Grazie ad una sinergia tra diversi soggetti pubblici e privati, coordinati dal Consigliere Delegato alle Politiche Giovanili Luigi Beghello, da ora è possibile raggiungere le antiche neviere di Taggia percorrendo i 'Sentieri di ghiaccio' che dall'abitato di Taggia salgono al monte Albareo (498 m.) e al monte Neveia (800 m.).
Sui monti di Taggia infatti si trova la neviera - nel dialetto locale - più grande del ponente ligure: quella del monte Neveia appunto. Questa struttura, insieme ad un'altra più piccola sul monte Albareo, è servita alla conservazione della neve, sotto forma di ghiaccio, nei mesi caldi e utilizzata nell'arco di tempo di circa quattro secoli, dalla metà del '400 alla seconda metà dell'800, per la conservazione degli alimenti e per la creazione di prelibati sorbetti e gelati (ancora oggi famosi quelli di Ceriana). Queste costruzioni in pietra rimaste visibili e ben conservate, anche se manca purtroppo la copertura, sono ora raggiungibili percorrendo a piedi l'antica mulattiera che conduce dall'abitato di Taggia - vallone Santa Lucia - alla Colla di Beuzi. Dopo un'ora e mezza dalla partenza si raggiunge la neviera dell'Albareo e con un'altra ora e mezza si può ammirare la grande neviera del monte Neveia.
"Desidero ringraziare, sia personalmente che a nome di tutta l'Amministrazione Comunale, tutti coloro che a vario titolo hanno dato preziosi contributi per la realizzazione della segnaletica pedonale che conduce alle nostre neviere, patrimonio storico-culturale dell'intera nostra comunità - afferma il Consigliere Beghello -. Animati da uno spirito di fattiva collaborazione si sono ritrovati a collaborare assieme diversi soggetti, pubblici e privati, guidati dal desiderio di restituire alla collettività un patrimonio comune. Il negozio Self di Arma di Taggia, per interessamento del responsabile sig. Vincenzo Castaldo, ha offerto gratuitamente il legname e le vernici per la cartellonistica pedonale. Il gruppo scout FSE di Arma, guidato dal sig. Andrea Finazzi, ha realizzato la cartellonistica della zona Albareo, monte Neveia e Maberga. Il groppo scout AGESCI di Taggia, guidato dal sig. Fulvio Lanfranchi, ha predisposto i segnavia del tratto di mulattiera che da Taggia sale alla Colla di Beuzi. I volontari della Protezione Civile di Taggia, guidati dai sigg. Sandro e Alessandra Cerri, con impegno e dedizione hanno ripristinato e messo in sicurezza le due neviere e posato i pali predisposti dai gruppi scout. Gli operai dell'Amministrazione Comunale di Taggia sono sempre stati disponibili e collaborativi nella realizzazione delle varie richieste di intervento. Il Com.te Federico Merlino e Nicola Lorusso del Corpo Forestale dello Stato hanno individuato i percorsi e sono stati indispensabili nel supporto tecnico ai ragazzi. Il sig. Giampietro Laiolo ha dato con i suoi studi storico-locali l'impulso iniziale al progetto e realizzerà il materiale informativo, in particolare le plance che saranno posate presso le due neviere. Il sig. Davide Birri della Docks Lanterna ha offerto la propria collaborazione mettendo a disposizione alcuni dipendenti per la posa in opera della segnaletica".
"E' da ricordare inoltre il lavoro dell'Ufficio Ambiente e del suo Capo Servizio Geom. Paolo Iezzoni - conclude il Consigliere Beghello - che si continuerà ad occupare oltre che a coordinare tutta l'operazione anche della realizzazione pratica del sito web, della pubblicizzazione e del mantenimento delle strutture (neviere e sentieri) per far si che queste possono essere sempre fruibili". A livello storico-culturale è stata inoltre fondamentale la riapertura del sentiero-mulattiera che congiunge Maberga a Beuzi. Questa via di comunicazione era percorsa fino ad una sessantina di anni fa da tutti coloro che da Maberga e Beuzi si volevano recare a Taggia, ed era il percorso quotidiano dei bambini che dalle frazioni si recavano alle scuole elementari di Taggia.
Per la riapertura di questo sentiero-mulattiera la Protezione Civile di Taggia ha attivato tre delle sue cinque sezioni: Sezione I (studi e programmazione, difesa dell'ambiente, antinquinamento, interventi di prevenzione, formazione ed addestramento), Sezione II (tecnica operativa generale) e Sezione III (antincendio). Sezioni che hanno al loro interno volontari specializzati nella conoscenza dei sentieri dei nostri monti, toponomastica e topografia, in beni culturali e archeologia.
















