Si diverte Max Gazzè con la Magical Mistery Band. “Ho incontrato ‘sta cricca e sono entrato nella loro situazione a gamba tesa - e ancora - mi hanno coccolato”. Parla della continua ricerca di creatività e del raccontare una storia con i propri mezzi: “Il suono live è il sound e lo spirito della Magical Mistery Band”.
Racconta poi l’esperienza sanremese: “Poter immaginare questo Festival come se fosse uguale ai precedenti è impensabile e ancora c’è una confusione che stiamo vivendo, mischiare verità insieme a delle menzogne consapevoli o inconsapevoli, crea un pericolosissimo inganno”.
Insieme ai suoi compagni di viaggio ragiona sul momento e sulla scelta dei brani “Il farmacista” e la cover “Del Mondo”: “Due estremità opposte di uno stesso piano narrativo”, il surrealismo di una persona che propone soluzioni a vanvera da una parte e un grido dall’altra, che cosa sia il mondo e che cosa ne abbiamo fatto.
Quando gli si chiede della performance dice “Mi do quattro, ma serenamente” e il compagno Silvestri lo incalza: “Se voleva vincere Sanremo non chiamava noi”.