In merito ai dubbi espressi dal PRC di Diano Marina sul processo di riqualificazione dell’EX Caserma Camandone, il Sindaco di Diano Castello, Antonello Campagna, ci ha scritto per fare una serie di precisazioni:
"a) Innanzitutto mi preme sottolineare come sia molto positivo che un gruppo politico mostri interesse in chiave costruttiva verso una tematica così importante per la società civile ed offra spunti di riflessione e di miglioramento su un progetto molto complesso che deve vedere la più ampia discussione possibile. Ampia discussione dimostrate anche dal fatto che l’accordo di valorizzazione è stato anche approvato, in un’ottica bipartisan, con delibera dalla giunta regionale di cui PRC è componente importante. Anzi è doveroso ribadire, come già dichiarato alla stampa locale, che buona parte del merito per lo sblocco dell’ormai decennale vicenda si deve alla Giunta Burlando che si è fatta parte attiva e ha svolto un’importantissima azione di regia anche attraverso i propri funzionari.
b) Gli obiettivi di fondo erano quelli di dare sviluppo al territorio, evitare la creazione di un quartiere di seconde case, rispettare l’ambiente ed essere REALISTICI in quanto i cittadini sono ormai stanchi di progetti utopistici su cui si gioca la credibilità della politica che è l’arte del possibile.
c) Seguire l’utopia porterebbe a lasciare in stato di degrado per anni tale area con gravissimi pericoli di sicurezza per tutti i cittadini e chissà……. come avvenuto spesso fra qualche anno l’alibi per una bella cementificazione selvaggia dell’area per fare seconde case. ( pericolo che avvertiamo molto grave e penso sia condiviso da PRC)
d) Il pericolo era quindi non “ mangiare la bistecca e non avere più latte ma evitare che la mucca muoia di malattia e vecchiaia senza dare né carne né latte. LA politica universitaria attuale, condivisibile o meno, ma certamente non dipendente dalla volontà dell’amministrazione comunale , vede ormai da anni la tendenza a ridurre le sedi creando pochi centri di eccellenza.
Inoltre I comuni del golfo non avrebbero mai avuto le risorse finanziarie per risanare l’area ( alcune decine di milioni di euro)
e) Sulla ricaduta occupazionale dei centri benessere esempi pratici si possono facilmente reperire in Emilia Romagna ed in toscana dove PRC è membro attivo delle amministrazioni locali. . In tali regioni sono nati ì più grossi centri benessere ( privati) ma con grande impatto occupazionale ( di tutte le categorie dagli operai manutentori, agli artigiani, agli amministrativi, ai professionisti). Uno dei principali centri è nato proprio a San Quirico d’Orcia il cui assessore di PRC venne in visita a Diano Castello proprio 2 anni fa.
Penso inoltre che non bisogni demonizzare l’imprenditoria privata ma al tempo stesso la pubblica amministrazione debba creare le condizioni perche l’azione imprenditoriale legittima ( lo dice la nostra carta costituzionale) porti vantaggio al tessuto economico e sociale.
Don Luigi Sturzo ( che certo non era amico dei capitalisti) amava ripetere che lo “ stato non è in grado neanche di gestire la bottega di un ciabattino”
f) Rispetto alla questione finanziaria premesso che il bene Non è venduto dal comune di Diano Castello ma dallo Stato ( la caserma non è un bene del Demanio Comunale) si ribadisce che l’iter di valorizzazione è stato definito dal governo Prodi di cui PRC faceva parte. Inoltre la prima esperienza i n Italia riguarda Villa Tolomei a Firenze ( dove PRC è in Giunta)
g) Ricordo inoltre che la vendita dei Beni militari con l’annesso scioglimento del 26 reggimento Bergamo e la chiusura della Caserma di Diano Castello fu disposta dal governo d’Alema ( con voto favorevole dei ministri di Rifondazione Comunista). Speriamo almeno che quel sacrificio serva ora con le risorse introitate dall’erario statale a “migliorare la finanza pubblica creando situazioni favorevoli allo sviluppo dell’intera sistema Italia” ( dalla relazione al Consiglio dei Ministri sottoscritta anche dai Ministri di Rifondazione Comunista
PER IL COMUNE DI DIANO CASTELLO ORA COME OGGI SAREBBE STATO AUSPICABILE CHE IL GOVERNO DI CUI FACEVA PARTE PRC NON AVESSE DISPOSTO LA CHIUSURA DELL’UNICO PRESIDIO MILITARE E DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI IMPERIA
h) Per quanto riguarda il paventato problema idrico all’interno dell’area vi sono già pozzi che nel passato ne garantivano l’autosufficienza per l’irrigazione e l’uso non potabile. Sul territorio di Diano Castello vi sono già acque riconosciute con decreto del Ministero della Salute del 2009 come termali ( con azioni terapeutiche.)
i) Problema energetico: ricordo che alcuni trai più grossi centri benessere sono in Alto Adige ( dove il clima non è certamente mite) e vengono riscaldati con le più avanzate soluzioni legate alle energie rinnovabili e alla “casa clima-bioedilizia”.
j) Parco Urbano: l’estensione è di oltre 40.000 mq, di proprietà pubblica e fruibili da tutti i cittadini proprio per ricomporre quell’unità di tessuto urbano che la Caserma ha interrotto da oltre 70 anni. Gli orari e le modalità saranno definite, come in qualsiasi altro comune Italiano, dall’amministrazione comunale pro tempore democraticamente eletta dai cittadini di Diano Castello. L’area è stata richiesta inoltre proprio, come luogo anche per concerti e manifestazioni comprensoriali.
k) ACCESSO DEI DISABILI: per normativa di legge tutte le aree adibite a servizi pubblici devono essere accessibili.
l) Area camper: non è stata inserita per un motivo ambientale: non si vogliono cementificare i bellissimi prati dell’area ( tanto che i parcheggi auto saranno tutti sotterranei)
m) Palazzina comando ceduta alò comune :vi prego di non fare il processo alle intenzioni. Il Comune di Diano Castello è sempre stato molto oculato nella gestione dei propri fondi e non ha mai costituito alcuna società partecipata né dato vita a carrozzoni. Per tranquillizzare PRC basti ricordare che già alcune associazioni di volontariato si sono interessate per trasferire la propria sede , che gli stessi uffici comunali potrebbero trovare nuovi spazi per potenziare la sede storica.
n) Attuatore della parte privata: sarà scelto dallo Stato con gara pubblica ad evidenza europea. In tale gara il Comune Di Diano Castello non ha alcun ruolo
o) Concludendo credo che la bontà del progetto non sia totalmente giudicabile a priori ma vada seguita passo passo con il contributo costruttivo di tutte le forze democratiche del territorio.
È per questo che pur avendo sensibilità diverse penso ci siano tutti gli elementi per una trasparante “collaborazione democratica” nell’interesse dei Cittadini.
Disponibile per ogni ulteriore chiarimento ringrazio ancora per l’interesse dimostrato e ribadisco la piena disponibilità mia personale e dell’intera amministrazione comunale a recepire in un’ottica di fattivo e non pregiudiziale dibattito politico tutte i suggerimenti che perverranno".














