/ Eventi

Eventi | 22 gennaio 2013, 08:39

Pieve di Teco: sabato prossimo al teatro 'Salvini' appuntamento con la 'Serata Camilleri'

Con Simone Gandolfo, accompagnato dalle musiche dal vivo di Matteo Curallo.

Pieve di Teco: sabato prossimo al teatro 'Salvini' appuntamento con la 'Serata Camilleri'

L’associazione culturale 'Imperiateatro' e 'I Cattivi di Cuore', nell’ambito dell'8a edizione del 'Festival nazionale di Arte Drammatica - Questo piccolo grande teatro', propongono per sabato prossimo alle 21, al teatro 'Salvini' di Pieve di Teco, 'Serata Camilleri', con Simone Gandolfo, accompagnato dalle musiche dal vivo di Matteo Curallo.

Simone Gandolfo, imperiese di nascita e formato alla scuola del teatro stabile di Genova, si trasferisce a Roma dove si divide tra teatro, tv e cinema. Noto al grande pubblico per l’interpretazione televisiva del campione della storia del ciclismo “Fausto Coppi”, il teatro resta un grande amore: cura l’adattamento per il palcoscenico del romanzo di John Fante “West Of Rome”,  debutta come regista al festival teatrale di Borgio Verezzi, con un testo scritto da lui: “Rien a signaler” ( liberamente tratto da “Marinai Perduti” di Jean-Claude Izzo), collabora con Erri De Luca alla riduzione teatrale del suo romanzo “In nome della madre”, di  cui cura la regia e che lo vede protagonista come attore assieme allo stesso De Luca e alla giovane Sara Cianfriglia. È stato accreditato presso la New York film Accademy, dove consegue il diploma di regia cinematografica.

Matteo Curallo. Musicista eclettico, polistrumentista e cantante, autore, insieme a Mauro Ermanno Giovanardi, di Io confesso, la canzone rivelazione del Festival di Sanremo 2011.

'Serata Camilleri' è un percorso di parole e musica attraverso le opere di Andrea Camilleri. Una sorta di indagine che piacerebbe all’amatissimo commissario Montalbano, uno che non rinuncia a capire. "Il commissario era di Catania, di nome faceva Salvo Montalbano, e quando voleva capire una cosa, la capiva": da La forma dell'acqua. “La volontà di capire è qualche cosa di molto importante: significa una volontà di posizionarsi all'interno di se stesso e in rapporto con gli altri. Capire è comprendere e accettare cose a volte difficili da giustificare. È forse l'unico modo, serio e possibile, di resistere alla vita. Per arrivare a capire bisogna necessariamente fare un'indagine. Nella nostra esistenza quotidiana non passa momento che non siamo costretti a fare un'indagine, che va dal: "perché l'autobus ancora non arriva?" fino a "esiste Dio?". È un'indagine continua".

Al termine dello spettacolo, gli spettatori potranno incontrare gli artisti, nel corso di un rinfresco allestito presso l’adiacente Casa Sibilla.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium