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Politica | 27 aprile 2015, 21:20

Imperia: il Consiglio Comunale approva il bilancio consuntivo. Circa un milione di euro in meno di entrate rispetto alle previsioni

Le entrate minori si riferiscono all'Imu, per 678mila euro, e alla Tari, per circa 200mila euro.

Imperia: il Consiglio Comunale approva il bilancio consuntivo. Circa un milione di euro in meno di entrate rispetto alle previsioni

Approvato dal Consiglio Comunale il bilancio consuntivo 2014. L'Assessore al Bilancio Guido Abbo incassa il sì della sua maggioranza, con i voti contrari di tutta l'opposizione, fatta eccezione per Fratelli d'Italia, il cui Capogruppo Alessandro Casano che si è astenuto.

Un rendiconto che evidenzia un avanzo di bilancio per 90mila euro, di cui 75mila vincolati, ma soprattutto un incasso minore rispetto a quanto preventivato nell'ottobre 2014, di circa 1milione di euro, di cui 678mila euro da minori incassi di Imu.

"Questo rendiconto - ha spiegato Abbo - riprende il bilancio preventivo approvato a ottobre. Ripercorrendo il passato, la situazione è la stessa nel senso che è un bilancio molto stretto, con risorse finanziarie molto limitate. La spending review impone tagli trasversali, purtroppo un trend che va avanti da anni. Ogni manovra finanziaria impone sacrifici agli enti locali. La tempistica crea molti problemi, le risorse arrivano in ritardo. Anche nel 2014 è andata così".

Dicevamo di circa 1milione di euro di entrate in meno rispetto alle previsioni. Ai 678mila euro in meno di Imu, si aggiungono circa 200mila euro di incassi minori relativi alla Tari.

"Queste somme sono significative - ha ammesso Abbo - soprattutto per quanto riguarda l'Imu. Può dipendere da molte cose, dalla crisi certamente. Per quanto riguarda l'Imu bisogna considerare anche i 280mila euro in meno di fondi relativi all'Imu agricola".

Le buone notizie arrivano dagli investimenti e sulle entrate in sede di assestamento degli oneri di urbanizzazione aumentati di oltre 1milione rispetto alle previsioni. Molti di questi soldi sono stati impiegati per il rifacimento delle opere fognarie. "Inoltre - spiega ancora Abbo - è stato rispettato il patto di stabilità".

Alle note positive si associano quelle dolenti relativi alla gestione del depuratore e dell'acquedotto. "Sul depuratore giochiamo una partita egregia - ha detto Abbo - con la società che gestisce sulla base di un contratto stipulato nel 1989. Dopo una richiesta di aumento del canone, respinta dal comune che ha avuto ragione in tutti i contenziosi a cui è stato trascinato, paghiamo un canone di circa 30mila euro al mese, che in realtà a oggi non paghiamo perché il Comune deve recuperare una somma relativa ad anticipazioni sulle spese di energia elettrica e altre spese per questioni d'urgenza. Per quanto riguarda i canoni di depurazione, i nostri cittadini li pagano dagli anni '90. E' una somma di circa 930mila euro che il comune prima che il depuratore entrasse in funzione utilizzava per interventi collaterali. Oggi la situazione è diversa, i canoni dei cittaini sono gli stessi, il depuratore c'è, ma è insufficiente a pagare le spese del depuratore.  C'è una delibera del maggio 2014 dell'Ato idrico che autorizza la modifica delle tariffe, che comporta un aumento medio di circa 20 euro all'anno a famiglia. Purtroppo per il Comune però questa modifica non è ancora stata autorizzata dall'authority. La situazione quindi è in stallo perché Amat non è in grado di riscuotere queste somme, somme che verrebbero poi girate al Comune. In tutto questo andiamo avanti con anticipazioni di cassa che oggi ammontano a un totale di 8milioni di euro, e che crescono di 1milione all'anno".

Sono intervenuti i Consiglieri Gian Franco Grosso, Capogruppo di Imperia bene comune, che ha chiesto maggiore celerità riguardo alla presentazione del bilancio preventivo. Abbo ha risposto annunciando che quest'anno il bilancio preventivo sarà presentato non oltre l'estate; Giuseppe Fossati, Capogruppo di Imperia Riparte, che ha evidenziato le differenze tra quanto previsto e il consuntivo, il Consigliere di Imperia bene comune Mauro Servalli che ha proposto, vista la difficoltà a incassare, di diminuire le imposte.

Oggi si sarebbero dovute approvare le tariffe relative alla Tari, ma da una richiesta del Consigliere di Forza Italia Luca Falciola, approvata dal Segretario Sergio Roggero, la pratica è stata ritirata, non senza polemiche.

Francesco Li Noce

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