore ti aspetta

NEI SECOLI FEDELE

La tua scelta rispetta.


CARABINIERI senza tempo

Di notte e di giorno

Sono lì in un lampo

Una missione di turno.


CARABINIERI nei secoli

Benemerita e fedele

Sfidando pericoli

E un destino crudele.


L'ITALIA UNITA

Che piange quei morti,

La PATRIA è servita

Da giovani e forti.


Pagine di Storia

Parlano di voi

Viva la memoria

Fulgidi EROI.


Sono tanti quei pensieri

Nostalgico passato

Che giurasti sembra ieri

Ammesso, poi arruolato.


Anni son passati

Un riposo meritato

Quei colleghi ritrovati

Dai ricordi consolato.


ALAMARI in posizione

Con la mente trasferiti

Ora tu che sei in pensione

Sulla pelle l'hai cuciti.


Stanco non sarai

Volontà mai finita

Altruista più che mai

CARABINIERE PER LA VITA.


G. Capuozzo

Stefano Michero

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium