Il deposito della richiesta di decadenza della concessione demaniale da parte del dirigente del settore porti e demanio del Comune di Imperia Pierre Marie Lunghi sarebbe stato osteggiato dal direttore generale di Palazzo civico Andrea Matarazzo che ha poi partecipato al vertice di maggioranza convocato dal sindaco Paolo Strescino alla presenza dei consulenti del Comune sulla vicenda per concordare la linea giuridica e politica. Matarazzo, infatti, avrebbe preferito che Lunghi non presentasse la richiesta prima di aver ascoltato l’opinione, appunto, dell’avvocato del foro di Torino Giardina, o meglio ancora letto al sua relazione. Intanto dalla Porto di Imperia spa fanno sapere che la richiesta di decadenza della concessione (lo sostiene l’avvocato Mauceri) debba essere si presentata dal funzionario incaricato ma deve essere poi ratificata dalla giunta e dal consiglio comunale. Sempre secondo la Porto di Imperia che sostiene sulla base di una sentenza del consiglio di stato che la revoca della concessione deve essere applicata come ‘extrema ratio’ e che si tratterebbe di un caso unico in Italia tanto più per un porto già costruito, lo stesso Lunghi nell’audizione di ieri ha sottoscritto i verbali secondo i quali i rappresentanti della società hanno assicurato letteralmente “la piena corrispondenza delle opere realizzate al progetto, ai capitolati e alle regole del buon costruire”. Sottoscritti si, ma evidentemente, condivisi no.
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