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Sanremo Ospedaletti | 05 febbraio 2020, 00:00

'Festival in bianco e nero': a tavola con i divi, piatti semplici e abbondanti per i cantanti del Festival

La cucina gourmet e conviviale degli alberghi di Sanremo delizia i protagonisti della gara canora.

'Festival in bianco e nero': a tavola con i divi, piatti semplici e abbondanti per i cantanti del Festival

I cantanti, diventati divi grazie alla televisione, che li ha portati in tutte le case degli italiani, nella vita quotidiana erano assolutamente persone normali. Niente a che vedere con le star della musica di oggi.

Ecco alcuni scatti di Alfredo Moreschi che li ritraggono in momenti conviviali. Di solito mangiavano in grandi tavolate negli alberghi, dove erano ospitati, in compagnia spesso dei mariti o delle mogli, e a dispetto delle presunte “rivalità” derivanti dalla competizione, spesso trascorrevano serenamente insieme tutte le fasi della gara: dalle prove fino alla premiazione.

1958 Fasano , Boni, Villa e Torrielli 

Il clima tranquillo e sereno permetteva alla macchina fotografica di cogliere facilmente questi momenti insoliti dietro il palco di una gara, che vista dall’esterno e raccontata dai giornali risultava spietata nei sentimenti e senza un attimo di respiro.

 

Nuccia Bongiovanni con Tullio Pane, vincitore con Villa del festival 

Nuccia Bongiovanni nel 1955 partecipò al Festival di Sanremo con I tre timidi, Il primo viaggio e Canto nella valle, ottenendo con quest'ultimo brano il terzo posto in coppia con Bruno Pallesi.

 

 

Antonio Basurto partecipò al Festival di Sanremo 1955 con “Un cuore in coppia” con Gianni Ravera, “Una fotografia nella cornice” in coppia con Natalino Otto e “Cantilena del trainante” con Jula de Palma.

 

Alberto Semprini, registra tre partecipazioni al Festival, ma quella più famosa è sicuramente è quella del 1958 in cui arrangiò e diresse l'orchestra nell'esecuzione di Domenico Modugno di “Nel blu dipinto di blu”

 

Marisa del Frate nel 1957 vince il Festival di Napoli con un brano di grande suggestione, e l’anno successivo partecipa al Festival di Sanremo con due canzoni, “È molto facile dirsi addio” e “Ho disegnato un cuore”, che però non arriva alla finale. Intraprende così una lunga carriera di soubrette e di attrice di teatro leggero, calcando le scene assieme ai maggiori attori brillanti dell'epoca, e ottenendo grandi successi anche in trasmissioni televisive.

 

Aurelio Fierro partecipò a sei Festival della canzone italiana di Sanremo (1958, 1959, 1961, 1962, 1963 e 1964) e a diverse edizioni del Festival della canzone napoletana, del quale vinse cinque edizioni (1956-58-61-65-69) oltre a numerosi secondi e terzi posti per un totale di 5 vittorie, 6 secondi e 2 terzi posti.

Nel 1963 Aurelio Fierro partecipa con Il cappotto rivoltato.

 

Claudio Villa a pranzo con l'attrice e doppiatrice cinematografica Miranda Bonansea, sposata nel 1952, madre del suo primo figlio, Mauro. Il matrimonio fallirà dieci anni dopo.

1958 a pranzo con Mister Volare

Le immagini di questo articolo sono dell'archivio Moreschi e si trovano nel libro Sanremo Story edizioni Zem di Vallecrosia

Oggi l'archivio Moreschi è chiuso, ma è possibile contattarlo ai numeri 3469436915 o 3497396715 se avete foto da ritoccare o volete rivedere le preziose immagini dell'archivio.

Claudio Porchia

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