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Attualità | 03 agosto 2015, 18:11

Estate 2015: il bilancio di Federalberghi e le "grandi speranze" collegate all'Expo, ma i risultati si vedranno nei prossimi anni

Per sapere se queste speranze siano state attese o disattese, abbiamo parlato con chi, più di tutti, ha sotto gli occhi la situazione turistica di tutta la zona: Igor Varnero, presidente di federalberghi Sanremo e Americo Pilati, presidente federalbeghi Liguria.

Estate 2015: il bilancio di Federalberghi e le "grandi speranze" collegate all'Expo, ma i risultati si vedranno nei prossimi anni

“Grandi Speranze” non è solo il titolo del celebre romanzo di Charles Dickens, ma rappresentava l'ipotesi degli albergatori della nostra provincia, nella correlazione fra estate 2015 e primi mesi dell' Expo. Per sapere se queste speranze siano state attese o disattese, abbiamo parlato con chi, più di tutti, ha sotto gli occhi la situazione turistica di tutta la zona: Igor Varnero, presidente di federalberghi Sanremo e Americo Pilati, presidente federalbeghi Liguria. Controlliamo se, da un'estremità all'altra della Liguria, la situazione si presenta allo stesso modo e soprattutto cosa rimane di queste “grandi speranze”.

Ecco come si presenta la situazione a Sanremo, secondo Varnero:“ rispetto all'anno scorso abbiamo registrato un 5% in più di presenze negli stabili. Al contrario, si presenta un calo netto della spesa media degli ospiti, che risultano restii a spendere all'interno delle strutture, soprattutto nella ristorazione, fino ad arrivare ad escludere la colazione, in cambio di un prezzo più basso.

Un trend positivo è dato da un timido aumento del cliente italiano, che va di pari passo con il francese, che però popola le strutture solo per week end o brevi periodi. Nuove nazionalità si sono affacciate nel nostro panorama turistico, tra cui molti abitanti dell'est come Rumeni e Polacchi ed è stato registrato il felice ritorno di Americani e Scandinavi. In netto calo il turismo russo, si porta via una fetta importante di presenze, che solitamente si attestava sul lungo periodo di minimo due settimane. Risultano ancora assenti molti tedeschi, per motivi legati alle vacanze scolastiche, che quest'anno, essendo fissate ad agosto, hanno ritardato le partenze. Ciò fa pensare però anche und un posticipo dell'estate, che fino al 10 settembre dovrebbe continuare la propria piena attività.”

E per quanto riguarda l'Expo? “Per quanto riguarda le presenze nelle nostre strutture, non ha in nessun modo modificato al situazione, e non ce lo aspettavamo nemmeno. Chi va all'Expo è più propenso a soggiornare verso Venezia o sui laghi, ma non in Riviera. L'eco dell'Expo la sentiremo con ogni probabilità nei prossimi anni, grazie alla promozione della Liguria al suo interno.

C'è un elemento in particolare che crea crisi nel settore alberghiero? “Lo possiamo individuare nel fenomeno degli alloggi dove lo stagionale è diventato utopia e i proprietari si sono reinventati affittando a notte. Circa il 40% dei turisti effettua questa scelta, ma il problema è che la situazione non è regolamentata. Ciò non rappresenta una lotta personale degli albergatori, ma la salvaguardia dei consumatori. A Sorrento, città che come grandezza e popolazione è paragonabile a Sanremo, sono stati presi provvedimenti e più di 300 alloggi turistici “senza permesso” sono stati chiusi. E' giusto offrire una struttura al miglior prezzo, ma è giusto anche che questa struttura paghi le tasse, sia assicurata e dia al consumatore le esigenze di cui necessita”.

Ecco invece come si presenta la situazione nella visione più globale del presidente di federalberghi Liguria, Americo Pilati: “ Questa può essere definita la migliore estate degli ultimi 10 anni. Ha giocato a nostro favore il bel tempo e il mese di luglio può essere, a ragione, ricordato come il mese Principe. Ci sono ancora alcune disponibilità per il mese di agosto, in quanto è il cosiddetto mese degli italiani, che negli ultimi anni non prenotano mai per più di 4 giorni al massimo. Un felice ritorno è quello del turismo scandinavo e delle novità provenienti dall'est, date da Romeni, Polacchi, Ungheresi e Lituani.

Troviamo invece il cliente russo in calo rispetto agli altri anni. I soggiorni, nella media, non superano mai i 7 giorni e si è registrato un forte calo legato ai servizi interni delle strutture. Nonostante questo possiamo affermare che, rispetto all'estate scorsa, abbiamo registrato circa un 5% in più di presenze, sebbene con una forte sofferenza del cliente italiano, che pare muoversi solo ad agosto e soprattutto all'ultimo momento”.

E per quanto riguarda l'Expo? “E' come se non esistesse. Avevamo una timida speranza a dire il vero, in alcune richieste collegate all'evento, ma sono state disattese. La ragione credo sia legata al fatto della lontananza”.

Stefania Orengo

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