Sergio Mattarella, palermitano che compirà 74 anni il prossimo 23 luglio, laureato in giurisprudenza uno dei pochi uomini al mondo conosciuto più per la sua legge (il “Mattarellum”) che per la sua persona, dal 5 ottobre 2011 giudice della Corte Costituzionale è il dodicesimo Presidente della Repubblica Italiana.
Lo ha eletto, al quarto scrutinio, quel Parlamento a Camere riunite che lo stesso Mattarella (da Giudice della Corte Costituzionale) aveva sancito essere illegittimo. Paradossi della politica italiana.
Sulla sua persona sono confluiti 664 voti (Partito Democratico, Nuovo Centro Destra, Scelta Civica, Partito Socialista, Sinistra Ecologia Libertà, un manipolo di fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle, qualche uomo di Forza Italia ed altri parlamentari cosiddetti “sparsi”) ed un fragoroso applauso ne ha salutato l’ascesa al Colle più alto di Roma quando erano le 12.58 di oggi, sabato 31 gennaio, quando Mattarella ha raggiunto il quorum di 505 voti.
A muovere i primi passi Sergio Mattarella inizia 74 anni a Palermo, sotto gli occhi del padre Bernardo e del fratello Piersanti, il futuro presidente della Regione Sicilia poi assassinato dalla mafia. Fu proprio lui a vedere morire Piersanti tra le sue braccia, il 6 gennaio 1980.
E’ in quel momento, dopo quei tragici fatti, che Sergio Mattarella decide di intraprendere la strada politica. Tre anni dopo Sergio fa il suo ingresso alla Camera dei deputati con la sinistra Dc, in quota Benigno Zaccagnini. L'anno dopo fu inviato in Sicilia da Ciriaco De Mita per bonificare la Dc di Salvo Lima e Vito Ciancimino. Lui per tutta risposta appoggiò come sindaco un nome nuovo, slegato da ogni logica mafiosa: Leoluca Orlando.