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Al Direttore | 02 giugno 2011, 12:59

Imperia: non ci sono più i 'vespasiani', la mail di un nostro lettore, Fabio Ferrero

Imperia: non ci sono più i 'vespasiani', la mail di un nostro lettore, Fabio Ferrero

Un nostro lettore di Imperia, Fabio Ferrero, ci ha scritto per dire la sua sull'assenza di 'vespasiani':

"Nelle città di una volta esistevano i 'vespasiani', geniale invenzione che permetteva di soddisfare un'impellente bisogno fisiologico. Tutto questo per evitare di lordare i muri dei palazzi, gli alberi dei giardini, gli atrii dei condomini e persino le cabine degli ascensori, per non parlare poi dei pneumatici dei veicoli, anche gli autobus per esempio. Il tempo passa e con esso anche i vespasiani, oggi sono oggetti da collezione, resistono solo in poche realtà molto civili, dei bagni pubblici che spesso però lasciano a desiderare. Questo mutare di epoche e abitudini ha creato non pochi problemi ad alcune categorie di persone, tra queste gli autisti di autobus, ad esempio, che spesso si trovano nel cambio veicolo con la vescica al limite della portata. Dove scaricarla? Grosso problema quando ci si trova in una zona di sosta a 10-15 min a piedi dal centro, in piena esposizione al transito dei veicoli, passaggio dei pedoni e gente alla finestra. Non è nemmeno bello mettersi contro un pneumatico, perchè? Perchè ci si schizza i pantaloni e la punta delle scarpe. E se poi l'esigenza fisiologica è più consistente entra in scena un dramma da antologia (avete presente l'influenza intestinale?). Chissà che prima o poi a qualcuno venga in mente che gli autisti non sono sporcaccioni (come qualche passante mi ha fatto notare) e magari in un impeto di benevolenza voglia considerare l'eventualità di dotare le aree di sosta di WC chimici (due basterebbero) e volendo esagerare anche due cestini per la spazzatura (i basket semplici ad esempio) perchè, sempre su consiglio dei cittadini sarebbero più indicati per gettare bottiglie, lattine e cartacce in modo da mantenere l'area pulita e ordinata. Per cui per il momento non posso che scusarmi con le persone che devono assistere quotidianamente all'espletamento delle funzioni fisiologiche plein-air, anche perchè con lo sfalcio dell'erba siamo divenuti visibili anche dall'argine opposto".

Carlo Alessi

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